3) La Locura
Sì lo sappiamo. Il monologo sulla Locura è un po’ come il pacchetto azionario del Conte: viene citato a ogni buona occasione. Ma come non farlo con una delle cose più geniali mai scritte nel contesto televisivo italiano? Una sintesi perfetta dell’odierna televisione in voga nel Bel Paese. Ma soprattutto metafora perfettamente calzante della società italiana. Della politica. Dei massimi sistemi di un paese di musichette (mentre fuori c’è la morte). Una sintesi ineccepibile dell’italiano medio a vari livelli: il peggior conservatorismo che però si veste di simpatia, di colore, di paillettes.
Inoltre anche frecciatina alla fiction che all’epoca impazzava tra gli italiani facendo da padrone nel palinsesto RAI: Tutti Pazzi per Amore. Una fiction all’italiana, in cui vincono i buoni sentimenti, le pappardelle e le tirate contro la droga citate dallo sceneggiatore, ma con una strizzatina d’occhio a al “moderno”. In Tutti Pazzi per Amore la Locura diventava Emilio Solfrizzi che balla Macho Man in uno dei numerosi momenti musical della serie. In Boris invece, diventa quel momento epico che trovate qui sotto.