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10 momenti in cui Boris ci ha frantumato il cuore a pezzi

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Io sono stata una vittima tardiva del fascino di Boris, essendo approdata sul set di Occhi del Cuore 2 solo pochi mesi fa, ma ci ho messo poco a recuperare il ritardo e adesso citare la “fuori serie italiana” è diventato il mio pane quotidiano.

Nonostante abbia ormai una decina d’anni, il successo che ha riscosso quando Netflix l’ha reinserita nel catalogo durante il primo lockdown testimonia che Boris è una serie ancora molto attuale, la cui ironia fa ancora ridere e le cui critiche sono ancora valide. Un rinato interesse, quello scoppiato nei confronti di Boris nel corso del 2020, che ha portato a pianificare la realizzazione di una quarta stagione, che presumibilmente uscirà questo autunno.

Ricordiamo tutti tantissime battute celebri di Boris, le sfuriate di René, la recitazione di Corinna, l’odio di Stanis per i toscani e tutti i momenti in cui siamo rimasti F4: basiti, ma la serie scritta dal trio Ciarrapico-Torre-Vendruscolo è molto più che solamente divertente: tra una battuta e una lunga riflessione nel camper di Duccio, Boris è anche capace di colpire dritto al cuore, spezzandolo.

E oggi è proprio ai 10 momenti in cui Boris ci ha ridotto il cuore in pezzi che vogliamo dedicarci. Pronti col fazzoletto in mano?

1) La morte di Martellone

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Ammettetelo, vi siete commossi anche voi quando il simpatico notaio interpretato da Martellone non ce l’ha fatta in Medical Dimension. Nonostante in Occhi del Cuore 2 Martellone, reduce da uno scandalo, avesse fatto di tutto per non far uccidere il suo personaggio, dopo aver provato e riprovato la scena del risveglio dal coma cercando di fare “come Lino Banfi”, alla fine ha deciso di morire.

Anche se la dipartita del notaio è dovuta più all’incapacità di Martellone come attore drammatico che altro (tant’è che dopo l’addio al ruolo in Medical Dimension si dà alla musica, come vediamo nella scena conclusiva dell’episodio, in cui martellone canta in un locale al ritmo di quello che potrebbe essere un vago riferimento a Romadinotte di Antonello Fassari), le morti fanno sempre piangere, sciogliendo anche i cuori più duri, e quella inscenata da Martellone non è stata da meno.

2) René vuole licenziare Duccio

Duccio e René si conoscono da 10, 12, 21 anni. Li abbiamo visti sempre affiatati, pronti a coprirsi le spalle l’un l’altro, un’amicizia intima che ci ha fatto provare un grande affetto per loro. Per questo quando René, costretto a fare dei tagli al personale, pensa di licenziare Duccio, perché ha perso colpi e ormai passa più tempo a riflettere nel camper che a lavorare, ci ha spezzato il cuore.

E noi siamo costretti al silenzio, muti spettatori di una pugnalata alle spalle di cui Duccio è completamente ignaro, perché crede così ciecamente all’amicizia di René che l’idea di poter essere lui quello a cui verrà mostrata la porta è inconcepibile. Duccio è indubbiamente uno scansafatiche come la maggior parte della troupe di Occhi del Cuore, ma assistere a un tradimento della fiducia è sempre doloroso ed è ancora più doloroso quando la vittima prova un affetto così puro da non accorgersene neanche.

3) Il licenziamento di Gloria

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Alla fine, però, ad avere il benservito è Gloria, la truccatrice. Anche se forse Gloria è uno dei personaggi a cui ci siamo affezionati di meno, perché tende a rimanere più in disparte di altri, e nonostante alla la sua sia una storia a lieto fine (dato che ottiene un posto di lavoro presso la regione Basilicata) il suo licenziamento ci ha toccato molto, poiché dimostra come la professionalità non conti niente se non si hanno gli agganci giusti.

Gloria non viene licenziata perché è incompetente, perché qualcuno si è lamentato di lei o perché il suo flirt con Biascica viene ritenuto inappropriato; anche se sul set di Occhi del Cuore 2 ci sono persone meno professionali di lei, è lei la vittima sacrificale perché non ha una protezione politica come tutti gli altri. Oltre al suo ingiustificato licenziamento, inoltre, è abbastanza triste anche la sua assunzione presso gli uffici regionali in Basilicata, ennesima dimostrazione che le raccomandazioni portano lontano, la competenza, invece, al massimo ti porta dal letto al divano.

4) Arianna porta ad Alessandro il cornetto, ma lo trova a letto con Karin

La storia d’amore tra Alessandro e Arianna è uno dei fili conduttori di Boris.

L’intesa romantica tra l’assistente alla regia e il suo stagista muove i primi passi nella prima stagione e si concretizza solamente nella seconda, non senza dare parecchio filo da torcere ad Arianna e Alessandro, coinvolti in un’apparentemente infinita danza in cui per ogni passo avanti se ne fanno due indietro.

Nonostante sia Alessandro quello più bendisposto a esporsi e a muovere qualche passo in direzione di Arianna, la scena del cornetto ci ha distrutto, perché l’assistente alla regia deve aver fatto un bello sforzo per trovare il coraggio di fare un gesto carino nei confronti dello stagista e la sua faccia quando lo trova nel letto insieme a Karin l’abbiamo sentita forte e chiaro: il cuore ha fatto crack.

5) Alessandro scopre che Arianna è andata a letto con Stanis

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Dopo la fallimentare consegna della colazione, la relazione tra Arianna e Alessandro continua a essere ostacolata, questa volta da Stanis, improvvisamente invaghitosi di Arianna. E si sa, quando Stanis si mette in testa una cosa, ti assilla finché non la ottiene: è così che Arianna accetta un invito a cena, nella speranza di toglierselo di torno. Se non fosse che ci finisce a letto insieme.

E la cosa più dolorosa non è tanto sapere che Arianna sia stata a letto con Stanis, ma vedere l’espressione sul volto di Alessandro quando l’attore gli mostra le prove della notte passata con l’assistente alla regia. Delusione, incredulità, le stesse che abbiamo provato noi: è stata Arianna a baciare Alessandro e poi ha cercato di fare finta di nulla, è lei a rifiutare continuamente le sue attenzioni e poi va pure a letto con Stanis. Diciamo che non abbiamo biasimato Alessandro quando le ha chiesto “Ma come hai fatto a stare con Stanis?”.

6) Come finisce tra Arianna e Alessandro (nella serie)

“Tra l’altro pure la storia d’amore è… strana.”

Dopo tanta fatica, ecco cosa ci resta della relazione tra Arianna e Alessandro. Quando abbiamo visto la scena all’hotel Veronica di Milano abbiamo sperato che tra i due fosse possibile un riavvicinamento, che nonostante gli attriti delle puntate successive fosse possibile una riconciliazione, ma sotto sotto sapevamo che tra loro era finita lì, tra le lenzuola profumate di un albergo dal nome molto poco casuale.

Eppure un po’ ci abbiamo sperato, dopo una stagione di malintesi. Quando Alessandro chiede ad Arianna di dormire insieme, un po’ ci abbiamo desiderato che lei gli dicesse di sì. E invece niente. La storia d’amore tra le uniche persone sane in mezzo a una follia, una storia nata forse perché gli stessi Arianna e Alessandro si sono appoggiati l’uno all’altra proprio per questo, è finita con un abbraccio frettoloso e un po’ di amarezza (finché non è uscito il film).

7) René trova Tarzanetto, ma lui non capisce niente

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Quando René Ferretti scopre che la rete vuole affidargli il progetto Machiavelli entra subito nel panico: è risaputo, infatti, che tutti i registi a cui è stata affidata la serie mai realizzata siano stati poi licenziati; uno, addirittura, parrebbe essersi suicidato proprio negli uffici sopra al teatro dove si gira Occhi del Cuore. Se la rete ha deciso di farlo fuori, allora, René vuole andare fino in fondo, vuole scoprire la verità sul mistero che avvolge Machiavelli.

Così la sceneggiatura di Boris si tinge di mistero.

L’unico che può rivelare a Ferretti la verità su Machiavelli è Tarzanetto, uno dei suoi co-autori, e così il regista si mette sulle sue tracce, vagando per le campagne per trovarlo e, nonostante per raggiungere l’obiettivo abbia dovuto lasciare il set nelle mani di Duccio, alla fine ci riesce: peccato che Tarzanetto non sia in grado di spiegargli alcunché. Dopo tanti sforzi e tanta curiosità, il mistero di Machiavelli non viene risolto, ennesimo buco nell’acqua per René, che se ne torna sconsolato a Roma con l’eco di un “Usa la forza, Ferretti” che non è neanche certo di aver sentito.

8) Alessandro viene denigrato al colloquio alla Lupo Film

All’inizio della terza stagione Alessandro si ritrova temporaneamente senza lavoro e si rivolge a una conoscenza di René per cercare un imipiego come sceneggiatore. Alessandro è sempre stato svalutato nel corso di Boris, l’unica persona a dargli un po’ di credito è Arianna che, seppure sia molto severa con lui e lo rimproveri spesso, lo ritiene un ragazzo con del potenziale e, ogni tanto, gli dispensa anche qualche gratificazione. Non è una novità, quindi, che ad Alessandro non vengano riconosciute le sue competenze e il suo valore.

Durante il colloquio, però, la svalutazione dello stagista nelle cui sfortune un po’ tutti ci siamo rivisti ci intristisce più del solito, forse perché, più del solito, ci troviamo a empatizzare con lui. Quando Alessandro approda sul set di Occhi del Cuore è inesperto e un po’ è anche normale che sia l’ultima ruota del carro, perché ha tutto da imparare. Quando arriva al colloquio di lavoro, invece, ha già un po’ di esperienza alle spalle e potrebbe occupare nuove posizioni di lavoro, eppure il suo curriculum non viene neanche preso in considerazione e il massimo a cui può aspirare è fare il buttadentro in un ristorante di Latina per tre euro l’ora.

9) Arianna si chiude in macchina a piangere

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Arianna ci è stata presentata fin da subito come una stacanovista per cui il lavoro viene prima di tutto, una donna dalla scorza dura che difficilmente si fa prendere dai sentimentalismi: lo notiamo dal modo in cui respinge Alessandro (anche se le piace) o da come si comporta di fronte ai pianti di Corinna e di Gloria. Arianna è una persona dedita al suo lavoro, si presenta sul set in orario e fa di tutto affinché l’ordine del giorno si svolga come previsto, trattando con gli attori e cercando di tenere a bada il carattere di René.

Per queste ragioni la scena in cui la vediamo in macchina a piangere ci ha spezzato il cuore: vedere quell’Arianna sempre dura così fragile, spezzata dalla cosa più vecchia del mondo e ci spezza tutti, l’amore, ci ha fatto provare un moto di tenerezza nei confronti di questa donna che al lavoro ha dato tutto e che per una volta ha avuto bisogno di crollare, lasciarsi andare, buttarsi giù e aspettare un po’ prima di rimettersi in piedi.

10) Lopez rivela a René che Medical Dimension è una farsa

Non penso che ci sia da discutere su quella che, in assoluto, è la scena più triste di Boris.

René Ferretti in Medical Dimension ci ha creduto, ci ha creduto veramente, ci ha creduto così tanto da abbandonare Machiavelli, il progetto per il quale aveva lasciato la regia di Occhi del Cuore 2, ma alla fine era tutta una trappola. Una rivelazione che arriva da Lopez, poi confermata dal dottor Cane, e che spezza il cuore di René, che non capisce.

“È per questo che sei stato scelto come regista, perché non avresti mai capito. Il senso dell’intera operazione, per alto, è più complesso, più ampio: dimostrare a tutto il comparto televisivo nazionale – dalle reti ai produttori, dai giornalisti agli investitori pubblicitari – che in Italia una fiction diversa, oggi, non solo non è possibile, ma non è neanche augurabile!”

Nel dialogo tra Ferretti e Lopez ai Fori Imperiali l’aspirazione del regista a fare qualcosa di più, qualcosa di meglio, viene svalutata, trattata come una sciocchezza a cui solo un ingenuo crederebbe ed è proprio perché René è così tanto ingenuo che la rete si è presa gioco di lui, che ha scelto proprio lui per realizzare un progetto fantasma. Il discorso di Lopez non solo ci distrugge perché ci dispiace per René e per le sue aspirazioni, ci distrugge perché è vero e perché chiunque di noi potrebbe essere un René Ferretti intrappolato in un sistema che lo limita e che non gli permetterà mai di fiorire.

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