Il seguente articolo contiene spoiler su Better Call Saul.
Avete presente la foto di quel cavallo sul balcone divenuta famosa su Internet? È uno di quei momenti in cui tu ti fermi, metti in pausa qualsiasi processo volontario che il tuo corpo sta portando avanti e l’unico tuo pensiero diventa “Come ci è finito lì?”. È una conseguenza logica data dal fatto che il nostro cervello faccia associazioni di base e quando ne vediamo una illogica, ne prendiamo coscienza. Queste possono essere un oggetto di colore atipico, un personaggio photoshoppato in una serie diversa, un cavallo su un balcone o la seguente:
Better Call Saul: 46 nominations agli Emmy, 0 vittorie
Dopo l’edizione degli Emmy Awards 2022 in molti sono rimasti senza parole di fronte alla mancata vittoria di Better Call Saul in qualsiasi categoria la serie fosse stata candidata. Questa volta in ballo vi era la sesta e ultima stagione – solo la prima parte di essa – ma un prodotto che ha fatto innamorare quasi unanimamente il pubblico del percorso finale intrapreso da Vince Gilligan e i personaggi di Bob Odenkirk e Rhea Seehorn. La verità è che, come detto in precedenza quest’anno non è stata un’eccezione: lo spinoff di Breaking Bad ha da sempre mancato le statuette degli Emmys e ora che il prodotto è al suo massimo splendore, questo porta ancora più risonanza mediatica.
I fan sono arrivati a porsi una domanda, quasi esasperati e sconcertati dalla situazione: “Ma com’è possibile che Better Call Saul non abbia vinto uno straccio di Emmy?”, una richiesta che suona quasi come una preghiera per cambiare le sorti di questa striscia negativa ormai record. Quarantasei nominations per zero statuette è un primato sfortunato mai raggiunto da nessun prodotto, che per assurdo non sminuisce la qualità di Better Call Saul, anzi. Aver ottenuto così tante nomination è sinonimo di qualità mantenuta stagione dopo stagione sotto molti aspetti, benché nessuno di questi sia stato ritenuto superiore alla concorrenza nel corso degli anni.
Per chi ancora sogna un finale felice, la seconda parte della sesta stagione di Better Call Saul sarà candidabile – e molto probabilmente otterrà molte nominations – agli Emmy Awards del 2023, ma per chi vuole una risposta più approfondita alla domanda dei fan, eccoci.
Partiamo dalla premiazione per la miglior serie drama
Quello che per molti viene visto come premio principale degli Emmy Awards 2022, è andato ancora una volta a Succession. E qui potremmo iniziare a valutare se sia meglio una o l’altra serie in un mondo utopistico, ma ci duole farvi sapere che potrebbe non essere questa l’unica prerogativa per il voto. Osservando le premiazioni per miglior drama dal 2000 ad oggi possiamo notare come gli Emmy siano stati distribuiti a cicli ripetuti fino ad esaurimento serie, regalando premi ad altre serie tv solo quando i vincitori dei suddetti cicli non erano più in competizione o forti contendenti.
Da The West Wing a Mad Men, da Breaking Bad a Game of Thrones, fino a quello attuale di Succession. Basti pensare che delle ventitrè statuette assegnate dal 2000 ad oggi, ben sedici sono andate a questi cicli e solamente in sette occasioni ha prevalso un’altra serie tv, tutte per motivazioni particolari. A volte è stato per la caduta di qualità del prodotto nel ciclo precedente, altre per lo più per la mancata trasmissione effettiva della serie in quell’annata, che ha lasciato spazio libero alle concorrenti.
La sconfitta di Better Call Saul è più da vedersi come l’ennesima vittoria di Succession
A parità di qualità o grande vicinanza tra i prodotti, gli Emmy Awards 2022 si sono confermati nella loro attitudine a confermare i vincitori precedenti. Ovviamente il tutto potrebbe essere una coincidenza che è stata portata avanti per due decenni, ma non sarebbe per forza da vedere come un magheggio di sorta. I premi vengono assegnati da una giuria con gusti che sono ben chiari. Quando questi gusti vengon appagati una volta e quella serie non cambia registro, è possibile che questi verranno appagati ancora nelle stagioni successive. Il pattern ormai sembra stia nascendo anche nel settore delle Comedy, dove dal 2010 in poi Modern Family, Veep e ora Ted Lasso sembrano aver monopolizzato i vincitori.
Se la serie con protagonisti Bob Odenkirk e Rhea Seehorn per quest’anno deve alzare ancora una volta bandiera bianca, non tutto è perduto. La quarta stagione di Succession non dovrebbe arrivare in tempo per candidare il prodotto alla premiazione del prossimo anno e con la strada spianata, la seconda parte di Better Call Saul 6 potrebbe finalmente ottenere la tanto agoniata statuetta. Fa comunque sorridere pensare che ai tempi Gilligan e soci furono parte di uno dei cicli sopracitati e ora ne sono vittima. Potremmo anche vederla come una sorta di karma del prodotto madre
Per gli altri premi il discorso è un po’ diverso
Ci piacerebbe avere una bella analisi anche sulle mancate premiazioni di Bob Odenkirk e Rhea Seehorn come l’abbiamo avuta per Better Call Saul come serie, ma non è così. Potremmo provare a tirare fuori ragionamenti e analisi delle varie premiazioni, ma l’unico piccolo ciclo per miglior attore protagonista fu di Bryan Cranston con Breaking Bad e tutti i premi successivi sono stati distribuiti tra attori e prodotti sempre diversi. Abbiamo adorato le interpretazioni dietro a Jimmy – e non Saul, perché non sempre “It’s all good man!” – e Kim nel corso di questa stagione. Ultima annata che è stata in grado di regalare la prima nomination a Rhea Seehorn agli Emmy Awards 2022, ma a quanto pare non è bastato. Anche se c’è da dire che quest’ultima stagione e nomination ci abbia portato a chiederci dove si fosse nascosta finora Rhea Seehorn, dati i pochissimi riconoscimenti ottenuti ad oggi.
Julia Garner si è portata a casa il premio per attrice non protagonista di una drama dopo l’ultima stagione di Ozark, mentre Lee Jung-jae ha vinto quello per miglior attore protagonista grazie al sorprendente fenomeno di massa Squid Game. Come per il premio alla serie, il nostro pensiero qui confida ancora di più nelle nomination per la seconda parte di Better Call Saul 6. Pur avendo amato Bob Odenkirk e Rhea Seehorn nei primi episodi della stagione, il loro ritorno in scena per quelli finali è stato di una qualità ancora superiore.
Le interpretazioni attoriali sono state un crescendo unico che ci ha portati ad adorare ancora di più i due personaggi. Magari in concomitanza con la sua ultima annata nelle candidature, Better Call Saul potrebbe puntare a portare a casa ben tre statuette per sfatare questa maledizione che incombe su di lei.
Ma non fissiamoci su questo desiderio
La speranza di vedere la serie tv ottenere un riconoscimento è tanta, ma non vediamola come un passaggio indispensabile. Tanti prodotti nel corso della storia, televisivi e non, sono diventati cult e adorati mondialmente anche senza aver ottenuto statuette e riconoscimenti di sorta. Non sono classifiche stilate da gente seppur del settore, ma non sempre con valutazioni oggettive, a dirci di quale serie, attore o attrice dobbiamo innamorarci. L’ambizione massima del media è raggiungere ed emozionare il pubblico, non essere riconosciuto migliore dalla critica.
Tra tweet del cast abbastanza delusi dalla premiazione degli Emmy Awards 2022 e foto degli attori che hanno cercato di sviare la sfortunata serata, noi possiamo solo rimandare l’appuntamento e il giudizio all’anno prossimo, dove le strade saranno due. Esultare finalmente per la vittoria di un Emmy per Better Call Saul o raccontarvi definitivamente la storia della maledizione più inspiegabile – fino a un certo punto – di questa premiazione.