Il web pullula di teorie astruse e crossover non ufficiali partoriti dalla mente dei series addicted che non accadranno mai, ma che sarebbe tanto bello vedere. The Office US (2005 – 2013) e Breaking Bad (2008 – 2013) – adesso disponibili su Netflix – sono contemporanee e rappresentano due cult made in USA che a distanza di anni sanno ancora come influenzare la cultura pop. Sin dalle prime puntate, entrambe le serie hanno attirato sciami di curiosi, rendendoli appassionati e patologicamente affetti dalla smania inarrestabile di citare battute e situazioni in ogni occasione, anche nelle più sconvenienti. Pur trattandosi di serie tv tanto diverse nel genere quanto nei toni, non è raro che chi si è affezionato all’una, ha finito per appassionarsi anche all’altra. Il fascino del crimine, si sa, va a braccetto con il cringe. Così, come Michael Scott, i fan si sono ritrovati a fare parkour estremo tra un rewatch di Breaking Bad e uno di The Office. Eppure l’incrocio tra i due fandom potrebbe essere stato forzato dalle stesse produzioni, NBC e AMC, che hanno compiuto delle scelte che fanno sembrare i due universi insospettabilmente affini. Alcune di queste sono più consapevoli e ovvie, come ingaggiare gli stessi attori, mentre altre sono più velate, come disseminare delle citazioni che solo i cultori riescono a cogliere. Ricorderete senz’altro il costume di Halloween da Jesse Pinkman che Ryan indossa nell’episodio 08×05, Spooked, e certamente conoscerete la storia dietro al mancato casting di Bob Odenkirk, il quale era stato annunciato ufficialmente per il pilot di The Office per interpretare il world’s best boss più celebre della comicità seriale. Avendo realizzato diverse stagioni, è piuttosto ovvio che due produzioni amatissime sfruttino la popolarità degli attori del momento. Eppure tra i due prodotti c’è più di qualche sporadico omaggio o delle semplici coincidenze di volti, tanto da insidiare in noi il sospetto che le due storie possano addirittura appartenere allo stesso universo narrativo.
Prima di passare alle 5 analogie più ovvie però diamo un’occhiata alle teorie e agli omaggi più esilaranti che fanno sembrare credibile l’ipotesi che i due universi siano collegati tra loro da qualche assurdo anello mancante. Forse questo anello è proprio l’enigmatico Creed Bratton!?
Come segugi, abbiamo scanagliato il web alla ricerca di analogie insospettabili tra The Office e Breaking Bad: ecco cosa è saltato fuori
I fan sono capaci di cose meravigliose, soprattutto quando sfruttano le loro competenze per creare capolavori non ufficiali, come questa sigla di apertura di Breaking Bad, editata da un appassionato, rivisitata in stile The Office. Questo non è l’unico esemplare di omaggio ibrido e negli anni i fandom hanno dato il proprio contributo sfornando meme e teorie di ogni fattezza. Tra queste ultime troviamo di tutto eppure non tutte sono campate in aria. Su Reddit ne circolano alcune davvero stuzzicanti, ad esempio qualcuno sottolinea una battuta di Creed nella 04×11, Night Out, il quale esclamerebbe da un angolino: “Hank, his name is Hank” riferendosi al custode dell’edificio. In molti hanno notato un riferimento agghiacciante nella 07×04 della sitcom della NBC: Michael porta con sé Dwight durante una visita in una casa in vendita organizzata dalla ex del Regional Manager della Dunder Mifflin. Al minuto 18:25, Dwight scendendo le scale, si rivolge a Carol Stills domandando se qualcuno è stato assassinato nel bagno di sopra. In effetti la casa ricorda quella dove nel drama della AMC abbiamo assistito all’indimenticabile scena della vasca, ma è anche vero che l’architettura civile dei sobborghi statunitensi è abbastanza somigliante. Qualcun altro, invece, fa notare che un dipendete si è licenziato per andare a lavorare in una ditta farmaceutica. Una teoria, leggermente forzata, sottolineerebbe l’effetto cringe in stile The Office di alcune scene iconiche della serie di Vince Gilligan, come quella in cui Skyler canta Happy Birthday.
Queste erano solo alcune reference improbabili proposte dai fan più accaniti. Ora invece concentriamoci su 5 succose analogie tra i due amatissimi universi seriali.
1) Matt Jones è Badger in Breaking Bad e Zeke in The Office
L’attore Matt Jones vanta una lunga carriera, ma quasi sempre in ruoli marginali. In Breaking Bad ha indossato per 12 episodi i panni di Brandon “Badger” Mayhew, l’amico di Jesse che nonostante sia in libertà vigilata, continua a fare uso di droghe. Se nel crime drama ideato da Vince Gilligan l’attore interpreta un membro del trio di reietti composto da Jesse/Badger/Skinny Pete, nella comedy di Greg Daniels fa parte di un altro trio altrettanto improbabile: Zeke/Dwight/Mose, tutti purosangue Schrute. L’attore, noto anche per il ruolo di Baxter in Mom, è apparso anche in tre episodi di The Office. Matt Jones era stato scelto al fianco di Rainn Wilson, Majandra Delfino e Thomas Middleditch per lo spin-off del mockumentary intitolato The Farm (mai realizzato). Jones finirà quindi per interpretare il cugino di Dwight nonostante il suo provino si è svolto per un’altra parte, cioè quella di Jeb, il fratello di Schrute.
2) Jesse Pinkman, the crystal meth guy
La cerimonia degli Emmy Awards regala ogni anno delle sorprese all’insegna di cameo e crossover improbabili e gustosi. Nello sketch crossover della 63esima edizione dei Primetime Emmy Awards del 2011 però avviene qualcosa che di improbabile ha davvero poco: Jesse Pinkman irrompe alla Durnder Mifflin per consegnare un “pacco speciale” a Creed. Nella scena, rispetto ad altre che abbiamo visto nel corso delle innumerevoli serate di premiazione, Jesse non sembra fuori posto e la situazione è insospettabilmente plausibile. Perché? Su Creed Bratton (interpretato dall’attore Creed Bratton!) sappiamo poco o nulla: l’uomo potrebbe essere chiunque, dallo Scranton Strangler al cugino di Tuco Salamanca. Il responsabile del controllo qualità è un mistero, ipotizziamo dai suoi racconti strampalati che è stato un hippie, un senzatetto, un assassino, un musicista rock e un ex-detenuto e di sicuro fa uso di droghe, o addirittura le spaccia. Insomma chi meglio di Jesse potrebbe essere il suo fornitore ufficiale, il suo meth guy!? E subito la nostra fantasia vola a immaginare scenari dove Creed sguazza a suo agio, placido come sempre, nell’universo desolato e amorale di Breaking Bad.
3) Gale (David Costabile) è Eric Ward
David Costabile è un volto noto della serialità , anche se – purtroppo – pochi ricordano il suo nome. Lo abbiamo visto in Billions, Damages, Flight of the Conchords, Suits, The Wire e The Dirt. In sette episodi di Breaking Bad (e in Better Call Saul) è Gale Boetticher, un personaggio chiave della terza stagione. Si tratta di un villain anomalo che sebbene non sia intrinsecamente malvagio, accetta senza scrupoli e con soddisfazione il compito che Gustavo Fring gli ha assegnato. Colto, raffinato e gentile, Gale però non scucita in noi alcuna simpatia, così come non risulta simpatico nell’episodio 06×14, The Banker, di The Office: non certo per colpa sua. Eric Ward è un investitore finanziario occupato in una due diligence per l’acquisizione della proprietà della Dunder Mifflin che si ritrova coinvolto in un piano allucinato messo in atto da Michael Scott e Dwight Schrute per impressionarlo con stratagemmi che implicano la presenza di Computron e un segway, bugie apparentemente innocue e arrivano fino a sostituire Toby.
4) Daniel Wormald (Mark Proksch) è Nate
Il comico statunitense Mark Proksch avrebbe meritato una presenza più massiccia nella comedy di Greg Daniels. Qui interpreta Nate Nickerson in 19 episodi principalmente come membro del nuovo personale del magazzino della Dunder Mifflin. Prima di essere assunto per questo nuovo ruolo ha lavorato come assistente personale di Dwight, è stato un addetto alla manutenzione allo Scranton Business Park e ha perfino avviato una società di bevande energetiche con Hidetoshi Hasagawa. Non sarebbe bellissimo avere uno spin-off a lui dedicato? L’attore però non appare direttamente in Breaking Bad, infatti, ci viene presentato solo in Better Call Saul dove facciamo finalmente la conoscenza di Daniel ‘Pryce’ Wormald, lo specialista IT dell’azienda farmaceutica ed ex fornitore illecito di farmaci da prescrizione di Nacho Varga.
5) Bryan Cranston ha diretto un episodio di The Office
Lasciamo per ultima, ma non certo per importanza, la presenza (dietro la macchina da presa) di Walter White in The Office poiché la regia dell’episodio 09×04, Work Bus, è stata affidata interamente a Bryan Cranston. Dal camper al bus, il passo è stato breve. La scelta di ingaggiare un nome popolare che in quel momento aveva tutti i riflettori puntati addosso è stata certamente strategica. The Office era rimasta orfana del protagonista più amato dello show, Michael, così da quel momento venne adottato ogni stratagemma possibile per riportare la sitcom agli antichi fasti. L’episodio diretto da Cranston è stato molto apprezzato dai fan e merita senza dubbio l’ennesimo rewatch.
Come abbiamo visto, l’universo di The Office ha ospitato tanti cameo interessanti, e non soltanto volti appartenenti a Breaking Bad. Nel corso delle stagioni abbiamo assistito a scene esilaranti che coinvolgevano Jim Carrey, Amy Adams, Idris Elba e Will Ferrell; J.J. Abrams ha diretto l’episodio Cocktail Party, Jon Favreau Moving On e Joss Whedon ha diretto La guerra delle filiali e Business School. Inutile ricordare, poi, che alla fine Saul Goodman ha comunque dato il suo contributo allo show di Daniels. Bob Odenkirk non è diventato Micheal Scott (e per fortuna!) ma ci ha deliziato comunque regalandoci un assaggio di come sarebbe potuta essere la sua versione del Regional Manager della Dunder Mifflin: nell’episodio 09×16 – diretto appunto da Favreau – veste i panni di Mark Franks, un surrogato di Scott che sottopone Pam a un colloquio agghiacciante.
Gli elementi per far collidere una volta per tutte i due universi ci sono: Greg Daniels e Vince Gilligan, insomma, quando sarà pronto il crossover ufficiale tra The Office e Breaking Bad?