Dopo più di dieci anni, Boris ha fatto il suo trionfale ritorno con l’attesissima quarta stagione, distribuita da Disney Plus. Ritrovare René Ferretti e la sua sgangherata troupe è stato a dir poco emozionante, ma la quarta stagione di Boris non è stata un semplice ritorno nostalgico al passato, perché la fuoriserie italiana si è mostrata più in forma che mai nella sua versione aggiornata, capace di rivivere i fasti di un tempo, non semplicemente di rievocarli.
La quarta stagione di Boris ci ha regalato, quindi, una serie di nuovi momenti indimenticabili. Il suo riuscirsi a ritrovare ha creato un’armonia che ha saputo travalicare i più di dieci anni di distanza e restituire un capolavoro nella sua interezza. Mentre ammiriamo, quindi, la grandezza di Boris, nella mente ci passano tanti momenti iconici, e più di qualcuno ci strapperà un sorriso. Già, perché uno dei grandi punti di forza di questa serie è l’aver saputo creare dei momenti capaci di resistere nel tempo, in vari modi.
Uno di questi, considerando la natura parodistica dell’operazione, è sicuramente la consacrazione via web, tramite quella formula sempre vincente che è il meme. In tal senso, Boris è stata letteralmente una fucina di meme e rappresentazioni ironiche che per anni e anni hanno dominato i social media e le chat digitali. Sono tantissimi i momenti della serie che hanno dato vita a dei meme iconici, viralissimi e popolarissimi, entrati a pieno titolo nell’immaginario collettivo non solo dei fan di Boris, ma di praticamente tutti gli utenti digitali. Qui ne rievochiamo dieci, momenti indimenticabili della serie resi iconici da meme che ancora oggi circolano in maniera incontrollata sulla rete e ci fanno ridere come la prima volta che li abbiamo visti.
I meme iconici di Boris: Gradirei morire
ll primo di questi momenti indimenticabili viene da un personaggio secondario, a riprova della potenza collettiva di Boris. Siamo nel finale della prima stagione e René parla al telefono col grande attore Orlando Serpentieri, il quale davanti alla prospettiva di un futuro per il suo personaggio risponde laconico “Gradirei morire”, mostrando tutta la sua mancanza di entusiasmo, e come dargli torto, per il progetto de Gli Occhi del cuore.
Quelle due semplici parole pronunciate da Roberto Herlitzka sono diventate un meme popolarissimo, usato per esprimere ironicamente tutta la mancanza di entusiasmo che ha palesato anche Orlando Serpentieri.
Lo sforzo di Mariano
Uno dei tanti attori amatissimi che hanno garantito il successo di Boris è senza dubbio Corrado Guzzanti, interprete di Mariano Giusti, l’attore che occupa il ruolo del terribile conte ne Gli occhi del cuore 2. Nella seconda stagione assistiamo alla rinascita spirituale di Mariano, conseguenza dell’apparizione di Gesù Cristo lungo l’autostrada Roma-L’Aquila: da lì i deliri di Mariano si fanno sempre più irresistibili.
Per controllarlo e assecondarlo, gli viene affiancato Alessandro, che si sorbisce spesso i discorsi sconclusionati di Mariano e tra questi uno che ha dato vita a un meme popolarissimo. “Me sembra che l’unico fra noi due che sta facendo uno sforzo per evitare che io ti meni sono sempre io, la stessa persona che poi, prima o poi, ti menerà, ma lo capisci?”: una frase divenuta a dir poco iconica.
Dai dai dai: il motto di Boris
Sono tante le citazioni di Boris che sono entrate nel lessico comune, ma la più rappresentativa è forse il “Dai dai dai” di René, l’incitazione che lui fa costantemente alla sua troupe per portare a casa la giornata. Nella quarta stagione questo motto di René Ferretti compie un salto di qualità, diventando “Muori muori muori” per Allison, che nonostante il significato oscuro si fa trascinare anche lei dall’energia del regista.
Il faccione di Francesco Pannofino con la scritta “Dai dai dai” è diventato un meme popolarissimo, uno sprono a tutti quelli che, come la troupe de Gli occhi del cuore, devono in qualche modo portare a termine le proprie incombenze. In fondo, cosa può dare la carica più di un’incitazione di René Ferretti?
Così, de botto, senza senso
Un altro momento iconico di Boris. Siamo nella prima stagione e gli sceneggiatori cercano un modo per fare andare avanti la trama e allora Valerio Aprea propone una soluzione vincente: “Facciamoli s*****e, così, de botto, senza senso”. Una pungente ironia di alcuni meccanismi decisamente semplicistici che si vedono spesso nelle fiction.
La frase ha dato vita a uno dei meme più amati tratti da Boris, una via per giustificare una soluzione inattesa e immotivata, come quella offerta dagli sceneggiatori “geniali”.
La qualità di Boris
“Perché a noi la qualità ci ha rotto il c***o… viva la m***a”. È forse lo sfogo più famoso di René Ferretti, che con queste parole sancisce la fine della produzione del “rivoluzionario” Medical dimension e torna a Gli occhi del cuore 3, con conseguente piaggia di applausi.
Una scena indimenticabile, posta alla fine della terza stagione, che per ovvie ragioni ha dato luogo a un meme popolarissimo.
Boris e i toscani
Si è fatto attendere, ma non poteva mancare ovviamente in questa lista Stanis La Rochelle, il divo “molto poco italiano” di Boris. Il personaggio interpretato da Pietro Sermonti ci ha regalato tantissimi momenti indimenticabili, ma il più famoso è probabilmente il suo commento sui toscani.
Rispondendo, come sempre a modo suo, alle domande di un’intervista, quindi sostanzialmente divagando a suo piacimento, Stanis La Rochelle esprime quello che secondo lui è il grande merito de Gli occhi del cuore: l’assenza dei toscani. Il motivo? “Perché con quella c aspirata e quel senso dell’umorismo da quattro soldi, i toscani hanno devastato questo paese”. Insomma, se avete amici toscani non potete negargli questo meme indimenticabile.
F4 basito
Ancora gli sceneggiatori e il loro faticosissimo lavoro. Un cavallo di battaglia dei tre cervelli che sono dietro alla scrittura de Gli occhi del cuore è la faccia basita a fine scena, un escamotage sempre buono per andare avanti nella trama. Un espediente talmente ricorrente da avere una scorciatoia dedicata sul pc: f4 basito, e così la sceneggiatura va avanti.
L’espressione è diventata sinonimo di una soluzione facile, in linea con l’atteggiamento parodiato degli sceneggiatori. Semplice, ma efficace: d’altronde Stanis La Rochelle con 3-4 espressioni (tutte con apposita scorciatoia) copre una stagione intera della fiction.
Smarmella
Abbiamo parlato delle citazioni entrate a far parte del linguaggio comune e oltre al “Dai dai dai” di René Ferretti, un’altra espressione famosissima è “Smarmella”, concetto caro al mitico Duccio Patané, direttore della fotografia che ama ottenere il massimo risultato col minimo sforzo, per non dire nullo, per poi andare a pensare in tutta tranquillità
Il termine ha trovato un uso veramente diffuso, soprattutto in chiave ironica e spesso accompagnato proprio dal volto di Ninni Bruschetta, a completare uno dei meme più amati originati da Boris.
Pepperoni di Mariano
In apertura abbiamo sottolineato come la quarta stagione abbia contribuito ad aumentare i momenti indimenticabili di Boris e ha anche creato dei nuovi fantastici meme. Tra questi c’è senza dubbio il “Pepperoni” di Mariano, l’espressione usata dall’attore nella sua esperienza oltreoceano per scatenare violente esplosioni, nonché titolo della serie che gli ha dato un grandissimo successo.
Parodia della rappresentazione degli italiani nella serialità americana, il termine ha immediatamente spopolato sul web, regalandoci un altro nuovissimo meme.
È coffee break signori
Non potevamo non congedarci con le parole di Duccio e con tutta la sua voglia di mettere la parola fine a qualsiasi incombenza. La scena risale alla stagione 2, quando Duccio incaricato della regia al sorgere delle prime problematiche chiama il “coffee break” e se ne va con Alfredo a pensare.
Questa scena è diventata un meme utilissimo per mettere la parola fine a qualsiasi impegno e allora direi che possiamo tranquillamente usufruirne e concludere questo articolo come avrebbe fatto Duccio (probabilmente lui avrebbe concluso parecchi punti più sopra). “É coffee break signori!”.