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Le 5 canzoni più belle e significative di Breaking Bad

Breaking Bad
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5) A Horse with No Name

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Nella composizione della canzone Bunnell, l’autore, fu ispirato dalla rappresentazione di un deserto in un quadro di Dalì. Nei versi della canzone il cantante prova così a rievocare la sensazione che quel quadro gli aveva suscitato. Un senso di pace e abbandono ma anche di pericolo e continua trasformazione.

Walter che nella 3×02 di Breaking Bad attraversa il deserto sulla sua auto diventa protagonista della canzone. Quel deserto, così tante volte messo in primo piano da Gilligan, nei suoi colori caldi, è rappresentazione di un uomo che sta per oltrepassare la Legge e abbracciare il crimine. Come rivelato da Jennifer Bryan, costumista di Better Call Saul, “Gli individui che si ritengono dal ‘lato giusto della legge’ hanno colori militari quali il blu marino e il verde; gli altri, i truffatori e delinquenti, il rosso, l’arancione e il colore del deserto del New Mexico”.

Quello del professor White è un deserto interiore che sempre più si sta facendo largo e che porterà al naufragio definitivo, alla perdita totale del vecchio sé e all’acquisizione della sua nuova natura. L’errabondo cavallo senza nome della terza stagione (il fu Walter White) diventerà così Heisenberg, il mostro.

5+1) Tv on the Radio – DLZ

Momento decisivo nella conversione al male, l’epico finale della 2×10 (“State alla larga dal mio territorio”) mette in luce l’ipocrisia di Walt e il piacere personale che prova nell’essere Heisenberg. Iniziamo a non credere più al “Lo faccio per la mia famiglia”, di fronte al gusto del potere che emerge in questa scena. La canzone, roca e dura, esalta strumentalmente il momento. “Inizia a sembrarmi che il cane voglia le sue ossa”, urlano i Tv on the Radio e sembrano proprio riferirsi al famelico Walter White. Un “Professore della morte” per il quale “il mio amore è cristallizzato”.

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