Vai al contenuto
Home » Black Mirror

Le 5 canzoni più iconiche di Black Mirror

Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. È arrivato Hall of Series Discover, l'abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi, direttamente sulla tua email. Con Hall of Series Discover avrai:
  • ✓ Zero pubblicità su tutto il sito
  • ✓ Articoli esclusivi e approfonditi
  • ✓ Consigli di visione personalizzati
Scopri di più su Hall of Series Discover

Guardando Black Mirror abbiamo pianto, ci siamo arrabbiati, abbiamo riflettuto, abbiamo provato quel senso di angoscia strisciante che solo questa serie ci sa dare. Ma abbiamo anche ascoltato dell’ottima musica. Black Mirror è una vera miniera d’oro per gli appassionati: il solo episodio speciale interattivo Bandersnatch contiene un sacco di perle dei mitici anni Ottanta. Abbiamo raccolto quelle che secondo noi sono le canzoni più rappresentative della serie distopica, non solo per il loro valore intrinseco, ma anche per il ruolo che rivestono nei singoli episodi.

Pronti a versare una lacrima sul dancefloor?

1) Frankie Goes to Hollywood – Relax

black mirror

Quando questa canzone uscì nel 1984 (anno in cui è ambientato questo episodio speciale di Black Mirror) fece scandalo. Non solo per il video, girato in un gay bar sadomaso, o per l’aggressiva campagna pubblicitaria in cui si tiravano in ballo i Duran Duran con affermazioni sessualmente esplicite, ma soprattutto per la tematica del testo, che parla esplicitamente di orgasmo. In Black Mirror diventa una sorta di metafora del martellamento costante a cui è sottoposto il protagonista. Non c’è relax per lui, costantemente in preda all’ansia, alla sensazione che qualcosa di più grande lo stia manipolando. E in effetti, è proprio così: e tutti abbiamo fatto un salto sulla poltrona quando il protagonista si rivolge a noi, e ci siamo sentiti un po’ colpevoli e malvagi.

Proprio come Charlie Brooker voleva.

Pagine: 1 2 3 4 5