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La classifica delle 5 morti che ci hanno fatto più arrabbiare in Breaking Bad

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Breaking Bad si è conclusa circa nove anni fa, regalandoci uno dei migliori finali nella storia del piccolo schermo e lasciandoci con un vuoto che – ad oggi – quasi nessun’altra serie tv è riuscita a colmare. Andato in onda dal 2008 al 2013, lo show di Vince Gilligan ha lasciato il segno nel panorama televisivo, riuscendo a sorprendere episodio dopo episodio gli spettatori e regalando loro un continuo mix di emozioni.

La drammatica, e al contempo entusiasmante, storia di Walter White è diventata col tempo sempre più intensa e tragica, mostrandoci gli aspetti più crudi e spietati della criminalità organizzata. Le azioni di Heisenberg hanno causato un’escalation di morte e crudeltà, coinvolgendo sia vittime innocenti che familiari e “colleghi”.

In Breaking Bad abbiamo assistito a parecchie perdite, ma alcune ci hanno colpito più di altre e ancora oggi fatichiamo ad accettarle. Che il loro destino fosse segnato o meno poco importa: l’inaspettata e brutale morte di alcuni personaggi ci fa ancora adirare.

Ecco allora la nostra classifica delle cinque morti di Breaking Bad che ci hanno fatto più arrabbiare.

5) Hank Schrader

hank schrader

Al quinto posto della nostra classifica troviamo la brutale morte di Hank Schrader, avvenuta durante l’episodio Ozymandias. A un passo dall’arresto più importante della sua vita, Hank subisce un inaspettato attacco a sorpresa da parte della White Gang Supremacy.

La carneficina orchestrata da Walt – che però non sapeva che le vittime sarebbero state Hank e Steve Gomez – segna così l’ora del cognato Hank, il quale accetta da subito e a testa alta il proprio destino. La sua morte ha colpito non solo il protagonista dello show ma anche noi spettatori. La perdita di Hank rappresenta un punto di non ritorno per Walt, il quale sa – in cuor suo – che le cose non saranno mai più uguali da quel momento in poi. Poco importa se i sensi di colpa lo avvolgono: la morte del cognato rimarrà comunque sulla sua coscienza.

Hank meritava un finale diverso, nonché una sepoltura degna del suo resiliente personaggio, Una perdita che a fatica siamo riusciti a superare e ad accettare, per questo rientra a pieni voti in classifica.

4) Max Arciniega

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Sebbene non abbiamo mai saputo granché del suo passato, la morte di Max Arciniega rimane comunque una delle più difficili da mandare giù. Sin dalla sua prima apparizione ci rendiamo conto della sua indole naturalmente pacata e gentile, nonostante il mondo della criminalità organizzata non sia il posto ideale per gente così.

Amico, partner e – secondo alcuni rumors mai confermati – anche compagno di Fring, Max fa di tutto pur di proteggere Gus e di salvare la pelle a entrambi. Purtroppo la sua morte, inaspettata, non tarda ad arrivare (Hermanos). Questo evento cambia drasticamente Gus, il quale non aspetterà altro che vendicarsi di Don Eladio. Una perdita pesante, che ci ha sorpresi ma soprattutto irritati: cosa sarebbe successo se Max fosse sopravvissuto? Gus Fring sarebbe mai diventato il temutissimo distributore di metanfetamina? Non lo sapremo mai.

3) Andrea Castillo

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Tra tutte le morti che ci hanno fatto più arrabbiare in Breaking Bad, quella di Andrea Castillo ha un posto rilevante. Fidanzata di Pinkman e madre di Brock, ha avuto un ruolo fondamentale nella storia di Jesse.

Tuttavia, sarà proprio la relazione con il ragazzo la causa della sua morte. Nell’episodio Granite State, dopo aver tentato la fuga, Jesse viene costretto ad assistere all’esecuzione della fidanzata Andrea. Si tratta di un omicidio a sangue freddo, compiuto unicamente per lanciare un messaggio a Jesse e minacciarlo. La morte della donna rappresenta uno dei momenti più tragici di Breaking Bad, non solo per la struggente reazione di Pinkman ma anche per le tristi circostanze in cui essa avviene.

2) Gale Boetticher

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Tra le morti che ci hanno fatto più arrabbiare in Breaking Bad rientra quella del povero Gale Boetticher.

Considerato una sorta di alter ego “buono” (tra mille virgolette) di Walter White, Gale aveva tutte le carte in tavola per diventare uno dei criminali più “corretti” della serie tv. In Half Measure è Jesse a sporcarsi le mani, uccidendolo all’interno della sua abitazione. La sua scomparsa, dettata da White, è stata indispensabile per la sopravvivenza dei protagonisti dello show, anche se tragica.

Gale, da bravo amante della chimica, non ha mai ambito al posto di Jesse o Walt, perlomeno non direttamente. Confuso dalle parole fuorvianti di Gus, Gale era pronto ad assumere il controllo del laboratorio una volta morto Walt. Purtroppo non è mai riuscito nel suo intento. Una morte scorretta, struggente, per la quale non possiamo fare a meno di provare un certo nervosismo.

1) Mike Ehrmantraut

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La caduta del gigante, del nonno più badass di tutti, del partner più in gamba: al primo posto non poteva che esserci lui, Mike Ehrmantraut.

La sua scomparsa è stata tanto inattesa quanto ingiusta. Ciò che ci irrita più di qualsiasi altra cosa non è la morte in sé, poiché avremmo anche potuto apprezzare un’uscita di scena fenomenale. No, ciò che rende la morte di Mike un vero pugno nello stomaco è la totale assenza di un significato.

Mike viene ucciso da Walter perché, semplicemente, lo aveva infastidito con nient’altro che la verità. Dopo aver descritto perfettamente il suo percorso autodistruttivo, l’uomo viene brutalmente assassinato da White, senza alcun preavviso. È non solo il peggior omicidio compiuto dal protagonista di Breaking Bad, ma anche il più vile. Una morte evitabile, che ancora oggi ci fa dannare e arrabbiare come non mai. Mike Ehrmantraut meritava una fine diversa, ma per chi fa parte dell’universo di Breaking Bad tutto è possibile in ogni momento.

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