Siete cannibali seriali? Le solite storielle che propinano in Tv non vi bastano più? Siete in cerca di nuove e più forti emozioni? Bene! Fareste meglio a sintonizzarvi su una Serie Tv che di certo non vi deluderà. Erede spirituale e materiale di quel capolavoro noto come Breaking Bad, Better Call Saul potrebbe non solo averne ereditato l’onere ma aver persino superato il maestro. Arrivata alla sua terza stagione (che debutterà negli States il 10 aprile), la Serie capitanata da Bob Odenkirk è una bibita frizzante accompagnata da un delizioso pollo piccante. Ecco a voi cinque buoni (anzi ottimi) motivi per iniziarla.
L’EREDITÀ DI BREAKING BAD – Per noi poveri orfani di Breaking Bad, questo splendido spin-off è proprio quello di cui abbiamo bisogno. Sono passati più di quattro anni da quando la Serie madre si è conclusa, lasciando dietro di sè milioni di fan afflitti, ma quando la notizia che Vince Gilligan stesse lavorando a un possibile spin-off incentrato sulle vicende di Saul Goodman, avvocato sui generis, cominciò a circolare, quella stessa afflizione si è tramutata in euforia e attesa. Attesa ampiamente ripagata da una Serie che si presenta come la degna erede di quel capolavoro seriale che è stato e sempre sarà Breaking Bad.
Una Serie, Better Call Saul, che tutti gli appassionati di Walter White e compagnia bella non possono certo lasciarsi scappare, in cui i toni tipici di Breaking Bad si mischiano al nuovo ma allo stesso tempo vecchio e amato umorismo di James McGill, in arte Saul Goodman. Se da un lato rimane vicina alle origini mantenendo determinate tecniche narrative (come i flashback), e un generale senso di ansia che oh come conosciamo bene, dall’altra perde la tragicità e il titanismo dell’interprete. Saul Goodman non ricalca i tratti di quel Saul, paradossalmente più vicino a Walter White, ma mantiene una leggerezza e comicità che rendono la Serie la versione light di Breaking Bad.
Non fraintendete quello che voglio dire, non significa che non ci sia una bella dose di drammi anche qui.