Crediamo un po’ tutti nei valori familiari, nella fiducia che si ripone in un padre, in una madre o in un fratello. Tuttavia, i due giovani McGill non avevano più due genitori in cui credere o qualsiasi altro parente da amare. I fratelli McGill sono stati solo Chuck e Jimmy per tanto tempo, forse troppo. In Better Call Saul, Gilligan sviscera e demolisce il loro rapporto sfruttando un mezzo semplice, comune, eppure senza dubbio rivelatore: le emozioni personali. Fanno nascere idee come tarli nella mente che logorano e distruggono anche gli affetti più duraturi. Per Chuck, avvocato che ‘si è fatto da solo e dal nulla’, quel tarlo era l’invidia.
Ma tu sai solo coltivare invidia
Direbbe Morgan puntando prontamente il dito contro Bugo. Noi, invece, lo puntiamo contro Chuck essendo consapevoli che, al di là del suo disturbo, l’invidia che lo ha consumato era qualcosa di più profondo, parte integrante del suo carattere e pronta a emergere nel caso in cui la sua immagine e la sua parola fossero state oscurate da quelle di qualcun altro da lui ritenuto inferiore e inadatto. Dunque, sarebbe difficile ignorare le parole di Morgan perché, tra ironia e rimproveri, questa volta il discusso cantautore italiano ha partorito un verso che racchiude al suo interno l’indole di un personaggio annoverabile tra i più odiati nella storia delle serie tv.
In Better Call Saul Chuck è stato anche colui che, da giusto fratello, ha deciso di salvare Jimmy riportandolo sulla retta via.
Da questo punto di vista potremmo anche ringraziarlo, perché altrimenti Saul non sarebbe mai nato. Ciò che tuttavia finiamo per chiederci è se tutto ciò che Chuck ha fatto per Jimmy negli anni non fosse stato fatto più per una mera convenzione sociale che per concreto affetto.
Chuck: Tu non sei un vero avvocato […] un corso di laurea online, che barzelletta! Io mi sono fatto il culo per arrivare dove sono arrivato e tu grazie a una scorciatoia adesso pensi di essere un mio pari?
Jimmy: Credevo che fossi orgoglioso di me…
Chuck: E lo ero! Quando lavoravi allo smistamento poste. Ero molto orgoglioso di te.
In queste parole si palesa l’indole di un uomo egoista e ambizioso, che assume la propria strada come unica giusta e possibile per il successo. L’aspetto contraddittorio in tutto ciò è che, sebbene in noi cresca risentimento verso Chuck, una parte di lui ha ragione nel dire che Jimmy imbroglia, inganna, mente, corrompe e svolge il ruolo di avvocato violando qualsiasi legge. Jimmy prende queste scorciatoie poiché le leggi della politica lo castrano e, come ha più volte dimostrato, lui non sa vivere in un mondo che lo soffoca e che lo priva della vita e spesso della vittoria.
Questo desiderio di vincere, all’inizio, è l’unico comune denominatore tra lui e il fratello.
Si potrebbe dire che Jimmy lo abbia maturato prendendo Chuck a modello e
desiderando di essere migliore. Dunque non sorprende la scena in cui il protagonista rivela che tutto ciò che desiderava dal fratello maggiore era guadagnare il suo rispetto. D’altra parte, Chuck è incapace di accettare di essere compatito e commiserato dalla stessa società che lo aveva un tempo elogiato e che ora sta invece favorendo Jimmy, il dinamico e colorato Saul. L’assurdità si palesa ancora di più nel momento in cui capiamo che questo risentimento che prova ha solo indirettamente a che fare con il fratello minore.
In Better Call Saul, Chuck invidia Jimmy perché lui è capace di giungere alla vetta tramite le scorciatoie e senza sentirsi in colpa per questo.
Gli voglio un gran bene, non c’è niente di malvagio in Jimmy. Solo che ha la propensione a fare cose terribili con finalità che appaiono nobili. Quello che so per certo è che la legge è troppo importante e non va raggirata […] il modo in cui mio fratello interpreta la legge mi spezza il cuore, ecco perché faccio tutto questo.
Chuck McGill
Lui, che sa solo coltivare invidia, non pronuncia queste parole con il cuore.
Le piega a proprio vantaggio rendendole protagoniste di un teatrino in cui il tema centrale è la falsità e lui ne è l’attore. Tutto ciò non fa altro che creare un altro comune denominatore tra i McGill: l’inganno. Nella quarta stagione anche Chuck mente, imbroglia Jimmy e la legge sfruttandola come meglio crede per incastrarlo. Non è più lucido perché tutto ciò che gli interessa è tornare sul podio per guardare Jimmy sguazzare nel fango.
Ingenuamente crede di vincere contro di lui, contro sleeping Jimmy, ma non può. Il vero Chuck emerge davanti alla corte come una marionetta i cui fili sono mossi da un Saul ancora in germe. Arrivati a questo punto non si può più parlare solo di invidia, sarebbe più appropriato parlare di odio. Il limbo ormai avvolge il più grande dei McGill, perché se sai solo coltivare invidia, caro Chuck, una volta toccato il fondo è difficile risalire.
Un giorno tu ti ammalerai, di nuovo […] ma questa volta non ti aiuterà nessuno. Alla fine, tu morirai lì, da solo.
Jimmy McGill
Dai toni quasi biblici, la storia dei due fratelli, in Better Call Saul, è quella di un affetto logorato e consumato dall’egoismo.
Come il Saul del mito biblico, che si getta sulla spada per riaffermare la grandezza della sua persona e dimenticare l’invidia e la follia provata nei confronti dell’amico e scudiero Davide, prescelto da Dio e soggetto di una fama infinita, così Chuck, per orgoglio, si suicida dandosi fuoco consapevole di non poter più apparire l’uomo nobile e giusto di un tempo. Tutto a causa dell’invidia nei confronti di Jimmy.
Il Saul biblico e Chuck sono due figure accumunate dallo stesso sentimento di primeggiare vestendo la maschera del salvatore che è tale solo mantenendo gli altri un gradino più in basso. È ciò che nel mito Saul fa con Davide ed è ciò che in Better Call Saul Chuck fa con Jimmy, ed entrambi falliscono miseramente.
Diventa dunque interessante notare come entrambi i fratelli McGill giungano ad assumere, ognuno a modo proprio, il nome Saul: il più grande incarnandone la follia e coltivandone l’invidia, il più piccolo rendendolo simbolo di una rinascita.
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Le brutte intenzioni la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera. La tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa. Certo il disordine è una forma d’arte. Ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro. Ma questo sono io.
Che succede?