2) L’evoluzione dei personaggi, che somatizzano le loro azioni
Questo punto è estremamente delicato: spiegarlo non sarà facile ma proveremo a farlo nel modo più semplice possibile.
Ogni personaggio nella prima stagione ci è stato presentato fin da subito in maniera chiara e oggettiva. Quello che accadrà da quel momento in poi sarà la costruzione – mattone per mattone – di errori e conseguenze. Ogni cosa viene concatenata all’altra e tutto sembra formare un puzzle che finirà solo con la sesta stagione. Adesso voi potrete dire: sì, ma è così in tutti i prodotti. Ma in questo caso è tutto diverso, superlativo.
Non nascondiamo che questo cambiamento possa avere in qualche modo un collegamento con la scelta di parlare di BoJack Horseman tramite la modalità cartone animato, ma lasciateci dire quanto sia stato geniale scegliere di riportare le conseguenze non solo nei comportamenti e vite, ma anche nel corpo. Diane – a causa dei medicinali – ha subito un cambiamento importante, anche nel fisico. Le conseguenze di questa azione le vengono ricordate ogni volta che si guarda allo specchio e per questo motivo il suo cambiamento non è affatto un fenomeno superficiale perché vuole dire: guardati, sei il frutto di tutto ciò che ti sei fatta. E no, da una serie animata una cosa così non te l’aspetti.
Una scelta, questa, che insieme all’invecchiamento fisico di Horseman fece grande scalpore già ai tempi del trailer della sesta stagione. Nonostante tutti sapessimo che fosse normale, avere una concretizzazione ci ha sconvolti facendoci venire a patti con la realtà. Una mossa, questa, che segna il cambiamento forte della serie negli anni.