Si sa, Boris ha fatto dell’auto-citazionismo il suo più riuscito cavallo di battaglia. L’icasticità delle battute, il sarcasmo celato dietro ognuna di esse rende questa Serie una delle più infarcite di frasi iconiche destinate a essere riproposte nei più svariati contesti (e in riuscitissimi meme). Il realismo che contraddistingue Boris rende drammaticamente attuali espressioni cariche di ironia tragica. In ognuna di esse si cela una critica sottesa alla società attuale capace di entrare nel vivo della nostra quotidianità.
Che sia un’ammissione di lassismo, una frase iperbolica o il riconoscimento della propria inadeguatezza Boris non smette di regalarci perle di rara bellezza. Proviamo a ripercorrerne insieme alcune e ad analizzare il senso tutt’altro che banale sotteso alla superficie di comicità.
1) Mi sembra che l’unico tra noi due che sta facendo uno sforzo per evitare che io ti meni sono sempre io, la stessa persona che poi, prima o poi, ti menerà. 2×03
Mariano Giusti è sicuramente uno dei più riusciti personaggi della Serie. In lui viene a esprimersi quella follia e quell’eclettismo che contraddistingue alcuni interpreti del mondo dello spettacolo. Tra conversioni improvvise e ridicole, richieste a dir poco originali, atti di violenza inaudita e megalomania Mariano, interpretato dal sempre ottimo Corrado Guzzanti, domina la seconda stagione di Boris.
Facile rivedere nei suoi modi l’infantilismo irascibile e instabile proprio dei divi. Come in questa frase in cui vittima designata della reprimenda non può che essere il povero Alessandro.