5) L’enorme successo
Ma vi rendete conto di che asso stiamo parlando?! Nel suo palmarès si annoverano capolavori della fiction del calibro di “Caprera”, “La bambina e il capitano” e “Libeccio” (proprio lui, quello dei già citati straordinari d’Aprile), per non parlare dello spot dei pannolini con quella cazzo di scimmia o il documentario ambientalista “La formica rossa”. Insomma, siamo al cospetto di un uomo di enorme successo il cui fascino si rafforza ulteriormente alla luce dei molteplici riconoscimenti.
Ora potete ridere.
4) L’amore per gli animali
In origine ci fu Stan Smith, poi Borg, Panatta, Lendl e ovviamente lui, il divino Boris, chiamato così in onore di Boris Becker. I pesciolini rossi sono (stati) i migliori amici di René, gli unici probabilmente che l’hanno capito fino in fondo, che non l’hanno mai fatto arrabbiare, che gli hanno concesso un attimo di pace nelle sue giornate movimentate e traboccanti di difficoltà di ogni genere. Com’era tenero vederlo aggirarsi per il set con quelle bocce piene d’acqua!