Il film di Breaking Bad continuerà a far parlare di sé per un bel po’, nel bene o nel male. E non potrebbe essere diversamente, considerando che l’attesa è durata sei lunghissimi, interminabili anni. Con l’ultimo episodio di Breaking Bad, Vince Gilligan aveva firmato un capolavoro assoluto, regalandoci un finale perfetto per una serie che alla perfezione ci si avvicina parecchio. Il destino di Walter White si è concluso con quel finale lì. Con il suo corpo a terra, in una pozza di sangue, dopo il massacro. Con Breaking Bad si è chiuso un cerchio, quello di Heisenberg e della sua leggenda. Ma un altro è rimasto aperto. E dopo sei anni da Felina, Gilligan ci regala finalmente un altro splendido finale (se non avete letto la recensione, fatelo ora).
Quanta roba vi è passata per la testa guardando El Camino?
Tanta, per forza. Perché è dal 2013 che cerchiamo di immaginare quale sia stata la fine di Jesse Pinkman. Che mettiamo, una dietro l’altra, le ipotesi sul suo destino, sul suo finale perfetto. Il cammino di Jesse verso l’ultima frontiera era il viaggio che aspettavamo di compiere da troppo tempo.
E, adesso che lo abbiamo compiuto insieme a lui, possiamo finalmente rilassarci e rimuginare su tutto quello che ci è venuto in mente nei 122 minuti più attesi degli ultimi sei anni.
Ecco le 10 cose brutte che ho pensato dopo aver visto El Camino, il film di Breaking Bad.
1) È un film che, da solo, non ha motivo di esistere.
Per quanto ne dica Vince Gilligan, questo non è un prodotto che sta in piedi da solo. Ma ve lo immaginate, uno che non ha mai visto Breaking Bad, stare due ore davanti allo schermo a guardare un ragazzo completamente sconosciuto che prova a scappare da una vita piena di problemi?
El Camino ha senso solo se messo in relazione alla serie. Senza Breaking Bad, non avrebbe motivo di esistere. Senza Breaking Bad sarebbe un film noioso e lento, con poca enfasi e tante domande.
Non bastano i flashback a chiarire la trama. Ci vogliono le cinque stagioni della serie, ci vuole un tuffo in quel mondo spietato e fuori controllo per poter capire davvero – e apprezzare davvero – El Camino.