3) Seconda stagione
Nella seconda stagione, Breaking Bad ingrana la marcia, esordendo con una delle immagini più suggestive dell’intera serie: un orsacchiotto rosa senza un occhio, l’unico elemento colorato in una ripresa in bianco e nero. Dal fortissimo simbolismo, quel pupazzo tormenterà gli spettatori fino all’ultimo episodio.
La seconda stagione è un susseguirsi di avventure intense e contorte, in cui i successi si alternano a momenti di crisi. Mentre Jesse cade nel baratro della dipendenza, assistiamo al progressivo cambiamento di Walt, che inizia a mostrare i primi segni di spietatezza. Con la malattia in remissione, non ha più una scusa per il percorso intrapreso, se non la sete di potere. La morte di Jane ne è la prova definitiva: Heisenberg è disposto a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi, anche sacrificare il prossimo.
La svolta decisiva arriva con Saul Goodman, un avvocato che metterà in contatto i due soci sia con Mike Ehrmantraut che con Gustavo Fring, la chiave di volta per il duo White/Pinkman. Con l’introduzione dei nuovi personaggi la velocità aumenta, così come le bugie di Walter. Le reazioni collaterali iniziano a sfuggire di mano, culminando con lo scioccante incidente aereo. L’inevitabile conseguenza di una catena di eventi messi in moto dallo stesso Heisenberg.