Nonostante siano passati più di dieci anni dalla sua conclusione, Breaking Bad continua ancora oggi a far parlare di sé. Nel giro di 62 episodi Vince Gilligan ci ha raccontato una storia in cui nessun dettaglio, storyline e personaggio è stato lasciato al caso. Tutto e tutti fanno parte di un grande meccanismo che, stagione dopo stagione, ha riunito tutti i suoi ingranaggi per raggiungere la sua perfetta forma finale. Lo show di AMC ha stravolto il mondo nella serialità, dimostrando quanto anche la televisione possa raggiungere vette altissime.
La serie di Gilligan è una delle poche esistenti a essere rimasta meravigliosa per tutta la sua durata. Un risultato ottenuto attraverso personalità straordinarie e una persistente genialità. È inutile dire che tutte e cinque le stagioni sono riuscite a conquistarci. Ma alcune di esse si sono elevate al di sopra delle altre grazie a sviluppi esplosivi, antagonisti magnetici e oggetti di scena dalla potenza visiva incredibile.
Vediamo dunque insieme quali sono i capitoli di Breaking Bad che più ci hanno lasciato il segno:
5) Prima stagione
L’inizio di tutto quanto, il principio della fine. Sebbene sia la meno forte, la prima stagione è necessaria per mettere in moto la trasformazione di Walter. Il mite professore è un uomo che sta morendo, ma allo stesso tempo tornando alla vita. La sua reazione di fronte al cancro non è quella di autocommiserarsi ma di agire, forse per la prima volta nella sua anonima esistenza. La malattia gli darà la scusa perfetta per diventare chi ha sempre voluto essere. Dopo anni di frustrante remissività, Walt è finalmente pronto per la sua rivalsa.
Affascinato dal potere e bramoso di denaro, Mr. White si ritroverà incapace di fermarsi una volta assaporati entrambi. È così che quello che era nato come un mezzo di sopravvivenza si trasforma in un piacere. La sua graduale evoluzione viene appena sfiorata nella prima stagione, in cui però ci viene già dato un assaggio del suo lato impulsivo latente.