5) Terza stagione
Ultima in questa soggettiva classifica, ma non per questo meno bella ed emotivamente fragile rispetto alle altre stagioni di Breaking Bad. Una stagione che si fa ricordare soprattutto per l’episodio che, in origine, doveva fungere da riempitivo e che è diventato emblematico della serie. Stiamo parlando di “Fly“, la mosca che perseguita Walt, in questo claustrofobico ed enigmatico episodio.
Ci siamo interrogati tutti sul significato di questa puntata. Chi ci vede un intervento sovrannaturale da parte di Jane, chi una metafora del destino e della parabola di Walt fino ad ora, chi solo una puntata nata da un taglio nel budget della serie.
La terza stagione di Breaking Bad continua il processo evolutivo dei personaggi: Walt e Skyler si separano, Jesse si scontra con Hank ed elabora il lutto, ci sono numerosi flashback. Ricordi che servono a segnare il confine invalicabile tra passato e presente: d’ora in poi, niente sarà più come prima. Soprattutto per Jesse, cui tocca il compito più difficile: decidere se sacrificare Gale o risparmiarlo.