4) Il campanello di Hector Salamanca
Dal primo incontro in quella casa diroccata insieme al nipote Tuco fino all’ultimo “colloquio” con Gus Fring, quel gran bastardo di Hector è riuscito ad avere sempre in mano il timone nonostante il suo vocabolario si riducesse a quel campanello mezzo fracassato a causa dell’insistenza con cui il vecchio affermava al Mondo la propria esistenza incurante delle limitazioni fisiche a cui era costretto. Din! Din! Din! Non è un suono terrorizzante ancora adesso?!