La bandiera sventola cupa all’orizzonte, è nera, come la pece e come la morte. Man mano che la nave si avvicina al mercantile, chiazze bianche prendono forma su quello sfondo nero. Un teschio troneggia su due spade incrociate e la paura è il sentimento che imperversa tra l’equipaggio della malcapitata nave. Non sono abbastanza preparati a uno scontro contro pirati ben più numerosi di loro e con un’artiglieria superiore. Calico Jack, probabilmente coadiuvato da un’altra piccola sloop, ottiene con facilità la vittoria. La nave abbordata quasi non oppone resistenza, soccombe, e la ricca mercanzia passa al capitano Rackam, che vittorioso riprende il largo, come ha sempre sognato in Black Sails.
Questo, d’altronde, è un esempio di quel che doveva essere un abbordaggio durante l’età d’oro della pirateria, ad opera di Jack Rackam, uno dei pirati più famosi dei Caraibi. Il capitano è tra i personaggi di punta in Black Sails, altrettanto famosa serie tv e ipotetico prequel del famoso romanzo di Robert Luis Stevenson L’isola del tesoro.
Impresso ancora nella nostra memoria, parliamo di uno dei finali più belli e commoventi che il piccolo schermo potesse regalarci. Un uomo che finalmente ritrova uno scopo e se stesso, ricongiungendosi con il suo eterno amore. Un Long John Silver saggio, che si ritira, lontano dai bottini e dagli abbordaggi, desideroso solo di una vita semplice. L’isola di New Providence diventa un porto legale e sicuro, sotto l’attento occhio del governo britannico. Un’atmosfera di leggero romanticismo si respira a ogni dialogo e inquadratura che ci accompagna verso i titoli di coda.
Tuttavia Black Sails di romantico ha solo l’apparenza, così come i pirati stessi. Black Sails è molto di più. È una finestra sulla reale pirateria del 1700 ove non c’era spazio per l’amore o per uno sciocco moralismo. Era brutale, cruda, violenta. Il governo e i pirati erano nemici, legalità e illegalità si sfidavano a colpi di cannone tra le acque agitate dell’oceano. Ad ogni modo, sebbene molti fatti siano frutto di una falsa idea, alcuni pirati, alcuni simboli, alcuni modus operandi erano realtà.
Conservati in noiosi archivi storici, Black Sails ci racconta in chiave accattivante e romanzata tanti personaggi realmente esistiti. Oggi il nostro interesse è rivolto a due figure in particolare, per spiegare nel dettaglio il finale di questa bellissima serie tv: Jack Rackam e Mary Read.
Jack Rackam amava molto le donne ed era stato quartiermastro sotto il comando del capitano Vane fino al 1718, anno in cui si ribellò alla decisione del suo superiore di non attaccare una fregata francese. A seguito di ciò Vane venne bollato come codardo e Jack nominato capitano della nave. Al contrario di Vane, proprio come nella serie tv, appariva meno spietato, un uomo che trattava con riguardo le sue vittime. Nel finale vediamo un giovane Rackam compiacersi della sua nuova bandiera, il Jolly Roger, simbolo dei pirati nella letteratura e cinematografia contemporanea.
Una bandiera tanto famosa quanto poco conosciuta, la quale non aveva un suo preciso simbolo, ma era espressione del capitano che la issava per abbordare o spaventare le navi prescelte. Per Edward Teach (Barbanera) era uno scheletro che in una mano reggeva una clessidra, nell’altra una freccia a fianco di un cuore insanguinato. Per Jack Rackam un teschio con due spade incrociate al di sotto di esso. Ogni capitano sceglieva il simbolo in base alle sue esperienze o ciò che voleva trasmettere. Tuttavia, l’uso di queste bandiere si affermò con decisione solo dal 1730, prima di quella data, venivano usate per lo più bandiere a tinta unica, nere o rosse, le quali rispettivamente indicavano “morte” e “battaglia”.
A una lega dalla baia di Dry Harbour, in Giamaica, hanno abbordato e assalito uno sloop mercantile chiamato Mary, comandato da Thomas Dillon, e hanno rubato lo sloop e l’attrezzatura
Jack Rackam fu tristemente poco noto per le sue avventure personali, quanto più per la sua singolare compagnia. La sua nave infatti aveva tra i membri due delle poche donne pirata di cui conosciamo le imprese: Anne Bonny e Mary Read. Il Capitano Jack, un personaggio ai nostri occhi sorridente nel finale di stagione di Black Sails, il quale non vede l’ora di vivere nuove avventure da capitano, nella realtà avrà una fine poco eroica. Verrà giustiziato in una delle isole di fronte Port Royal, tuttora disabitata. A seguito di ciò l’isola verrà denominata da Deadman’s Cay a Rackam’s Cay. Le due donne vennero risparmiate poiché incinta.
In quel momento storico, re Giorgio concesse l’amnistia a tutti i pirati che avessero accettato di smettere con la loro attività criminale e Jack Rackam, come possiamo intuire dal finale di Black Sails, fu uno dei pirati che accettò. Tuttavia, come riportato da questo estratto dei capi di accusa, la sua fu una promessa da mercante, e lo dimostra il piccolo dialogo che avrà in Black Sails con un ragazzo misterioso nella locanda di Nassau.
Ed è sempre il mistero che avvolge il finale di Black Sails. Facciamo la conoscenza di un “ragazzo” dalla dubbia provenienza il quale chiede al capitano Jack di intraprendere la carriera di pirata nella sua nave. Il ragazzo dice di chiamarsi Mark Read ed è convinto di poter trovare il tesoro nascosto del capitano Flint. Il personaggio in questione, nella realtà così come nella serie tv, si vestiva da uomo, ma era una donna.
Mark Read infatti era lo pseudonimo che usava Mary Read per non mostrare la sua vera identità. Ella finì nella nave di Rackam a seguito di un abbordaggio ed entrò a far ufficialmente parte della ciurma. Anne Bonny, mostrò interesse e attrazione per il nuovo “ragazzo”. Mary fu così costretta a rivelare la sua identità e successivamente, per evitare ulteriori malintesi, fu informato lo stesso Jack Rackam.
Secondo la “Storia generale dei pirati” di Charles Johnson, Mary Read fu cresciuta come un maschio dalla suocera. Frutto di una relazione extraconiugale, la madre, in preda alla vergogna di dare alla luce un secondogenito bastardo, si ritirò in campagna. Nel frattempo il primogenito morì e la donna rimasta senza soldi affidò la figlia alla suocera, facendola passare per il primogenito. La sua vita la porterà per mare, prima su una nave da guerra e poi su un mercantile diretto alle Indie Occidentali, il quale venne abbordato da Jack Rackam.
“Voi Mary Reed e Anne Bonny, alias Bonn, sarete scortate da qui al luogo da cui venite, e da là al luogo dell’esecuzione; dove sarete appese singolarmente per il collo finché non sopraggiungerà la morte. E che Dio, con la sua infinita pietà, abbia misericordia delle vostre anime”
Queste le parole di Sir Nicholas, il presidente della corte che condannò a morte le due donne pirata. Tuttavia sappiamo dalle fonti che entrambe non vennero giustiziate. Se però per Anne Bonny e il suo bambino non si hanno notizie, Mary Read sappiamo che morì in prigione a causa della febbre. Le due donne pirata, hanno destato nei secoli molto interesse e curiosità, in quantità tali da donare ai due illustri nomi un’aurea mitica. Sono state inoltre fonte di ispirazione per numerosissime opere letterarie, teatrali e cinematografiche oltre a essere presenti in svariati saggi femministi.
Questa è la reale storia di due pirati, Jack Rackam e Mary Read, i due personaggi che hanno caratterizzato, tra mistero e stupore, gli ultimi minuti di una serie tv che ancora oggi ci emoziona al solo pensiero. Lo sguardo magnetico di quel “ragazzo” misterioso e il famoso simbolo del Jolly Roger rappresentano pezzi di un puzzle molto più grande, per una storia senza tempo e senza età.