4) Però c’è un’altra cosa che voglio dirti, che credo sia il vero, grande merito di questa fiction: è che non ci sono i toscani, capisci? Cioè nessuno che dice “la mi’ mamma”, “il mi’ babbo”, “passami la carne… la carta… eh? Perché con quella c aspirata e quel senso dell’umorismo da quattro soldi i toscani hanno devastato questo Paese. 1×10
E parlando di Stanis non si può dimenticare un suo grande cavallo di battaglia, l’odio per i toscani. Di pari passo con il suo finto desiderio di distaccarsi dalla fiction italiana (l’unica invece in cui realmente può pensare di lavorare) il rifiuto dell’umorismo toscano è una delle espressioni di facciata in cui più si riconosce la personalità del personaggio.
L’umorismo toscano che si ricollega in tempi recenti a commedie melense e di scarsa profondità critica diviene così l’emblema di un’ironia spicciola giocata tutta sull’espressività del dialetto e l’immediatezza comunicativa. Stanis paradossalmente si fa interprete di una lotta alla faciloneria di cui lui stesso non può essere un rappresentante credibile. L’effetto comico generato è irresistibile.