Tra i tanti personaggi indimenticabili che Boris ci ha regalato, è davvero difficile trovare dei difetti, dei tasselli fuori posto. Questo perché gli autori sono stati in grado di ricostruire un cast nel cast toccando pressoché tutti i punti cruciali di una produzione televisiva, riuscendo a giocare abilmente con gli stereotipi del caso, e rendendoli alla portata di tutti gli spettatori, mostrando con ironia un mondo di cui, fino ad allora, si sapeva davvero poco. Nella seconda stagione di Boris, uno dei personaggi principali del cast, la protagonista femminile Corinna, cede il suo posto a una new entry, una ragazza tutt’altro che semplice da gestire: Cristina. Cristina, a differenza della sua collega, dimostra di avere un talento considerevole (oddio, forse è un parolone), ma non mostra alcun interesse nei confronti del mestiere, quasi come se fosse stata obbligata da qualcuno a intraprendere la strada della recitazione. Cristina non finisce sul set de Gli occhi del cuore per caso, infatti, la nuova protagonista è figlia di un importante imprenditore, cosa che la porta a essere soprannominata, in senso dispregiativo, “la figlia di Mazinga” dai suoi colleghi. Oggi vogliamo dedicare la nostra attenzione a lei, uno dei personaggi forse meno riusciti di Boris, ma non per questo meno significativi.
La nuova protagonista
Cristina Avola Burkstaller: un nome complicato e pesante che fa presagire una certa complessità narrativa, oltre che una complessità nell’approcciarsi a lei, lato umano. Cristina viene catapultata nella dimensione de Gli occhi del cuore (e quindi di Boris) senza preavvisi o presentazioni e le viene affidato un ruolo di punta senza merito alcuno (non che sia la prima), proprio come si fa con una delle categorie più temute, anche e soprattutto, in questo caso, in ambito televisivo: i raccomandati. Cristina, tuttavia, non incarna i tipici cliché dei raccomandati che sanno di esserlo e si approfittano della propria condizione, o perlomeno, non lo fa con cattiveria; la nuova protagonista della fiction diretta da René Ferretti è una ragazza di talento, per così dire, ma pare fin da subito totalmente spaesata nella nuova dimensione in cui si trova. Cristina interpreta il ruolo più complesso di tutti, ragionando in termini realistici, ossia quello della sostituta della protagonista: una vera e propria tappabuchi che ha, però, l’obbligo di funzionare. Gli occhi del cuore non è di certo una serie imperdibile, e questo lo sappiamo bene, ma è anche vero che togliere il bel viso di Giulia (Corinna) dalle attese del vasto pubblico dell’emittente, non è proprio un gioco da ragazzi. In realtà, al posto di Giulia ci sarebbe potuta finire un po’ chiunque, visto e considerato che parliamo di un fiction di serie B rivolta a un pubblico dal dubbio gusto ma, anche in questo caso, la troupe più famosa d’Italia è riuscita a tramutare quella che poteva sembrare una fastidiosa gatta da pelare in una ghiotta opportunità.
Lo strano viaggio in Boris di Cristina
Il debutto di Cristina sul set è a dir poco rocambolesco: la seconda stagione di Boris si apre con un determinante problema da risolvere, ossia la sostituzione di Corinna, che nel frattempo ha ottenuto una parte importante e ha deciso, per la gioia di René, di lasciare il cast de Gli occhi del cuore. La prima giornata di riprese della seconda stagione comincia, perciò, con una scena fondamentale che dovrà motivare l’addio di Corinna. Nel frattempo, la ancora sconosciuta Cristina arriva sul set, ma nessuno se ne rende conto e il solito Alessandro, nella frenesia del momento, la manda via per un malinteso. Una volta che tutti si rendono conto dell’errore, è proprio il fu Seppia a diventare il principale capro espiatorio (e te pareva), mentre comincia il solito tentativo di arruffianamento nei confronti della nuova protagonista, a cui in realtà fischiano le orecchie fin da subito, perché tutti si lamentano dei suoi continui ritardi per sfogare la propria frustrazione. Nell’avventura di Cristina in Boris, un ruolo determinante non poteva che averlo il suo coprotagonista, un uomo dai mille difetti e dalle duemila stranezze: Stanis La Rochelle. Nella seconda stagione di Boris, Stanis comincia, per sua totale iniziativa, una folle competizione con Alessandro, obbligandolo a scommettere sulla riuscita delle sue avance ad alcune delle donne sul set; una di queste è proprio Cristina, che nei suoi primi giorni di lavoro imparerà a conoscere il bizzarro carattere del suo collega, non prendendolo mai troppo sul serio.
L’esilarante caccia di Stanis non dura a lungo, dato che dopo un intero giorno di spietate e discutibili avance, Cristina lo rimette al suo posto facendogli perdere la scommessa con Alessandro. Da qui in poi, la nuova protagonista comincia a prendere coscienza del fatto di essersi ritrovata all’interno di una vera e propria gabbia di matti, cominciando a escogitare un piano per liberarsi dall’impegno lavorativo. Sul set, intanto, cresce il malcontento nei suoi confronti e, come da consueto, a doversi occupare del problema è il solito René. Il regista prova in tutti i modi a metterla in condizione di lavorare con serenità, ma la sua speranza di avere a che fare con una attrice che non gli metta i bastoni tra le ruote a ogni battuta (infatti in lui resta sempre viva la memoria di Corinna), si scontra presto con l’impellente desiderio di Cristina di lasciare la fiction, che considera talmente squallida e brutta da poter nuocere alla sua stessa salute. Durante la seconda stagione di Boris, il personaggio di Cristina tende a una sorta di isolamento, dovuto soprattutto al mancato feeling con i colleghi: la nuova protagonista femminile de Gli occhi del cuore non è in grado di legare con nessuno sul set, e resasi conto della mediocrità che la circonda, cerca disperatamente una via di fuga, arrivando a chiedere al famigerato “Mazinga”, suo padre, che le venga pagata la penale per potersi slegare dal contratto firmato a riprese terminate. Dopo diversi ostacoli, la povera Cristina, la cui già di per sé quasi inesistenze pazienza è ormai compromessa, riesce liberarsi dal male che la attanaglia: una furibonda lite con René le dà il via libera per potersi accordare, tramite vie legali, per abbandonare l’incarico.
Cristina tornerà on screen in Boris nella terza stagione, accettando il ruolo per questioni economiche; infatti, dopo tutto quel tempo, l’attrice sembra essere cambiata: cerca il suo posto nel mondo mantenendosi autonomamente, con la solita umiltà che non la contraddistingue affatto. Ci sono tanti personaggi, in Boris, che sono riusciti a ritagliarsi uno spazio nel cuore dei fan anche solo con una manciata di battute a disposizione; Cristina, probabilmente, non è tra questi, ma il suo personaggio è stato scritto e pensato per dare una visione ironica ed enfatizzata di un altro tema che riguarda le produzioni televisive, ed è riuscita comunque ad avere un impatto positivo all’interno del cast. Chissà dove sarebbe oggi la figlia di Mazinga, viene da pensare, se solo avesse deciso di sfruttare la sua ingombrante parentela per far carriera nel mondo dello spettacolo. Non lo sapremo mai, certo, ma forse è meglio così.