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Big Little Lies 2, abbiamo visto in anteprima i primi tre episodi: la nostra recensione

Big Little Lies
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Quando è stato annunciato il rinnovo di Big Little Lies i fan oscillavano tra la gioia e la perplessità. Vedere un’altra stagione di una serie tv così qualitativamente bella non dispiace a nessuno. Però era stata chiusa in maniera così perfetta che non c’era bisogno di continuare la storia. Gli avvenimenti della prima stagione erano ispirati all’omonimo romanzo di Liane Moriarty, seguendolo più o meno fedelmente dall’inizio alla fine. La scrittrice è stata coinvolta anche nella produzione della seconda stagione. Infatti, in questi primi episodi, si ha subito la sensazione di non trovarsi davanti a una forzatura, bensì a una naturale continuazione della storia conclusasi con l’omicidio di Perry.

Noi di Hall of Series abbiamo visto in anteprima, grazie a Sky Atlantic i primi tre episodi di Big Little Lies 2 e, in questo pezzo, vi racconteremo le nostre impressioni, rigorosamente senza spoiler!

Vi ricordiamo che la seconda stagione di Big Little Lies arriverà il 18 Giugno su Sky Atlantic e NOW TV.

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La trama di Big Little Lies 2 ha fatto un salto in avanti di qualche mese e vediamo gli effetti della morte di Perry sulle protagoniste.

Madeline va avanti come se fosse un anno qualsiasi. Si preoccupa più della posizione sociale che occupa nella scuola di Chloe che del segreto che mantiene con le “Monterey Five”. Si rifiuta di credere di stare per crollare sotto la pressione e finge che vada tutto bene. Eppure, non può fare a meno di urlare contro gli automobilisti, come se cercasse di sfogarsi. La sua situazione familiare si complica per le scelte di sua figlia maggiore e per un segreto – non quello di Perry – che verrà a galla, mettendo in crisi il suo matrimonio.

Renata è all’apice della carriera tanto che viene immortalata sulla copertina di un’importante rivista. Come Madeline, però, si trova a dover affrontare un grave problema che potrebbe cambiare il suo status economico e sociale in maniera definitiva. Nel frattempo, anche a causa di quello che è successo lo scorso anno, chiede un trattamento di riguardo per sua figlia Amabella.

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L’identificazione e la morte del suo aggressore sono state per Jane un sospiro di sollievo. Se nella prima stagione correva nervosamente sulla spiaggia, adesso ci balla libera da ogni preoccupazione. Si è tolta un grande peso dal cuore ed è pronta a iniziare una nuova e tranquilla vita con Ziggy, un nuovo lavoro e un nuovo e sano interesse amoroso. Anche se sta ancora soffrendo per tutto quello che le è successo, è decisa a lasciarsi il passato alle spalle.

Il lato opposto della medaglia è rappresentato da Bonnie, colei che ha spinto Perry giù dalle scale. Ormai l’ombra della donna sexy e sicura che conoscevamo è distante, costantemente alla ricerca della solitudine così da non dover affrontare la bugia su Perry. La sua compostezza è scomparsa mentre combatte con quello che ha fatto e con la decisione di nascondere la verità, invece che rivendicare l’autodifesa. Si sente colpevole e isolata perché nessuno intorno a lei sembra capire quell’angoscia, anche coloro che ne conoscono i motivi.

Bonnie, con la solitudine, può scappare da questa bugia. Celeste invece non ha questo lusso, non con Mary Louise – la madre di Perry – che è venuta a stare con lei per prendersi cura dei bambini. È combattuta tra il sollievo per la morte del marito e il desiderio pieno di vergogna di volerlo ancora al suo fianco, tra il trauma delle violenze e il proteggere i ricordi dei figli nei confronti del padre. Anche quando è da sola, quel trauma non scompare. Ha incubi su Perry, eppure cerca costantemente il marito. Non vuole perdere i bei ricordi nonostante tutto.

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Mary Louise non aiuta Celeste a capire quanto tossico fosse il suo rapporto con il marito. La madre di Perry è un personaggio apparentemente dolce e sottomesso, eppure è la bomba che può distruggere le vite idilliache delle protagoniste di Big Little Lies 2. Ha un atteggiamento comprensivo, ma è anche incisiva e implacabile nella sua ricerca di giustizia. La sua aggressività colpisce tutti, compresa una Jane che sta ancora elaborando il proprio dolore.

Non ha tempo per la finta esteriorità di Madeline, non tollera le bugie della nuora, non quando è ancora sospettosa di quello che è realmente accaduto a suo figlio. Non crede che la morte di Perry sia stata un incidente e non accetta che suo figlio sia un mostro. Mary Louise non ha intenzione di sedersi e piangere quando sa che c’è altro da imparare, da fare o da urlare (e urla, a un certo punto, in una scena memorabile).

A coloro che pensavano che la presenza in Big Little Lies della Streep fosse minima, possiamo dire che non è così. Mary Louise è fondamentale per la trama della stagione, è l’aggiunta perfetta per infiltrarsi negli archi narrativi individuali del cast e iniziare a legarli tutti insieme.

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Meryl Streep è solo la ciliegina sulla torta (e che ciliegina!) di un cast già stellare.

Nicole Kidman e Reese Witherspoon hanno i ruoli più complessi ma forse più simili alla stagione precedente. La Kidman in particolare ci mostra il modo in cui Celeste cerca di andare avanti in maniera intensa e onesta. Shailene Woodley è bravissima come madre premurosa, costretta dagli eventi a rivelare la verità a Ziggy. Laura Dern e Zoë Kravitz hanno guadagnato molto più spazio. La prima riesce a illuminare la scena con un sorriso e quella follia che ha sempre contraddistinto Renata Klein. La Kravitz ha conquistato una storyline tutta sua e avrà sicuramente un ruolo importante per quanto riguarda l’aspetto più crime di Big Little Lies 2.

Sono gli interpreti maschili che vedono diminuito il loro tempo sullo schermo. Il migliore, Alexander Skarsgård, appare poco e la sua mancanza si fa sentire.

Tre episodi che si concentrano molto sull’educazione, sul rapporto madre-figli o tra coniugi, sulla verità e sulla pericolosità di nascondere la realtà invece che affrontarla.

In conclusione, questi tre episodi di Big Little Lies 2 ci catturano con il fascino dei suoi personaggi, con la regia sempre coerente (sebbene sia cambiata), con le musiche sempre ottimamente scelte. Riescono ad aggiungere nuovi elementi, ne cambiano altri, mantengono intatta l’atmosfera della prima stagione, approfondiscono i rapporti tra i personaggi. Non c’è niente di forzato o innaturale.

La nuova stagione è appena iniziata e già vorremmo che non finisse più.

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