5) Hannibal
Prima o poi lo scontro tra Hannibal e Will sarebbe dovuto accadere. Dopo due intere stagioni il loro rapporto arriva alla resa dei conti, non ci sono più ostacoli, nessuna barriera psicologica può minimizzare l’ambiguità e giustificarla rendendola razionale. Will è di fronte all’uomo che ha conosciuto, che ha salvato e che stimava, ora è diverso, ha scoperto chi è e non può più mentire a se stesso. Se avessimo potuto decidere come sarebbe finita l’ultima puntata della seconda stagione avremmo sicuramente cambiato la storia di quegli istanti. Uccidere Abigail ha segnato una svolta importante nel rapporto tra i due protagonisti. Se l’avesse portata con sé, senza ucciderla né ferirla, cosa sarebbe cambiato? Ogni singolo frame della terza stagione, aggiungendo alla scena non solo un ricordo o un fantasma, ma una persona reale, il trait d’union tra Will e Hannibal. Il periodo di latenza nella loro relazione sarebbe stato minore, Will avrebbe comunque cercato di raggiungerli per portarla via da lui e salvarla. Persino l’ultima puntata della terza stagione sarebbe stata diversa, non sarebbero finiti nel vuoto se solo ci fosse stata anche Abigail, non l’avrebbero lasciata sola. Sarebbe stata tutto ciò che li avrebbe salvati, che avrebbe forse anche salvato Will dall’abbraccio di Hannibal dandogli la possibilità di allontanarsi dall’oscurità. L’evoluzione del suo personaggio sarebbe stato un altro dettaglio da indagare con la poesia visiva e letteraria caratteristica di Füller. Ma, ahimè, Hannibal non è Black Mirror.