Black Mirror. Lost. Breaking Bad. Quante volte ci siamo lamentati delle rielaborazioni in italiano di titoli, frasi o espressioni di alcune serie tv? Quante volte abbiamo detto la fatidica frase “Ma in italiano non rende“? Quante volte ci siamo scontrati sul se fosse meglio vedere le serie in lingua originale o doppiate (qui trovate un approfondimento serio sull’argomento)? A volte può non sembrare così, ma la traduzione è una delle operazioni più complesse che possano esistere a livello linguistico: non si tratta solo di attribuire un’immagine semantica corrispondente nella lingua d’arrivo, ma richiede spesso una comprensione del contesto, una ricerca di coincidenza tra concetti e non solo tra parole.
In questo articolo ignoreremo tutte queste regole appena citate. Abbiamo provato, infatti, ad affidarci alla cosiddetta traduzione letterale: nessuna contestualizzazione, nessun adattamento, nessun senso. Solo i titoli di alcune delle serie tv più famose, presi e tradotti. Ecco cosa è venuto fuori, iniziando proprio da Black Mirror.
1) Black Mirror
Iniziamo con un grande classico: tutti noi quando abbiamo letto “Black Mirror” la prima volta ci siamo chiesti a cosa i creatori facessero riferimento. Sarebbe lo schermo, spento, di tutti i dispositivi tecnologici come monitor, display di cellulari, televisione. Anche con questa traduzione, bisogna dire, mantiene l’effetto inquietante.
2) Dark
Sembrerebbe qualcosa di simile a Black Mirror, ma non è così: Dark, in italiano Scuro, è la serie tedesca Netflix che ha disturbato parecchi spettatori che l’hanno guardata. Oggettivamente però, nella traduzione italiana non fa affatto paura… anzi, sembra un bel no-sense.
3) Breaking Bad
Senza dubbio, Rompendo Male è una delle serie migliori di sempre. Sembra quasi una variante di “presa a male”: il significato non è distante, visto che il protagonista Walt era parecchio preso male e ha iniziato a rompere cose, tra cui la vita dei suoi rivali prima e familiari dopo.
4) True Detective
Vedendo le prime due stagioni, si può affermare che i protagonisti fossero “veri investigatori”. Guardando la terza… forse sia in inglese che nella nostra traduzione il titolo assume un valore quasi sarcastico.
5) Dawson’s Creek
Il ruscello di Dawson. Non significa assolutamente niente. Però dai, proviamoci. Il protagonista Dawson deve il suo nome a una località nei pressi della città natale del creatore della serie. Inoltre, la casa di Dawson affaccia su un ruscello. Effettivamente ha senso, pensandoci. Però meglio Creek, in questo caso.
6) 2 Broke Girls
Allora, stiamo calmi, perché rotte non vuol dire quello che state pensando. Broke vuol dire senza soldi. Non agitatevi. Incredibile che non abbiano tradotto questo titolo. Ad ogni modo queste due ragazze sono rotte proprio dalla vita: chi ha visto la serie lo sa.
7) Californication
Forse di questi tempi, con un neologismo al giorno a cui siamo abituati, non ci saremmo scandalizzati più di tanto se avessimo tradotto Californication. Ma una decina di anni fa le cose erano un po’ più conservatrici. In ogni caso, questa è una serie con i controfiocchi: c’è introspezione, c’è dramma, c’è commedia, c’è californicazione. Non sapete cosa sia? Vedetela e capirete.
8) Lie to me
Tim Roth vede la verità. Tim Roth sa che è tutto scritto sulle nostre facce. Bugia a me suona così male che neanche se fosse pubblicizzata dagli attori più amati e famosi del mondo sarebbe vista. Cal Lightman, dall’alto della sua conoscenza, nella serie sembrerebbe effettivamente reclamare le bugie, per incastrare chi le dice. Ok non prendiamoci in giro: in italiano non vuol dire niente, punto.
9) The Walking Dead
Inutile prendersi in giro, questa è una delle traduzioni più azzeccate di sempre. In un mondo post apocalittico devastato da una malattia che rende gli uomini zombie, i protagonisti di The Walking Dead devono lottare per la sopravvivenza, ma possono farlo anche solo a passo svelto, senza correre. Tanto, gli zombie camminano. Mi chiedo ancora come abbiano fatto alcuni a farsi catturare e uccidere…
10) Orange Is the New Black
In questo caso serve una spiegazione linguistica comportamentale altrimenti non ne usciamo. Dire “è il nuovo nero” in inglese è un modo per dire “è la nuova moda” perchè, si sa, il nero sta bene su tutto. Ora, siccome le protagoniste di questa serie sono donne che non possono fare a meno dell’arancione, colore delle divise carcerarie, ecco spiegato l’arcano. Detto questo, un titolo così non si capisce nè in inglese nè in italiano.
11) Skins
Pelli. Il rivestimento più esterno del corpo di un vertebrato. Anche detto, nei mammiferi, apparato tegumentario. La serie inglese di Jaime Brittain e Bryan Elsley, tuttavia, non è un trattato sui vari tipi di epidermide. Ma neanche lontanamente. Parla di disturbi della personalità, sesso, droga, morte: tutte le diverse pelli che i protagonisti si trovano a indossare.
12) Prison Break
Oggettivamente ha senso se ci pensate. Per esserci un’evasione, la prigione deve essere rotta in un certo senso. I fratelli Lincoln e Michael la vogliono rompere questa prigione. Da obiettivo poi il rompere la prigione diventa una cosa assodata. Come l’evasione. Se vi sentite confusi non preoccupatevi perchè è proprio strano parlare così.
13) Sex and the City
La traduzione è coerente con il contenuto della serie: delle amiche hanno delle avventure sessuali, ne parlano tra loro, e lo fanno in città. Sesso e la città. Se fossi anglofono sarei sinceramente perplesso dal titolo: quindi non ho niente da dire alla nostra traduzione letterale.
14) Mad Men
Don Draper non sta bene. Questo va premesso. Il punto è che non ci si riferisce solo a lui con quel titolo. Sono un po’ tutti fuori di testa. Ma l’umanità proprio. E siccome anche noi non siamo proprio normali, in questo articolo abbiamo cercato di capire se una serie così bella potesse/dovesse finire poco prima.
15) The Haunting of the Hill House
Fa paura in qualsiasi lingua. Fa paura in ogni traduzione. La casa in collina fa paura se non è associata a cartoni animati o film Disney. Si parla di case infestate, sia chiaro. Chi è cresciuto con racconti come Piccoli Brividi (e penso che molti di voi lettori siano nella mia stessa situazione) quando sente queste espressioni un po’ si agita. Poi passa.
16) American Horror Story
Qui è difficile che la pera cada troppo lontana dall’albero. Non c’è molta manovra per sbagliare o rendere ridicolo un titolo secco, composto da parole che hanno tutte origine neolatina. Storia dell’orrore americana: l’unica cosa è che in realtà sono tante storie, ma non attacchiamoci al fumo della pipa.
17) Lost
Dispersi. L’italiano in questo caso conferisce una sfumatura di mistero a mio parere superiore all’inglese. Lost in inglese significa tante cose, Dispersi no. Dispersi vuol dire che ti è andata male, e non sai neanche se qualcuno ti sta cercando. Il destino non ha tempo per queste differenze linguistiche, però.
18) WestWorld
Una delle serie più belle e complesse degli ultimi anni, si incentra sul Mondo dell’Ovest. Poetico è il titolo inglese, poetico quello tradotto. Il West americano significa spesso anarchia, autodifesa. Non significa tuttavia androidi impazziti che si ribellano e provano a sottomettere l’umanità. Ma va beh, dettagli.
19) How I Met Your Mother
A me questa traduzione fa ridere. Probabilmente è la più adatta e la più calzante tra quelle letterali, ma il mio animo di bambino delle scuole medie non riesce a non leggerlo come uno sfottò. È più forte di me. Eppure è perfetta considerando la storia: e questa, è la storia di come conobbi tua madre. Suona davvero bene.
20) Better Call Saul
Ci siamo, eccoci arrivati alla fine di questo delirio ed è probabilmente ciò che penserete dopo averlo letto tutto: Meglio Chiamare Saul. Una traduzione secondo me migliore del “Conviene Chiamare Saul” scelta realmente sia in Breaking Bad che nella serie dedicata a Jimmy McGill. A volte affidarsi alla lettera può portare a risultati migliori. A volte. Forse.