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La classifica delle 5 puntate più struggenti di BoJack Horseman

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Pur essendo partita come una black comedy su un cavallo antropomorfo, BoJack Horseman ha dimostrato di essere molto più di questo. Al di là delle gag divertenti e dell’umorismo a tratti demenziale, la serie Netflix è riuscita a colpire gli spettatori grazie al crudo e drammatico realismo e alla sua capacità di trattare tematiche attuali. Dipendenze, alcolismo, adulterio, asessualità, aborto e abusi: lo show non ha mai avuto paura di parlare di questi argomenti, così come non si è mai rifiutato di approfondire le problematiche dei suoi personaggi.

Nel corso delle stagioni, la creazione di Raphael Bob-Waksberg ci ha trasportato nella vita di BoJack Horseman, un attore che, dopo il successo ottenuto negli anni ’90, non riesce più a trovare una dimensione di benessere. Il suo perpetuo disagio sfocia così in una chiusura verso il mondo, in un’incomunicabilità che porta alla distruzione sia fisica che mentale. Attraverso la storia del cavallo e dei suoi compagni, la serie ha sempre cercato di spingere gli spettatori verso la riflessione, sfruttando episodi struggenti dal forte impatto emotivo. Basti pensare al tentato suicidio di BoJack, alla sua dipendenza da farmaci, alla parentesi in New Mexico o al struggente finale di Ruthie.

Sono tanti gli episodi di BoJack Horseman che ci hanno devastato, ma solo 5 di questi si sono aggiudicati un posto nella nostra classifica:

5) The View from Halfway Down

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Onirico e catartico, Il Panorama a Metà Strada è un vero e proprio viaggio nel subconscio del protagonista. Sprofondato in una sorta di purgatorio, BoJack si ritrova ad affrontare i fantasmi del passato: sua madre, Sarah Lynn, Herb, Corduroy Jackson, Crackerjack e suo padre con le sembianze di Secretariat. Durante questa esperienza premorte, il protagonista segue gli stessi passi di coloro che lo circondano, consapevole di trovarsi in un sogno, ma non ancora di star affogando in quella piscina che abbiamo avuto sotto i nostri occhi sin dall’inizio.

Dopo un pasto che ha il sapore di ciò che li ha portati alla morte, i vari personaggi si esibiscono per BoJack. La confusione iniziale lascia il posto a un senso di angoscia, reso ancor più tangibile dalla struggente poesia di Secretariat. Di fronte all’inevitabile, il cavallo si pente di essere saltato da quel ponte. Ma ormai è troppo tardi, e il panorama a metà strada è tutto ciò che gli rimane prima di essere avvolto dall’oscurità. Un destino che spetta anche a BoJack. Nonostante sfidi la realtà del suo sogno e della morte stessa, alla fine le parole di Herb lo faranno scontrare con la cruda realtà: una volta attraversata quella porta, non troverà niente al di là di essa. Le tenebre avanzano inesorabili mentre il protagonista cerca l’aiuto di Diane, un aiuto che non arriverà mai.

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