5) BLOW
Blow è una delle pellicole piĂ¹ strappalacrime che ci possano essere. Un film tanto imperdibile quanto straordinario. Dalla frivolezza delle musiche californiane che accompagnano i primi traffici di marijuana sulle sensuali e libidinose spiagge californiane, ad opera di George Jung ed uno stravagante socio extralarge, fino al finale triste e malinconico. Cruda e lacerante lezione di vita per chi vive al massimo, sperperando i profitti illeciti dello spaccio di droga, abusandone ed entrando in contatto con amici e soci, pronti a vestire la maschera del piĂ¹ classico dei Giuda. Un film con uno dei piĂ¹ strani rapporti tra padre e figlio, un padre generoso che conosce gli errori del figlio ma che continuerĂ ad amarlo e proteggerlo come niente e nessuno. Un alchimia che ribalta i canoni del padre pressante che critica senza costrutto il figlio per le sue scelte, il rapporto piĂ¹ bello, amorevole e di stima che possa esistere.
Blow vuol dire soffio, ed è un’ altra espressione nota che viene utilizzata per definire la cocaina, tutto infatti puĂ² perdersi in un soffio: gli affetti dei cari, un guadagno, un amore, un rapporto…tutto ! Un finale che lascia un senso di vuotezza e smarrimento, che pochissimi film riescono a dare. Una storia vera interpretata da un Depp sontuoso e inarrivabile, una Penelope Cruz affascinante e turbolenta. Un cult del genere drammatico, uno dei film piĂ¹ belli di sempre.
“Che tu possa avere sempre il vento in poppa, che il sole ti risplenda in viso e che il vento del destino ti porti in alto a danzar con le stelle”
 5+1) SMETTO QUANDO VOGLIO
Cambiamo totalmente genere anche se, paradossalmente, stiamo per trattare un prodotto che deve molto a Breaking Bad. Se paragonassi BB ad una “Commedia Italiana” potrei sembrare un profano, e forse lo sono, ma dobbiamo considerare che l’incipit di “Smetto quando Voglio” è molto simile a quello del capolavoro di Gilligan.
Un gruppo di cervelloni frustrati e oppressi dall’impetuosa crisi in cui affonda il mondo lavorativo italiano decide di dare una svolta alla propria vita. Il “Caposquadra”, che è un genio della chimica, trova un escamotage per produrre un nuovo tipo di droga sintetica capace di eludere ogni controllo. La compagnia assume un improbabile atteggiamento delinquenzale pur di spacciare il proprio prodotto “amatoriale”, scontrandosi molto presto con acerrimi rivali e con il piĂ¹ temibile dei nemici: la smania di potere.
Una commedia simpatica e irriverente che mette in luce le evidenti lacune del sistema lavoro in Italia. Un film che tratta, facendo ridere, della corruttibilitĂ di un’anima frustrata e braccata da una societĂ ingiusta. La frustrazione che trasforma l’uomo in “mostro”.
