7) La regia è una cosa seria
Ve la ricordate anche voi quella sbroccata vero? “NON È LA LINEA COMICA!”…”NON BISOGNA RIDERE, PERCHÈ QUI NON C’È UN CAZZO DA RIDERE!”. Uno sfogo legittimo, volto a sottolineare la passione spasmodica e l’affetto per il suo ruolo, uno sfogo che avrebbe terrorizzato chiunque con quelle vene tese come corde di violino e quella voce cavernosa portata al massimo (a proposito, Francesco Pannofino è un attore quasi migliore del doppiatore): chissà a chi era indirizzato poi…
6) Ha sopportato Stanis
Stanis La Rochelle, l’epitome del rompipalle. René l’ha sopportato per anni, sorbendosi tutte le stranezze e i vezzi di uno psicolabile ossessionato dal suo (presunto?) talento artistico e continuamente alla ricerca di un motivo per far venire un infarto al suo regista. L’episodio del “Doctor Zingler” è solo uno degli innumerevoli esempi in cui la pazienza di Ferretti è stata messa a repentaglio, ma ciò nonostante ha resistito…almeno alla tentazione di ucciderlo.