Non sai come sia iniziata, non ricordi neanche il primo momento in cui è successo. Anche se eri lì, eri presente, non sapresti mai spiegare o raccontare quand’è che è avvenuto ciò che non ti saresti mai aspettato, e non sapresti neanche dare una definizione a tutto quello che piano piano è nato senza che tu te ne accorgessi. Questo è ciò che è successo tra BoJack Horseman e Diane Nguyen, questo è ciò che è successo a ognuno di noi. Il loro è un rapporto che si sorregge da solo, che non cade neanche quando entrambi lasciano la presa, neanche quando le basi sembrano essersi distrutte e l’addio sembra essere stato pronunciato a pieni polmoni. Chiunque si chieda ancora cosa fossero Diane e BoJack va di diritto inserito in quella lista di persone che sente la necessità di etichettare tutto, di definire e confezionare un rapporto con definizioni più semplici possibili. Qui le cose non possono andare come Diane ha sempre previsto orgogliosamente con razionalità, qui le definizioni non esistono. Esistono due persone, e un’unica certezza: nessun addio potrà mai inserirsi tra loro, e se credete il contrario vi siete solo fatti ingannare.
Non è colpa vostra, erano quasi convincenti durante l’ultima puntata. BoJack Horseman e Diane Nguyen d’altronde farebbero di tutto pur di evitare di pensare al futuro, quel puntino che cercano incessantemente di sgretolare perché troppo pieno di incognite. Ci avevano quasi fregati tutti, ma probabilmente è loro che non hanno fregato, e per capirlo basta fare un passo indietro di una stagione, e tornare dritti in quell’episodio che ancora oggi si rivela essere inopportuno, scomodo, profondamente reale: Free Churro.
“La vita passa: succedono delle cose, e poi muori.” Dice BoJack nella 6×05
“La vita fa schifo e poi si muore.” Dice BoJack a Diane nel finale della serie, che risponde: “Qualche volta. Qualche volta la vita fa schifo ma continui a vivere. È una bella serata, vero?”
L’ultima puntata della serie e Free Churro, amici, sono collegate, e di questo BoJack Horseman dovrà farsene una ragione. Il collante tra le due è uno, ed è Diane. Anche di questo dovrà farsene una ragione. Senza esserne a conoscenza, parla ancora di lei nella stessa puntata quando si lascia andare a un’assoluta verità, una di quelle a cui – la maggior parte delle volte – fuggiamo.
“In Tv i personaggi incasinati e imperfetti alla fine ti sorprendono con grandi gesti. E una parte di me crede ancora che sia questo l’amore. Ma nella vita il grande gesto non basta. Devi essere costante, devi essere affidabile sempre.”
È Diane. Diane è ciò di cui parla BoJack, ma molto probabilmente non se ne accorge. Dà per scontata la sua presenza solo quando si palesa di fronte a lui, ma la annulla quando lei non è in giro. Ma lei c’è sempre, anche quando vorrebbe che tutto fosse molto più semplice. Perché, ironicamente, in questo rapporto, è BoJack che rende le cose semplici facendo di testa sua con estrema disattenzione nei suoi confronti. A volte sembra dimenticare che dall’altro lato della cornetta, di fronte a sé, c’è una persona che non è poi così diversa da lui. Gli rende difficile la convivenza con se stesso perché gli si riconosce e dunque fa di tutto per aiutarlo, per evitargli la fine che pensa di star facendo lei, per evitare la sua stessa autodistruzione. Addentrarsi in questo tipo di legami è spaventoso, spesso insopportabile. Sai già che qualunque cosa tu faccia ti andrà contro colpendoti forte, più forte che può. I loro momenti di pace, seppur brevi, sono la consacrazione di tutto quello che provano, un bene così estremo che non riuscirebbe mai a lasciarli andare.
Potrebbero essere in due parti opposte del mondo, ma Diane e BoJack non smetteranno mai di essere Diane e BoJack, anche se sono disfunzionali, anche se il loro rapporto ferisce non solo loro, ma anche chi gli sta intorno. Perché ciò che hanno è qualcosa che va oltre non concedendo a nessuno la possibilità di eguagliarlo. La pazienza e la costanza che hanno di aspettarsi, anche consapevoli che potrebbero non vedersi arrivare, porta il loro rapporto a un livello che non si può replicare. Ed è su questa base che, anche se innamorati o pienamente coinvolti in altri rapporti, loro non cessano mai di esistere.
BoJack e Diane non possono dirsi addio, neanche se feriti. Possono giocare a nascondino per un po’, possono evitarsi, ma alla fine torneranno sempre. Insieme potrebbero essere – e in un certo senso, sono stati – la cosa più auto distruttiva mai vissuta, e questo lo sa bene Diane che cerca con ogni mezzo possibile di salvarsi da quel totalizzante troppo che è BoJack. La spaventa e la seduce, gli si rispecchia e poi cerca di pulire quel riflesso, ma non gli toglie mai la possibilità di essere ciò che è per lei. Per questo motivo, probabilmente, BoJack Horseman – il re dell’incostanza e dell’incoerenza – riesce a vedere in lei ciò che lui è: Diane scappa come farebbe lui, si guarda allo specchio come farebbe lui. Lo sminuisce come lui spesso fa con gli altri, inconsapevole che il frutto di tutto – ancora, come lui – è la paura. Perché BoJack sa come ferire Diane, sa come farla sentire un in più nella sua vita, anche se di base non sembra rendersene conto. Cosciente di ciò, la ragazza cerca di stare a debita di stanza: non troppo da lasciarlo andare, non molto vicino da toccarlo. Ma ogni tentativo si rivela inutile, non puoi lasciare ciò che ti è dentro.
Non stanno insieme, non è creare una coppia il loro obiettivo. Non hanno certezze, e non ne abbiamo neanche noi. Probabilmente adesso Diane e BoJack potrebbero essere estremamente lontani, ma la cosa dovrebbe non preoccuparli. In un modo o nell’altro si raggiungeranno, anche se credono di essersi detti addio, anche se credono di non avere più la forza che l’autodistruzione necessita. In un modo o nell’altro, chiunque avranno accanto, qualsiasi cosa faranno, nulla gli impedirà di essere Diane e BoJack, anche se credono di essersi detti addio. Anche se non sanno se il loro tempo sia scaduto, o mai davvero arrivato.