Un abbonamento che cambia il tuo modo di guardare le Serie Tv
Con così tante piattaforme e poco tempo a disposizione, scegliere cosa vedere è diventato complicato. Noi vogliamo aiutarti ad andare a colpo sicuro.
Arriva Hall of Series Discover, il nostro nuovo servizio pensato per chi vuole scoprire le serie perfette i propri gusti, senza perdersi in infinite ricerche. Ogni settimana riceverai direttamente sulla tua email guide e storie che non troverai altrove:
- ✓ Articoli esclusivi su serie nascoste e poco conosciute in Italia
- ✓ Pagelle e guide settimanali sulle serie tv attualmente in onda
- ✓ Classifiche mensili sulle migliori serie tv e i migliori film del mese
- ✓ Consigli di visione personalizzati e curati dalla nostra redazione (e non un altro algoritmo)
- ✓ Zero pubblicità su tutto il sito
Black Mirror ci ha portato in realtà in cui la tecnologia diventa protagonista. Con Bandersnatch ci ha dato la possibilità di agire attivamente, di scegliere noi per Stefan (Fionn Whitehead). Ma l’esperimento interattivo, per ora, si conclude qui.
In un’intervista al The New York Times, il creatore Charlie Brooker ha confermato che la quinta stagione non sarà composta da episodi in stile ‘scegli-la-tua-avventura’: niente interattività, dunque.
Inoltre gli è stato chiesto se avesse consigli per chi desideri provare a creare a sua volta un contenuto interattivo. In tono scherzoso (ma non troppo), Brooker ha risposto:
“Scappate. È più difficile di quanto pensiate.”

Bandersnatch è stato un grande impegno lavorativo. Le riprese sono durate cinque settimane, un tempo molto più lungo rispetto a quello necessario per un episodio classico.
Dare molte opzioni allo spettatore e allo stesso tempo riuscire a mantenere coerente il personaggio principale per Brooker è stata “una bella gatta da pelare”.
E perfino ora che l’episodio è arrivato su Netflix, Brooker ammette di non essere completamente certo di ciò che ha realizzato. Nell’intervista continua:
“Penso che alcune persone giudicheranno Bandersnatch in base alla trama, altri lo considereranno semplicemente come un gioco.”
Annabel Jones, produttrice esecutiva, solleva un’obiezione: “Non è stato effettivamente pensato come un gioco. È stato pensato più come un’esperienza cinematografica”. Brooker le risponde: “Con elementi di gioco. Sei tu che compi le scelte. Tu che guidi attivamente la narrazione”.
Difatti l’idea che sottende questo gioco interattivo è molto semplice: gli spettatori sono più coinvolti se sono complici. Ne parla Todd Yellin, vice presidente di Netflix:
“Se succedono cose brutte, ti sentirai ancora più avvilito, perché ti sentirai responsabile.
Se il personaggio se la cava, ti sentirai ancor più sollevato, perché è stata una tua scelta”.
Qualsiasi finale ci sia capitato (ce ne sono diversi possibili, che puoi scoprire in questa mappa), ci siamo sentiti responsabili del destino di Stefan.
📚 1000 Serie TV in 10 Parole
Il nostro nuovo libro che racconta 1000 serie in sole 10 parole, senza spoiler. Un viaggio tra classici, cult e piccole gemme da scoprire o riscoprire.