3) Daniel Kaluuya – 15 milioni di celebrità
Questo è uno degli episodi più belli di tutta Black Mirror, oltre a essere uno di quelli che meglio incarna lo stile distopico e il messaggio potente che trasmette questa serie. Nell’episodio in questione la trama è molto semplice. In un futuro piuttosto vuoto conosciamo Bing, il protagonista interpretato dal bravissimo Daniel Kaluuya, visto poi anche nel film campione d’incassi Scappa – Get Out.
Questo personaggio passa le sue intere giornate pedalando su una cyclette che in base alla velocità e all’impegno con cui si usa produce dei crediti, i quali servono per crearsi delle agevolazioni che possono andare dal cibo, ai prodotti per l’igiene, ma anche alla possibilità di partecipare a un reality che molti dei “pedalatori” seguono e che consente di accedere a un rango di vita benestante.
Per potersi permettere suddetta chance bisogna raggiungere i 15 milioni di crediti che consentono di accedere a un casting che tanto ricorda i vari X Factor e compagnia bella. Bing, che trasmette allo spettatore in modo efficacissimo tutta la noia che può sopportare chi è costretto a condurre una vita simile, intravede una novità nel piattume della sua esistenza grazie all’arrivo di Abi, dolcissima e aspirante cantante che gli darà quella cosa che mobilita anche l’essere umano più apatico: uno scopo. Decide quindi di arrivare a 15 milioni crediti e usarli per lei, per darle l’occasione di uscire da quella monotonia e realizzare il suo sogno.
Kaluuya è bravissimo nel farci arrivare tutta la delusione del suo personaggio quando è costretto a guardare la ragazza dei suoi sogni accettare una carriera nel porno e rinunciare al suo sogno piuttosto che tornare a dividere con lui e tutti gli altri la sua vita da “pedalatrice” e spettatrice del successo altrui. Così come lo è nel manifestare la sua rabbia di fronte alla giuria quando riuscirà a riconquistare altri 15 milioni di crediti, superare anche lui il provino, e puntarsi una lama alla gola dopo una sfilza di infiniti v*********o per i giudici, che avranno come unico risultato il trasformare anche lui in uno show da dare in pasto ai suoi compagni di pedalate.
2) Alex Lawther – Zitto e balla
Va beh, premesso che questo ragazzo potrebbe anche non proferire verbo in scena che creerebbe comunque quell’effetto di sana inquietudine tanto caro a Brooker & Co., nell’episodio Zitto e balla (il quale tratta il tema della privacy negli anni dove i social e internet se la sono presa grazie al nostro tacito consenso), Alex Lawther interpreta un ragazzino che viene ripreso mentre si masturba e ricattato. Verrà spinto dal suo ricattatore a rapinare e persino uccidere, accompagnato da Bronn versione fredifraga. Nel guardare l’episodio, che gioca molto bene con le corde della tensione emotiva, ci chiediamo spesso se il gioco valga la candela. Mettersi nei guai fino al limite per un video privato, socialmente suicida, vero, ma comunque che lo ritrae nel fare quello che la stragrande maggioranza della popolazione fa di consueto.
E qui Black Mirror cala la sua carta migliore, quella di trasformare la vittima con cui abbiamo empatizzato fino a poco prima in un colpevole e smuovere il nostro senso di giustizia costringendoci a chiedere quanto sia giusto ciò a cui abbiamo assistito e se potendo avremmo fatto lo stesso.