Dopo il suo arrivo su Netflix, accolto con grande successo da una moltitudine di fan e curiosi, possiamo gridarlo a gran voce: Boris è la serie tv italiana più amata di sempre. Nonostante sia terminata nel 2010, questo piccolo gioiellino di comicità, satira e iconiche espressioni continua a divertirci e appassionarci. Proprio per questo le voci di corridoio che parlano di un suo possibile ritorno hanno diviso i suoi più entusiasti spettatori tra coloro che vorrebbero rivedere in azione il memorabile cast e altri che si schierano contro l’effetto nostalgia che potrebbe finire col rovinare tutto (qui vi spieghiamo il nostro punto di vista).
Oggi vogliamo però parlarvi del gioco citazionistico che Boris ha spesso messo in scena, capace di farci guardare un prodotto geniale come questo con occhi diversi e spingerci ad apprezzarne anche la capacità di rifarsi ai riferimenti cinematografici più alti.
Ecco quindi 5 momenti in cui Boris ha reso omaggio al cinema e ai suoi più grandi successi:
1) “Come Lars von Trier”
Gli occhi del cuore accoglie sul set Fabio, un fan disabile invitato ad assistere a un’intera giornata di riprese. Il ragazzo però sin da subito si rivela scortese e per questo viene malvisto da tutta la troupe che comunque è costretta a non poter ricambiare la sua maleducazione. A complicare le cose è la scena che in questa giornata il cast dovrà portare a termine: un momento di focosa passione tra Stanis e Corinna, che quest’ultima si rifiuta di girare. Renè allora, preoccupato per la situazione, cerca di metterla a suo agio invitando tutti a spogliarsi e scegliendo di lavorare “alla Lars von Trier”, rendendo omaggio al regista danese che “pone l’attore al centro di tutto e quindi rende legittimo fare tutto ciò per l’attore”. Alla fine sarà proprio questa assurda ed esilarante soluzione a far funzionare le cose e a rendere fattibile la scena, realizzata però dall’assistente di regia Arianna (Caterina Guzzanti).