3) Mike Ehrmantraut
Non c’è da stupirsi più di tanto, in realtà. Mike Ehrmantraut, immediatamente dopo i due protagonisti della serie, è il personaggio più facile da amare di tutta Breaking Bad. La sua attitude da nonno-sicario perennemente arrabbiato, dolce e premuroso con sua nipote ma spietato e letale con i suoi obiettivi, è un vero e proprio mantra. In realtà, anche in questo caso si potrebbe affermare che la reale grandezza del suo personaggio emerge nella sua totalità soltanto grazie a Better Call Saul, ed effettivamente ci sono gli estremi per essere d’accordo, ma già da Breaking Bad si può capire che Mike abbia qualcosa in più, una brutta storia da raccontare. Lo si evince dal suo sguardo, sempre spento tranne che per i momenti in compagnia della sua amata nipote. Mike non lo fa realmente per qualcuno, perché pensare di poter mettere dei soldi sporchi da parte resta, indipendentemente da chi sia l’autore, un piano folle e destinato a fallire. Mike, lo fa per se stesso, in realtà, come approfondiamo nello spin-off. In Breaking Bad c’è più rock n’roll, e la sua presenza è quanto di più tarantiniano ci sia nella serie di Gilligan: Mike è e sarà per sempre colui che risolve i problemi. Tutti i problemi.