5) Allora non avete capito… Io voglio la merda del passato, io sono il re della merda, voi siete degli esseri di merda che vivono nella merda e insieme possiamo fare un grande classico! 3×13
Il finale riconoscimento di René è la presa di consapevolezza del suo ruolo di regista di fiction di bassa lega. Non è più il regista di un tempo. O meglio, non lo è mai stato. Quel suo potenziale artistico è rimasto schiacciato dal compromesso morale di chi ha accettato di produrre prodotti atti al consumo del pubblico. E ora è troppo tardi per potersi sottrarre al processo di degradazione stilistica di cui è stato interprete e vittima per interi decenni. Questo risulterà evidente soprattutto nella terza stagione (e in Boris – il film) che segnerà il naufragare di qualunque velleità artistica del Ferretti.
Il regista de Gli Occhi del Cuore è un manovale, un operaio in grado di fornire una vasta mole di lavorazione nel giro di pochi giorni. In questo risulta abilissimo e perfetto nel contesto di una fiction italiana che pretende gran quantità e scarsa qualità.