2) Good Omens
E parlando di comedy fantastiche – in tutti i sensi – sarebbe impossibile non citare Good Omens. Anche in questo caso ci eravamo espressi con entusiasmo nei confronti della miniserie targata Amazon Prime Video in questo articolo dell’anno scorso. Ma per quanto Good Omens si trovasse a competere con perle del calibro di Chernobyl e When They See Us, la sua completa assenza alla cerimonia degli Emmy risulta difficilmente giustificabile.
Siamo infatti di fronte a un mirabile esempio di scrittura creativa nato dalla penna straordinaria di Terry Pratchett e Neil Gaiman, il quale ha curato direttamente la sceneggiatura della serie in vista della trasposizione televisiva del libro scritto dai due nel 1990. La stessa ci regala insegnamenti non meno profondi di quelli di The Good Place ma con un tocco di finissimo british humour tipico dello stile del compianto Pratchett. A impreziosire l’opera la straordinaria interpretazione di un David Tennant quasi irriconoscibile e di un Michael Sheen altrettanto brillante. L’apocalisse è che sia stata totalmente dimenticata.
Shame.