2) 2×08 – Scopriamolo
Mr. Peanutbutter: “Sei una star milionaria con una donna che ti ama e hai anche un ruolo nel film dei tuoi sogni. Che cos’altro puoi volere? Cioè che cos’altro ti dovrebbe regalare l’universo?”
BoJack: “Io voglio sentirmi bene con me stesso, come fai tu e… non so come si fa. E non so se ci riesco.”
Come esseri umani creiamo relazioni sociali con le persone che ci stanno vicine, dai genitori e parenti, agli amici, ai colleghi di lavoro. Ma l’unica persona che sarà sempre con te sei tu.
Svegliarsi la mattina con una grande dose di auto-disprezzo, guardarsi allo specchio e odiare ogni centimetro del proprio corpo, rimuginare sulle proprie azioni ripetendosi continuamente quanto ogni cosa che fai e dici sia sbagliata, doversi muovere nel mondo con un corpo e un carattere che si fatica ad accettare in toto è la sensazione più frustrante di tutte.
BoJack invidia Mr. Peanutbutter perché è “così stupido da non capire quant’è patetico”. L’uomo-cane nella sua pelliccia ci sta bene, non si rimprovera costantemente, non cerca negli altri la conferma della persona che è (BoJack a Diane insiste nel chiedere: “Dimmi che sono una brava persona!”, Mr. Peanutbutter afferma: “Se ascolti quello che dicono gli altri, non farai mai niente”. Questo rende bene la sostanziale differenza tra i due).
Non si tratta di scadere nell’eccesso opposto, ovvero nell’auto-esaltazione di sé, ma di trovare un equilibro. Comprendere i propri difetti ed errori, porvi rimedio, migliorarli. Riconoscere e apprezzare i propri pregi. Accettarsi. Stare bene con sé stessi. C’è a chi viene quasi naturale (Mr. Peanutbutter) e chi viene distrutto da questa relazione conflittuale con se stesso, finendo per riversare il malessere nel rapporto disastrato con il mondo (BoJack).