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Tre cose che ho odiato di Breaking Bad

Breaking Bad, Jesse Pinkman
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Se avete dato un’occhiata alla mia classifica delle Serie Tv preferite saprete quanto io sia affezionato a Breaking Bad. È la Serie che più di tutte ha saputo innescare in me un vortice emotivo senza pari. L’ho amata anche e soprattutto perchè ha suscitato in me il sentimento dell’odio. È successo perchè mi sono immedesimato in maniera incredibile nella storia, nei personaggi e in tutto quello che c’è stato dopo la sua fine.

Nello specifico ho veramente odiato 3 cose. Ecco quali:

1) LA MORTE DI MIKE

Mike Ehrmantraut Breaking Bad

Mike Ehrmantraut è stato un personaggio grandioso. Lo è ancora, tenendo conto del fatto che egli rivive in Better Call Saul. Quello che abbiamo conosciuto in Breaking Bad è un uomo di poche parole, che preferisce esprimersi a gesti e attraverso gli occhi (e il merito di ciò è tutto di uno straordinario Jonathan Banks). In effetti il braccio armato di Fring è stato capace di sintetizzare in pochi, significativi sguardi l’arguzia, l’intelligenza e le abilità che lo contraddistinguono.

Parliamo di un personaggio affascinante, avvolto da una malinconia interiore, segno di chi ne ha viste veramente troppe. È, inoltre, un individuo che, al netto del suo status di killer spietato, conserva una propria integrità morale, frutto di valori incrollabili. Per il suo modo di agire, non guidato dall’ego ma realmente votato al fabbisogno della sua famiglia può essere considerato la vera nemesi di Walter White.

Per Mike la presenza di Gus Fring è garanzia di stabilità. Il ciclone Heisenberg ha rimesso in discussione anni di lavoro sporco, teso a lasciare una cospicua ricchezza alla nipotina. La morte del suo capo ha costretto l’ex poliziotto a lavorare con/per un uomo indegno della sua stima o della sua fiducia. Oltretutto – come se questo non fosse già abbastanza uno smacco per Walt – Mike è l’unico personaggio immune al talento del protagonista.

Se ci aggiungiamo anche l’influenza esercitata su Jesse, la sua morte per mano di Walter White è perfettamente coerente dal punto di vista narrativo. Eppure ho odiato dover dire addio a uno dei personaggi più iconici di Breaking Bad. Odio che, per estensione, diventa odio nei confronti di Walt. L’unico frangente in cui ho mal digerito le scelte di quest’ultimo, sensazione acuita da un’uscita di scena poetica e commovente: “Shut the fuck up Walter, let me die in peace“.

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