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7 curiosità su Damian Lewis, l’eclettica star di Band of Brothers, Homeland e Billions

damian lewis
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Capelli rossi. Occhi verdi. Una faccia che ispira fiducia e simpatia. Soprattutto la faccia di un grande attore, inglese, che negli ultimi venti anni ha saputo imporsi con ruoli decisamente significativi che gli hanno fruttato un Emmy, un Golden Globe e svariate candidature.
Damian Lewis è ormai diventato un attore importante, soprattutto grazie alla parte del maggiore Richard Winters in Band of Brothers (2001) che gli ha aperto le porte di serie televisive e cinema.
Dopo Band of Brothers è stato anche Nicholas Brody in Homeland (le prime tre stagioni più qualche apparizione, in seguito) ed è Bobby Axelrod in Billions, anche se al momento ha lasciato lo show per motivi personali.

Damian, molto attivo sui social, Twitter in particolare, è una persona con molti interessi. Nella sua vita ha fatto diversi lavori prima di riuscire a vivere della sua passione: la recitazione. Proprio grazie a questa è stato insignito di due alte onorificenze: Ufficiale e Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico.
È un appassionato di sport e ha imparato a ballare il tip tap mentre registrava le puntate di Homeland. Inoltre è un collezionista di chitarre e suona nei locali di Londra e Los Angeles con un paio di suoi gruppi rock-cover.

Abbiamo trovato sette curiosità su di lui inerenti la sua vita privata e quella professionale. Lo sapevate, per esempio, che il rosso interprete di Steve Mc Queen in C’era una volta in Hollywood di Quentin Tarantino, discende da una importante famiglia nobiliare che ha avuto, al suo interno, diversi medici della famiglia reale?

1) Liverpool

Damian Lewis, pur essendo nato a Londra, è un grande tifoso del Liverpool Football Club. La sua passione per i Red nasce quando ha sette anni e da allora, come quasi sempre succede nel mondo dello sport, non ha mai cambiato fede calcistica.
Spesso l’attore viene visto tra il pubblico della tribuna principale dell’Anfield, lo stadio casalingo del Liverpool. Ma la passione di Damian l’ha portato sovente anche in trasferta. Si trovava, infatti, allo stadio Wanda Metropolitano di Madrid per la finale di Champions League del 2019 tra il Tottenham e il suo Liverpool. L’attore ha potuto gioire dal momento che la sua squadra del cuore ha vinto la coppa e i festeggiamenti sono poi proseguiti nel party post partita dedicato alla squadra vincitrice. Il mattino seguente, inoltre, l’attore ha potuto viaggiare sull’aereo della squadra rientrante in Inghilterra.

Ma non solo. Damian è così fan del Liverpool da aver imparato a suonare picchiettando sui denti con le proprie dita l’inno della squadra, il celeberrimo You’ll Never Walk Alone. Diciamo che il risultato non è un granché ma l’impegno, e soprattutto il divertimento, è garantito. Se volete potete cercare su Twitter il video della performance.

2) Maggiore Winters

Una delle caratteristiche più incredibili di Damian Lewis è quella di saper parlare con un accento americano perfetto. Ed è certamente uno dei motivi per i quali venne scelto, tra i tanti attori inglesi che si proposero, per il ruolo di protagonista in Band of Brothers. Il casting per ottenere la parte di Richard Winters fu abbastanza lungo ma soprattutto inaspettato. È lo stesso Damian a raccontarlo in un podcast. L’attore venne provinato diverse volte a Soho e poi la sua agente lo chiamò per dirgli che doveva raggiungere Los Angeles per parlare con i pezzi grossi della produzione. Arrivato sulla West Coast l’attore venne ricevuto da Tom Hanks. Un dettaglio di questo incontro: “incredibile, mi trovavo di fronte a Tom Hanks, uno dei miei attori preferiti. Mi chiede come stia e io me ne escono con una battuta terrificante. Lui mi guarda, con la mascella spalancata mentre penso: ecco, sono fregato“.
Il provino invece va più che bene. Così bene che Damian si infila in un locale e si ubriaca per festeggiare.

Il mattino dopo, alle otto precise, l’attore riceve una telefonata. È la direttrice del casting che lo aspetta per un colloquio con Steven Spielberg. Di nuovo un dettaglio: “avevo dormito un paio di ore, ero ancora sbronzo perso. Mi sono fatto tre docce fredde e bevuto cinque lunghi caffè. Quando mi presento sono uno straccio“. Nonostante le cattive condizioni Spielberg è molto interessato a questo giovane londinese, tanto da dirgli di averlo visto in Amleto, a teatro, ben due volte. Il colloquio procede ancora per una mezz’ora durante la quale i due parlano, in realtà, del più e del meno. Poi, al momento del congedo Spielberg lo saluta così: “pronto per il campo di addestramento, a marzo?“.

3) Sportivo

Damian Lewis non è soltanto un grande fan del Liverpool. Cioè, non è il classico sportivo da poltrona, anzi. Nella sua vita ha praticato diversi sport come il ping pong (durante una celebre intervista per Sunday Sitdown, ha dato dimostrazione di saperci fare. Il video è reperibile su Youtube), calcio e calcetto. Da bravo suddito di Sua Maestà, è anche un appassionato giocatore di cricket.
Ma è il tennis, ultimamente, ad aver attirato la sua attenzione. In una puntata di Billions, precisamente la decima della terza stagione, Damian, infatti, prende lezioni di tennis niente meno che dall’ex campionessa mondiale Maria Sharapova.
Lei, felicissima di poter interpretare se stessa in una seria che adora. Lui, decisamente un po’ meno: “ho giocato a tennis quando andavo a scuola e pensavo di cavarmela ancora bene. Ma giocare con Maria è stato terribile. Le abbiamo dovuto dire di mollare un po’ le sue capacità se no non avremmo più chiuso la scena”.

4) Matrimonio

Damian Lewis

Le mamme, si sa, dispensano sempre (più o meno) buoni consigli. La madre di Damian Lewis gli aveva fatto presente che avrebbe dovuto sposarsi prima dei trentacinque anni e, soprattutto, non sposare un’attrice. Il figlio, ovviamente, ha seguito tutto alla lettera: si è sposato a trentasei anni con un’attrice, la compianta Helen McCrory (Cherie Blair in The Queen, Narcissa Malfoy in Harry Potter e Polly Gray in Peaky Blinders), deceduta per una grave malattia nel 2021, dopo quattordici anni di felice matrimonio.
Proprio sulla proposta di matrimonio, Damian racconta: “volevo fare qualcosa di romantico, di diverso dal solito. Eravamo a Parigi, a Pont-Neuf (il più antico e celebre ponte della capitale francese, conosciuto anche per il film Gli amanti di Pont-Neuf), e io stavo lottando con l’anello che mi si era incastrato nella tasca del cappotto. Stavo sudando sette camicie e quando finalmente sono riuscito a tirarlo fuori eravamo circondati da uno nugolo di giapponesi che non potevano credere ai loro occhi. Hanno cominciato a fotografarci rovinando il nostro momento più bello. Anche se, in realtà, Helen mi ha detto comunque di sì, ridendo“.

5) Nicholas Brody

Per il ruolo di Nicholas Brody, sergente d’artiglieria del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, il casting è stato un po’ meno travagliato rispetto a quello del Maggiore Winters. Anzi, non c’è proprio stato.
Infatti, il creatore della meravigliosa spy serie Homeland, Alex Gansa, si è convinto che Damian Lewis fosse perfetto per il ruolo, senza nemmeno il bisogno di provinarlo. Anche se Damian, nei piani della produzione, non era in cima alla lista degli attori e nemmeno al secondo posto.
Alex Gansa racconta com’è riuscito a spuntarla sui produttori: “volevo Damian per quel ruolo, sapevo che era perfetto ma in rete non erano d’accordo perché l’attore veniva da un insuccesso piuttosto clamoroso (Life). Mi telefonarono dicendo di piantarla di fare quel nome perché tanto non sarebbe stato scelto. Così caricai sul mio laptop Keane (film interpretato da Lewis nel 2004) e obbligai i produttori a guardare i primi quarantacinque minuti del film. Alla fine si convinsero“.

6) Case

Damian Lewis ha vissuto, tra il 2001 e il 2006, in una piccola casetta a Camden Town, un quartiere studentesco a nord di Londra. Come vicini di casa aveva Baz Bamigboye, noto giornalista di gossip del Daily Mail, e l’indimenticabile cantante jazz soul Amy Winehouse.
Nel 2006, ormai in procinto di sposarsi, l’attore decise di vendere la casa per comprarne una più grande. La futura coppia di sposi ne aveva vista una in vendita, situata in un quartiere più centrale della capitale britannica, a Tufnell Park.
A trattative concluse Damian si prese la briga di chiamare l’ex proprietario dalla sua nuova camera da letto: “ciao Hugh, ti sto chiamando dalla tua camera da letto. Non è buffo?“. L’ex proprietario in questione era l’altro celeberrimo attore inglese Hugh Laurie (Dottor House).

7) Parenti

Damian Lewis

Damian Lewis ha una sorella (Amanda) e un fratello (William), più grandi, da parte di madre e un fratello (Gareth), più piccolo, da parte di padre. Mentre la sorella maggiore non desta particolare interesse i due fratelli, invece, sì.
William, nato nel 1965, è un finanziere britannico molto importante. Soprattutto è stato eletto Lord Mayor di Londra nel 2019 e poi rieletto nel 2020. La carica di Lord Mayor, che i Lewis sembrerebbe adorino dato che ben cinque membri della famiglia l’hanno ricoperta, negli ultimi cento anni, è estremamente importante poiché colui o colei che viene eletto gode di privilegi tali da essere secondo soltanto alla regnante in carica. Si tratta di governare la City of London, la zona più ricca e importante della città di Londra. Una sorta di sindaco di quartiere, se vogliamo interpretarla così.
All’insediamento del fratello da parte di madre Damian era presente e molto fiero. Le foto le potete trovare sul suo profilo Twitter.

Ma Damian è fiero anche di Gareth il quale è un regista al momento poco conosciuto ma molto ben considerato alla critica inglese. Gareth ha scritto e diretto The Baker (2007) un thriller leggero interpretato da Damian in coppia con Nikolaj Coster-Waldau.

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