L’abbiamo amata, ci abbiamo pianto e pure riso, ha lasciato un segno indelebile nei nostri cuori per il suo humor nero, i suoi personaggi tormentati e le sue problematiche esistenziali: si parla di BoJack Horseman ovviamente, una serie nella quale pervade quel senso di inadattabilità e insensatezza della vita, di cui molto si è scritto (e lo si farà ancora in futuro) in termini prossimi al nichilismo. In un mondo in cui al soggetto pare non resti che perdersi in una sorta di vuoto, la rappresentazione filmica è un ritratto crudo e genuino della natura umana con un’autentica immersione nell’autodistruzione e nella depressione.
Ci si potrebbe fermare qui e trovare il consenso di molti, ma bisogna andare più a fondo nella faccenda, perché un’analisi più approfondita rivela che BoJack Horseman è molto di più di una semplice rappresentazione delle idee nietzschiane. Se ci si ferma a riflettere, ci si accorge che la serie superi questa concezione con il suo approccio empatico che passa attraverso un messaggio ultimo di speranza sul cambiamento personale. Questi temi, molto più umani che animali, sono al centro della narrazione e mostrano come, nonostante le differenze tra le specie, i personaggi affrontino sfide universali.
Una delle caratteristiche distintive di BoJack Horseman è il modo in cui sviluppa e approfondisce i suoi personaggi complessi e sfaccettati, i quali mostrano le loro fragilità, i loro fallimenti e le loro vulnerabilità. Mentre il nichilismo potrebbe suggerire che nulla ha un senso e che la vita è priva di valore, la serie va oltre e dimostra come anche i personaggi più imperfetti possano trovare connessione e crescita personale attraverso l’empatia e la comprensione. Questo approccio mette in luce l’umanità dei personaggi, spingendo il pubblico a identificarsi con le loro lotte e a comprenderne le motivazioni.
BoJack Horseman stesso è tormentato, in costante lotta con i suoi demoni interiori. Vuole assomigliare a Secretariat, attraverso l’esperienza attoriale, ma in realtà cerca solo se stesso e quando non ci riesce subisce una sorta di “scollamento” che lo porta sulla via dell’autodistruzione. È il classico essere umano che non si rende conto di quello che sta cercando veramente, forse una corrispondenza con i suoi desideri, che sono però impossibili da raggiungere perché in realtà lui non sa cosa voglia veramente. Quando insegue l’immagine di Secretariat non fa altro che cercare solo un’idea del proprio io. È indubbiamente un personaggio pieno di contraddizioni, ma la sua complessità rende la sua esperienza più reale e tangibile. Lungo il corso della serie, vediamo BoJack Horseman impegnarsi in un viaggio di autodistruzione e poi di riscatto, dimostrando che anche chi sembra irrimediabilmente perduto può trovare un cammino verso la redenzione.
“Le cose migliori nella vita spesso iniziano come qualcosa di molto peggio.”
Sebbene la serie possa esplorare momenti di disillusione, sfiducia e ricerca di significato, alla fine ogni personaggio è spinto a cercare un senso nella propria vita. Questa ricerca non è espressione di nichilismo, ma piuttosto una testimonianza della nostra naturale inclinazione a dare un senso alle nostre esistenze.
“Non importa quanto l’abbiamo fatta grossa, la nostra vita è un’incredibile avventura, e la scelta di continuare a viverla è solo nostra”
I personaggi di BoJack Horseman desiderano ardentemente trovare un significato nelle loro vite, che sia attraverso il successo professionale, il perseguimento delle proprie passioni o la costruzione di relazioni significative. Questa ricerca di significato e realizzazione personale contrasta con la visione nichilista che nulla abbia valore o importanza.
“Le cose migliori nella vita spesso iniziano come qualcosa di molto peggio”
Nella serie c’è un disagio comune a tutti i protagonisti che sono alla ricerca di sé e di un perché. In questo aiuta molto l’uomo-animale, che dona una duplice visione narrativa attribuendo spessore ai personaggi, che pensano e si comportano nelle loro due nature. Tralasciando per un istante BoJack, più uomo che cavallo, prendiamo l’esempio di Mr. Peanubutter: narcisista che non riesce a crescere e avere una relazione stabile, ma che elude anche il concetto di fedeltà canina tradendo la sua fidanzata. Scisso tra quello che desidera essere, quello che è e la visione che gli altri hanno di lui, non ha il reale controllo dei suoi comportamenti. Questa è la lotta che serve per trovare un significato di sé e in ultima analisi della vita ed è proprio questo che rende umani gli animali della serie.
Il prodotto pone un’enfasi significativa sulle relazioni interpersonali, sul sostegno sociale e sulla connessione umana. I personaggi di BoJack Horseman sono costantemente alla ricerca di connessioni autentiche con gli altri, anche se spesso si scontrano con le loro debolezze e inadeguatezze.
BoJack, anche nei suoi momenti più bui trova conforto nelle amicizie di personaggi come Todd o Diane. In tutte le stagioni è proprio nell’altro che cerca sollievo e ricerca se stesso.
“Quando ci sentiamo persi, spesso basta un amico che ci dia una mano per ritrovare la strada”
Questo aspetto della serie va contro il nichilismo, che sostiene che le relazioni umane siano insignificanti e prive di valore. Invece, BoJack Horseman mostra come queste connessioni possano essere una fonte di significato e guarigione nella vita delle persone, anche se spesso questi legami sono messi alla prova.
“Kelsey, in questo mondo terrificante, ci restano solo i legami che creiamo”
Sebbene la serie possa esplorare temi cupi, offre anche un messaggio di speranza e cambiamento personale. Se la difficoltà iniziale è guardarsi allo specchio e rifugiarsi in un mondo di alcol e droga, molti personaggi attraversano un percorso di crescita e sviluppo lungo la serie, dimostrando che le persone possono imparare dai loro errori e diventare individui migliori. Il disagio raccontato in BoJack non è di tipo sociale, ma è il non saper stare con se stessi, perché stare solo con le proprie paure e i propri desideri è difficile. Quando BoJack è in una situazione di solitudine vuole diventare Secretariat e quando vuole questo non sa più essere un uomo e quindi non sa essere se stesso fino in fondo. È proprio da questo scarto che passa il concetto del riscatto e del ritrovarsi.
“Il passato non può essere cambiato, ma il futuro è nelle nostre mani”
Questo messaggio positivo rappresenta una svolta rispetto al nichilismo, che nega qualsiasi possibilità di miglioramento personale e suggerisce che sia inutile cercare di cambiare. La serie ci insegna a lottare contro i demoni interiori e che il mutamento e la crescita sono possibili anche dopo l’autodistruzione.
“Le persone possono cambiare, se lo vogliono davvero”
In sintesi, BoJack Horseman va oltre il nichilismo attraverso tutti i motivi sopra elencati. Sebbene possa trattare di temi esistenziali e momenti di disillusione, la serie offre anche un messaggio di speranza e cambiamento soggettivo. Attraverso la complessità dei suoi personaggi e le loro battaglie interiori, la serie ci invita a riflettere sulla nostra umanità, sui nostri errori e sulle nostre speranze. BoJack Horseman ci ricorda che la vita può essere difficile e complicata, ma offre anche una possibilità di crescita, se permettiamo a noi stessi di abbracciare il nostro io e la nostra umanità e di cercare connessione con gli altri. In ultima analisi, la serie ci incoraggia a trovare significato e valore nella nostra esistenza, anche nelle situazioni più buie, e ad accogliere il nostro potenziale di cambiamento personale, andando oltre il nichilismo e invitandoci a esplorare la nostra complessità interiore.