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Black Mirror, ma quanto è inquietante il trailer di Arkangel?

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Black Mirror è una di quelle Serie Tv che riesce a trasmettere inquietudine anche semplicemente pronunciando il titolo. La terza stagione ha portato con sè alcuni degli episodi più inquietanti e demoralizzanti dell’intera serie Netflix, e non ci sono ancora annunci ufficiali sulla data di uscita della quarta stagione (prevista comunque entro la prima parte del 2018). Tuttavia, sappiamo che saranno sei episodi, dato svelato da un breve teaser uscito ad agosto, in pieno stile Black Mirror. Finalmente da qualche giorno Netflix ha diffuso il trailer dell’episodio chiamato Arkangel.

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Apparentemente sembrerebbe che l’aspetto futuristico sia assente ma, molto presto, un uomo che sembra un settantenne pronuncerà una frase in cui allude al fatto di avere ben 2000 anni, mentre passeggia tra classiche villette a schiera a cui siamo abituati nei giorni nostri. Il tema, come sottolinea la tagline introdotta nel trailer, è quello del controllo dei genitori sui figli. Infatti, con l’inconfondibile inquietudine che monta e si carica secondo dopo secondo, assistiamo alla momentanea scomparsa di una bambina, poco dopo ritrovata dai genitori che decidono, alla luce dell’evento, di farla partecipare ad una “sperimentazione”.

In questa sperimentazione notiamo come venga infilato un sottile ago nella tempia della bambina, prima che il trailer si concluda, facendo un ulteriore allusione al controllo maniacale che i genitori vogliono avere sulla figlia. Evidente, dunque, che il tema sia l’estremizzazione di ciò che spesso e volentieri da potenziale vantaggio diventa un vero e proprio danno per la crescita dei bambini, cioè l’eccessiva apprensione dei genitori.

Come sappiamo, Black Mirror spesso e volentieri rappresenta le esagerazioni (quasi caricaturali) delle tendenze della nostra società, abitudini che spesso effettivamente ci rendono schiavi di mezzi e situazioni di cui non avevamo minimamente bisogno fino a qualche tempo fa.

La tematica della sperimentazione ad ogni costo, unita al tema dell’educazione dei figli, trova un riscontro anche nel titolo dell’episodio, Arkangel: qualcuno che ci sorveglia e, in qualche modo (ma quale?), ci protegge.

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