4) Better Call Saul, Stagione 4
La quarta stagione di Better Call Saul è la stagione che definisce il confine, una stagione che può definirsi di transizione con Fring che inizia a costruire il suo impero e Jimmy che è sempre più vicino a essere Saul Goodman a tutti gli effetti. I crossover con Breaking Bad sono sempre più marcati.
Una stagione indubbiamente sublime, innalzata soprattuto dall’iconico karaoke di Chuck e Jimmy sulle note di The Winner Takes it All (qui potete rileggere la recensione dell’episodio) nel finale di stagione.
In questo momento comprendiamo come Better Call Saul faccia del potere delle scelte la sua forza. Noi scegliamo chi vogliamo essere e portiamo il peso di questa scelta in un bagaglio di conseguenze, perché in futuro non ci sarà una macchina del tempo capace di riportarci indietro e cambiare idea. Chuck conosceva le conseguenze delle scelte del fratello prima ancora che questi le facesse, lui aveva capito tutto prima ancora che Saul Goodman salutasse il mondo con la sua maschera fatta e finita.
In questa stagione scopriamo anche il volto più oscuro di Kim, il suo ordine apparente e la sua insaziabile smania di adrenalina: elemento che la attira a Jimmy come una pericolosa calamita.