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La Mosca รจ il decimo episodio della terza stagione di Breaking Bad, uno dei piรน iconici e singolari di tutta la serie, cosa non da poco considerando lโimponenza di Breaking Bad e del suo prequel Better Call Saul. In effetti, La Mosca รจ un episodio bottiglia, un filler che ai sensi della trama non aggiunge e non toglie assolutamente nulla. I protagonisti sono Jesse, Walter e una comune mosca che si aggira per il laboratorio sfuggendo ai continui assalti dei due umani. Cโรจ chi ha definito questo episodio un capolavoro, e chi lo ha semplicemente detestato dal primo momento.
Ad ammettere la funzione di โepisodio bottigliaโ รจ stato lo stesso Vince Gilligan: Breaking Bad aveva sforato i costi di produzione e serviva un episodio che costasse davvero poco. Ecco perchรจ gli eventi si svolgono tutti nello stesso luogo e con protagonisti solo Jesse e Walter.
Alla fine Fly รจ lโennesima lezione di stile di Vince Gilligan, il quale ci insegna come fare un piccolo capolavoro con un basso budget. Noi, dal canto nostro, ci siamo chiesti come sarebbe cambiato lโepisodio della mosca se i protagonisti fossero stati Jimmy McGill (aka Saul Goodman) e suo fratello Chuck McGill.
Chuck McGill sarebbe sicuramente il Walt di turno, mentre il protagonista di Better Call Saul sarebbe nella stessa posizione di Jesse Pinkman in Breaking Bad.

Lโambientazione รจ la stanza buia di Chuck McGill, con il personaggio che si sveglia avvolto nella sua coperta termica. Lโespressione burbera non tarda a disegnarsi sul volto dellโavvocato, il quale giace ancora un poโ immobile ad osservare le forme strane del suo appartamento. Nel buio ogni cosa prende una sua particolare conformazione, quasi assumesse una nuova vita a se stante. Crogiolandosi in questo pensiero, e in altre misteriose assunzioni che nella sua testa cambiavano forma come gli oggetti nel buio, Chuck si mosse per accendere la lanterna.
In quel momento un rumore estraneo perturbรฒ lโaria. Un ronzio. Davanti agli occhi di Chuck si mosse fiera e angosciante una mosca: insetto tanto comune quanto fastidioso. Chissร quali estranee malattie portava con sรจ quellโessere, pensรฒ lโex avvocato. Doveva provvedere il prima possibile.
Chuck si mosse con cautela per accendere la lanterna al suo fianco, cercando di fare meno rumore possibile, cosa non semplice considerando la tipologia di coperta che indossava come una corazza. La coperta termica lo faceva sembrare un alieno in un brutto film low budget dei primi anni โ90.
Accesa la lanterna, Chuck McGill fu in grado di vedere finalmente con chiarezza la sua nemica, che si era poggiata con fastidiosa noncuranza sul tavolino da tรจ ricolmo di libri e scartoffie. Chuck afferrรฒ un giornale a caso e si avvicinรฒ alla preda come un felino che soppesa ogni sua mossa. Era pronto allโagguato finale ai danni della mosca, la quale non sospettava nulla. Fece un respiro profondo e, trattenendo il fiato, prese la mira.
Proprio in quel momento cruciale la porta di casa si spalancรฒ e fece capolino Jimmy McGill, accompagnato dalla sua voce squillante e gioviale che รจ protagonista indimenticabile di Better Call Saul.

โSh Sh Sh Shโ esclamรฒ Chuck con unโespressione che era un misto di disperazione e rassegnazione insieme. Come se non bastasse la presenza di quellโessere nella sua dimora, ci mancava solo la pecora nera della famiglia, il fratello che distruggeva qualsiasi cosa toccasse.
Jimmy: โhey hey, Chuck che succede? Ti giuro che ho lasciato telefono e orologio fuori, lโunica cosa pericolosa che ho addosso sono le brutte notizie sul giornale, ma penso che di quelle te ne farai una ragioneโ
Chuck: โSh Sh Sh Sh, chiudi subito la porta e vieni qui in silenzio. Abbiamo un problema gravissimoโ.
Jimmy McGill ci aveva fatto il callo quando si trattava delle pazzie del fratello, questa volta non sapeva cosa aspettarsi. Forse Chuck aveva trovato qualche vecchia batteria dentro casa, sospettava che il forno fosse acceso o che qualche strana diavoleria elettronica fosse troppo vicina alla sua abitazione. Fatto sta che, senza porsi troppe domande, si avvicinรฒ con passo felpato a Chuck, sperando di poterlo aiutare in fretta e scappare via da quella casa che gli metteva angoscia.
Chuck: โCโรจ una mosca, non so come sia entrata qui dentro, chi lo sa per quanto tempo avrai tenuto quella dannata porta aperta ieri. Aiutami a trovarla e facciamola fuori prima che infesti tutta la casaโ
Silenzio.
I due fratelli si guardarono intorno circospetti, aspettando di vedere la nemica volante apparire da un momento allโaltro. E cosรฌ fu. La mosca ondeggiรฒ davanti ai loro occhi, producendo quel rumore cosรฌ sottile, eppure cosรฌ snervante. Si poggiรฒ sul mobile alla loro sinistra, attirando lo sguardo predatore dei due fratelli.
Better Call Saul era uno slogan pensato per ben altre problematiche, ma Jimmy McGill non aveva tempo di pensare a questo, e il quotidiano che stringeva tra le mani divenne ben presto una potenziale arma contro la mosca.

Jimmy si scagliรฒ violento sullโinsetto, convinto di aver compiuto lโassassinio tanto agognato. Ma quando alzรฒ lโarma del delitto si rese conto che non cโera alcun cadavere. Ronzio.
โDannazione, non sei in grado di fare fuori neanche una mosca. Magari ci riusciresti se fosse una truffa, o qualche male affare dei tuoi. Quello lo sai fare bene, ma liberarti di una mosca ti viene troppo difficile fratellino?!โ Chuck prese a urlare a dismisura. Non era in lui.
Quel volatile innocente era diventato il pretesto per vomitare veritร taciute. Con rabbia Chuck riversรฒ tutto il suo marciume sul fratello. Le parole scivolarono via come lamette, affilate dal tanto rancore che lโex avvocato covava dentro di sรจ. Nella sua mente Jimmy McGill aveva avvelenato la sua vita cosรฌ come la mosca avvelenava quel suo ambiente familiare e sicuro.
Avrebbe tanto voluto avere un giornale da arrotolare e poter scagliare sul fratello, schiacciarlo al suolo come un semplice insetto che nessuno avrebbe piรน reclamato. Ma, in quel momento, realizzรฒ che la vera mosca era lui.
Mentre le parole continuavano a uscire dalla sua bocca, Jimmy McGill faceva un altro passo avanti nella sua trasformazione in Saul Goodman. Senza proferire parola si tolse le scarpe, si arrampicรฒ sul divano e scaraventรฒ quel giornale accartocciato sullโinsetto che si era arpionato al lampadario monco di lampadine.
Con un colpo secco il lampadario oscillรฒ e la mosca planรฒ senza vita verso il pavimento, ai piedi di Chuck McGill.
Silenzio.
Nellโaria non cโera piรน nรจ il ronzio della mosca nรจ il volteggiare arcigno delle parole di Chuck. Silenzio. Chuck aveva capito che prima o poi il suo planare verso la morte sarebbe stato simile a quello della mosca che giaceva ai suoi piedi. Nessuno avrebbe pianto, nessuno si sarebbe rammaricato. Era solo un ronzio che precedeva il silenzio.