3. Pirata non di meno
A rendere fantastiche le storie sulla pirateria sono le scorribande, gli arrembaggi, le risse, i duelli e i tesori nascosti. Ma al centro di tutto ci sono loro, i pirati. Pirati spietati, pirati gentiluomini, pirati leali, pirati stupidi e pirati mascalzoni, c’è n’è di ogni sorta e genere. Sono loro a calamitare l’attenzione del lettore/spettatore, le loro storie, le loro gesta, le loro emozioni. Black Sails in questo senso presenta una sfilza di pirati che meglio non si poteva, tutti perfettamente caratterizzati sia esteticamente che psicologicamente, tutti diversi e tutti accomunati dal far parte della stessa grande famiglia. Ma il valore aggiunto della serie è da ricercarsi non solo nel merito di aver saputo tratteggiare ognuno di loro, ma nella geniale e sensazionale idea di inserire all’interno della storia pirati fittizi ma anche pirati realmente esistiti, intrecciandone così i destini, dando vita ad un risultato ibrido tra storia e narrativa.
Il Capitano Flint ad esempio: leader indiscusso di Nassau, è il pirata che riecheggia nelle storie raccontate ne L’Isola del Tesoro, un uomo complesso, tormentato dai fantasmi del suo passato, un guerriero formidabile ed un abile affabulatore, le cui gesta sono spinte da ragioni profonde non sempre moralmente giuste. Il finto cuoco John Silver alle prime armi nel mondo della pirateria ma passato alla storia della letteratura come il pirata per antonomasia, scaltro, egoista, intelligente, manipolatore e doppiogiochista.
Tra i protagonisti del romanzo di Stevenson troviamo anche il leale Billy Bones, pirata dai sani principi che è disposto a tutto per salvaguardare la propria ciurma e che nei romanzi di Stevenson rappresenta il personaggio chiave per l’inizio della storia. Il vecchio signor Gates, pirata esperto e quartiermastro della Walrus nonchè amico di vecchia data di Flint, che tenta in tutti i modi, spesso senza riuscirci, di servire sia gli interessi della ciurma che quelli del suo capitano. Ma oltre a questi personaggi tratti dal racconto, come detto gli autori hanno inserito anche pirati realmente esistiti nella storia della pirateria, le cui gesta riecheggiano ancora oggi, tramandate da racconti e libri di storia: Charles Vane, terribile pirata dei Caraibi morto nel 1721 dopo una lunghissima carriera di efferatezze, oppure il vecchio capitano Benjamin Hornigold, famoso per essere passato dall’essere un pirata prima ed un giustiziere di pirati dopo. Il terribile e spietato Ned Low, uno dei marinai più crudeli, sanguinari ed inquietanti delle Bahamas fino al più famoso di tutti, Edward Teach detto Barbanera, più che un pirata una leggenda.
Non manca poi l’iconico Jack Rackam detto “Calico” Jack, pirata dalla mente brillante e dall’evidente inclinazione al dialogo contrattuale, passato alla storia per aver inventato la Jolly Roger, la famosa bandiera pirata con teschio ed ossa incrociate (il personaggio reale ha ispirato la creazione dello stesso Jack Sparrow) così come la sua letale compagna Anne Bonny, una delle poche donne pirata mai esistite. Fa la sua comparsa anche il Governatore Woodes Rogers che nel 1720 mise fine all’età della pirateria e le cui gesta sono ricordate nel libro “A Cruising Voyage Round the World”. Non mancano però anche personaggi inventati ad hoc per la serie, come Eleanor Guthrie, signora del commercio di Nassau o meglio conosciuta come “la Regina dei ladri”, oppure l’abile ed arrivista prostituta Max.
Una sfilata di personaggi variegata sotto molti punti di vista, in grado di offrire sia uno spaccato reale della pirateria del diciottesimo secolo ma anche di restituire l’aura leggendaria letteraria tramandata dalle pagine di Stevenson. Da amare tutti, dal primo all’ultimo.