Better Call Saul è tornato con la terza stagione il 10 aprile, su AMC, in Italia potremmo trovare gli episodi il giorno successivo la messa in onda ma su Netflix. Lo spinoff di Breaking Bad con protagonista Bob Odenkirk, durante la seconda puntata ci ha regalato un altro attesissimo (ma già preannunciato qui) ritorno sul piccolo schermo: Gus Fring interpretato da Giancarlo Esposito.
L’attore di Better Call Saul, ha rilasciato un intervista per EW dove spiega i motivi del suo ritorno:
“Non è per l’epilogo, è in realtà perché non sapevo davvero come si sarebbe potuto inserire Gus in uno show dedicato a Saul. Sapevo che la serie era stata concepita come una comedy e poi è diventata dramedy. Ho amato lo show, quello che fa Bob, non sapevo però che posto avrebbe avuto Gus. Quindi ho sentito, come il pubblico, delle indiscrezioni sul fatto che Gus avrebbe potuto apparire e ho ricevuto una telefonata in cui mi si chiedeva se fossi disposto a tornare”.
Giancarlo Esposito ha continuato dicendo:
“Ho detto che sarei stato disponibile basandomi su una conversazione che ho avuto con Vince Gilligan… Lo rispetto davvero profondamente e provo lo stesso nei confronti di Peter Gould e di tutti gli autori che hanno aiutato a rendere la serie un successo e in modo indipendente da Breaking Bad. Mi ha assicurato che avrebbero trovato un modo per essere intrigante e interessante, e ho detto che se sarebbe accaduto sarei tornato. Doveva essere per più di un episodio. Immagino che Vince stesse pensando di, possibilmente, portare avanti la storia che conduce a Breaking Bad“.
L’attore avendo confermato la sua presenza per una quarta e quinta stagione, ha lasciato ai fan degli interrogativi da porsi, come ad esempio: riusciremo a scoprire nuovi dettagli sulla vita di Gus Fring? Sulla sua famiglia e sui legami con i protagonisti di Breaking Bad? A tale proposito Giancarlo Esposito ha aggiunto:
“Quello che in particolare mi ha entusiasmato è stato pensare a chi era Gus sei anni prima che lo incontrassimo. Chi è? Voglio mostrare la sua ascesa in un modo specifico, che sarebbe forse la possibilità di mostrarlo più vulnerabile e meno folle e ovviamente in controllo ma davvero con tutto pianificato. Ha un cervello grandissimo. E’ questa persona incredibilmente intelligente che crea il suo business o più di un’attività come questa. Quello che mi ha intrigato è che avrei potuto trovare altre aree di Gus da svelare al pubblico e le persone avrebbero reagito ‘Oh, sì! Giusto! E’ più giovane, più arrogante’. C’è un diverso tipo di equilibrio in un uomo più giovane e chi è nelle prime fasi del delineare il suo piano”.