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5 significative analogie tra I Soprano e Boardwalk Empire, al di là di Steve Buscemi

boardwalk empire
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I think it’s one of the first, if not the first, line of Tony in The Sopranos: “I had the feeling I come in at the end. The best is over”. Boardwalk Empire is the beginning of it (…) The Sopranos was sort of an exploration of the end of organized crime, or the waning days of organized crime. Prohibition was the beginning of that same thing

Credo fosse una delle prime, se non la prima, battuta di Tony ne I Soprano: “Ho avuto la sensazione di arrivare alla fine di tutto. Il meglio è andato”. Boardwalk Empire è l’inizio di quel tutto (…) I Soprano era una sorta d’esplorazione della fine del crimine organizzato o comunque dei suoi ultimi giorni. Il proibizionismo era l’inizio di quella stessa cosa

Terence Winter – Creatore di Boardwalk Empire, sceneggiatore de I Soprano

Ci sono serie che sono diventate delle vere e proprie pietre miliari nei propri generi, aprendo la strada a una lunga serie di prodotti che hanno poi ampliato, arricchito e persino messo in discussione quel genere nel corso del tempo. Se parliamo di criminalità non possiamo non parlare de I Soprano, che a ben 23 anni di distanza ancora fa parlare di sé, riempie trattati di psicologia e manuali di sceneggiatura allo stesso modo. Molte serie probabilmente non sarebbero mai nate senza I Soprano, ma sappiamo per certo che una in particolare non solo non sarebbe mai nata, ma è da considerare l’erede naturale del capolavoro di Chase: Boardwalk Empire.

Ingiustamente sottovalutata, Boardwalk Empire è una serie mastodontica, nella quale la realtà degli anni ’20 e la fiction si mescolano sapientemente a creare una trama dal livello eccezionale, con un reparto sceneggiatura, costumi e recitazione stellari. E se ormai pure i muri sanno che l’amatissimo Steve Buscemi era presente sia ne I Soprano (nel ruolo del cugino di Tony, Tony Blundetto) sia in Boardwalk Empire (nel ruolo del protagonista Nucky Thompson), le analogie tra le due serie sono molto di più e molto più particolari di quello che può sembrare a una prima visione. Certo i due protagonisti, il maestoso dio dalle due facce Tony Soprano e il machiavellico doppiogiochista Nucky Thompson, fanno gran parte del lavoro nel rivelare due storie che fanno perno su due figure intense e complesse.

Andiamo quindi a vedere le 5 più significative analogie tra I Soprano e Boardwalk Empire, rinnovando però il nostro accorato consiglio nel recuperarle perché sono due perle rara della sempre impeccabile HBO.

Ovviamente ci saranno spoiler riguardanti entrambe le serie.

1) Il finale

E partiamo dalla fine parlando del finale de I Soprano e Boardwalk Empire, o meglio delle azioni e degli episodi che lo precedono. Innanzitutto, in entrambe le serie sia Tony Soprano che Nucky Thompson stavano affrontando gravi dissidi interni, se non un vero e proprio crollo del loro impero criminale, quando la fine è sopraggiunta. Come diretta conseguenza di questo, sia Tony che Nucky perdono in un modo o nell’altro i loro bracci destri e aiutanti prima della fine. Tony perde sia Silvio che Bobby (ovviamente Chris per mano sua); Nucky perde sia Chalky White che Mickey Doyle. Sia Chase che Winter hanno fatto in modo che la “battaglia finale” fosse in solitaria. Un altro parallelismo molto interessante è nelle azioni che entrambi compiono prima dell’atto finale. Mentre Tony va a trovare zio Junior in una casa di riposo per criminali con disabilità mentali, Nucky va a trovare Gillian in un centro per criminali divenuti insani. In entrambi i casi, i due personaggi non riconoscono chi hanno di fronte. Potremmo vederla simbolicamente, come già un addio alle identità che avevano in vita.

2) Cast in comune

Boardwalk Empire

Steve Buscemi è l’esempio più noto di un attore presente in entrambi i cast, ma la verità è che I Soprano e Boardwalk Empire condividono un grandissimo numero di attori e comparse, persino membri più “alti” dello staff. Il creatore di Boardwalk Empire, infatti, non è altri che Terence Winter, uno degli sceneggiatori principali de I Soprano. Questo ci ha permesso di leggere numerosissime interviste in cui l’autore parla di entrambi i set e del rapporto con il genere “criminalità e affini”. Winter ha parlato molto spesso proprio della necessità di differenziare molto Boardwalk Empire, cosa che l’ha portato a scegliere gli anni ‘20, e un attore come Buscemi che fosse molto diverso da James Gandolfini (che invece era fisicamente molto simile al vero Thompson).

3) Visione ottimistica dell’America o ironia sagace?

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Ovviamente, essendo due serie dedicate alla criminalità, sia Boardwalk Empire che I Soprano parlano di malavitosi, di violenza, di illegalità. La prima lo fa mescolando realtà e finzione, la seconda utilizzando solo la finzione ma andando straordinariamente vicino alla realtà. Sia Winter che Chase però sottolineano lungo tutta la serie il fatto che Nucky e Tony siano un po’ dei “selfmade men”: uomini che si sono fatti da soli, che nascono dalla povertà culturale ed economica per diventare degli imperatori del crimine. Questa non è altro che uno dei capisaldi della cultura americana, che viene ben sottolineata dal titolo di entrambi gli episodi finali: ne I Soprano abbiamo “Made in America”, in Boardwalk Empire abbiamo “Eldorado”.

It’s like America, this is still where people come to make it. It’s a beautiful idea.

È come l’America, è ancora il luogo dove le persone possono farcela. Un’idea bellissima

A.J. Soprano in “Made in America” (6×21, I Soprano)

Sarà proprio A.J. Soprano a parlarne, nell’ultimo episodio: l’America si fonda sull’idea di poter diventare chiunque si voglia e numerosissimi dall’Europa sono emigrati con questa idea in testa, compresi gli antenati di Tony. L’Eldorado di cui si fa riferimento in Boardwalk Empire, invece, è la mitica città d’oro che la leggenda attribuisce agli indios e che gli stessi Europei hanno cercato in lungo e in largo proprio in America. Stesso ideale, tempi diversi. Ma quindi la visione di Chase e Winter è fondamentalmente ottimistica? Considerando che Nucky muore ucciso e Tony resta intrappolato in un’oscurità di frame perenne, forse avete già la risposta.

4) La banalità del male

I Soprano_Tony

L’abbiamo sempre detto, una delle più importanti rivoluzioni de I Soprano sta nell’aver dipinto la “banalità del male”, quella che la Arendt descriveva come la normalità di chi fa del male, l’incredulità di scoprire che i peggiori aguzzini sono persone come noi. E come noi, Tony Soprano mangia molto, sta in pigiama, discute con moglie, figli e madre (anche se è un boss), va dallo psicologo, può svenire e avere gli attacchi di panico, eccetera. Uno di quegli attori presenti su entrambi i set, Chris Caldovino, in un’intervista sottolinea proprio questo:

Le somiglianze sono che i creatori e gli autori di entrambi gli show si concentrano sull’intimità dei personaggi. Lo notiamo, se guardiamo attentamente i meccanismi interni delle loro menti e le loro giustificazioni per ciò che fanno, e reagiamo a certe situazioni.

Sia Chase che Winter scelgono di analizzare i meccanismi mentali dei protagonisti e le relazioni che intessono con chi è attorno a loro. Soprattutto, come giustificano a se stessi le loro azioni, il loro essere come sono. Anche se Tony e Nucky sono molto diversi in personalità, hanno un tratto psicologico molto marcato che viene fuori dalla scrittura e ne fa due serie sostanzialmente molto interessanti per approcciare il lato psicoanalitico del “personaggio”.

5) Relazioni intime e ambivalenti

jimmy e Nucky- Boardwalk-Empire

E a proposito di relazioni, ce ne sono due e con due ruoli specifici che spiccano in entrambe le serie e che riguardano proprio i nostri protagonisti. Da una parte abbiamo Tony che vede in Chris Moltisanti il figlio che avrebbe voluto, ossia forte abbastanza da reggere sulle spalle il suo impero e diventare il suo erede. Naturalmente sappiamo che ciò non è vero e questo continuo alternarsi tra orgoglio e delusione, amore e odio, dipendenza e insofferenza è alla base del rapporto ambivalente padre/figlio che culminerà nell’uccisione di Chris da parte di Tony. Ugualmente dall’altra parte abbiamo Nucky e Jimmy Darmody, figlio putativo che viene preso sotto la sua ala protettrice e cresciuto per diventare una pedina politica importante nel suo impero. Jimmy come Chris è fragile, testa calda, in balia degli eventi e casinista. Nucky e Jimmy hanno lo stesso rapporto conflittuale di Tony e Chris, che culminerà allo stesso modo: con l’uccisione di Jimmy da parte di Nucky.

L’altro rapporto ambivalente è quello con le rispettive mogli: Carmela Soprano e Margaret Thompson. Anche in questo caso è un rapporto conflittuale, in cui le due donne si trovano spesso sula soglia tra due realtà, quella che stanno vivendo e quella che vorrebbero. In entrambi i casi sono relazioni abusive e costellate di tradimenti, nelle quali l’equilibrio di poteri è molto labile, perché entrambe le donne sanno molto e potrebbero persino porre fine a tutto. Tuttavia rimangono entrambe fedeli fino alla fine ai segreti.

Ovviamente queste sono solo alcune delle analogie che abbiamo scovato e, altrettanto naturalmente, non significa che Boardwalk Empire abbia copiato da I Soprano: le due serie sono talmente ben costruite e scritte da esser due capolavori a se stanti, da vedere assolutamente e appassionarsi. Semmai potremmo parlare di omaggio da una serie grandiosa all’altra, perché tra grandi si fa così.

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