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10 cose che ho pensato dopo aver visto El Camino, il film di Breaking Bad

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2) Ma che diavolo ha fatto Todd?

Non vogliamo fare body shaming, ci mancherebbe. Mettere qualche chilo di troppo non è una colpa, neanche se sei Meth Demon. L’hashtag #FatTodd, che è partito sui social subito dopo la messa in onda di El Camino, è sintomo di come ormai il pubblico sia diventato eccessivamente esigente e di come un singolo commento negativo possa fare in breve tempo il giro della rete.
Nulla da rimproverare a Jesse Plemons (l’attore che interpreta Todd), ma effettivamente la prima scena in cui compare è spiazzante. È come se Moscardelli si presentasse all’improvviso all’allenamento senza barba.
Non è per il faccione. E non è nemmeno per il giro vita. È che qualcosa è irrimediabilmente cambiato nella percezione del personaggio.
E non so voi, ma io le prime scene le ho passate su Faceapp a capire se, tra sei anni, l’effetto del tempo su di me sarà lo stesso.

3) Se c’è speranza per Skinny Pete c’è speranza per tutti

Ragazzi, Skinny Pete. Quello che ha passato le cinque stagioni di Breaking Bad strafatto, a parlare di zombie e videogiochi sul divano. Skinny Pete, l’amico di Badger, quello coi neuroni completamente andati. Skinny Pete, proprio lui, è quello che ha tirato Jesse fuori dalla merda.
E lo ha fatto elaborando un piano cauto e sensato, che sia stato sotto gli effetti della droga oppure no. Se a Todd i sei anni di attesa hanno fatto male, per Skinny Pete sono stati un autentico toccasana.
Lui prende la mia macchina, tu prendi la sua, io prendo la tua. Contorto, ma efficace. La salvezza di Jesse passa per i suoi amici. Lode a te, Skinny Pete.

4) Ma Saul Goodman?

C’era chi diceva di sì, chi sosteneva il contrario. Sta di fatto che da quando era trapelata la notizia di un film sequel di Breaking Bad, uno dei primi personaggi che ci abbiamo visto dentro è stato Saul Goodman. Non solo perché era uno dei pochi personaggi centrali della serie ad essere rimasto in vita. Ma perché, dentro la nostra testa, avevano ormai preso forma tutti i collegamenti possibili tra Better Call Saul ed El Camino. Perché già ci figuravamo la scena in cui l’avvocato corrotto e vigliacco avrebbe aiutato Jesse a tirarsi fuori dai guai, a trovare la strada per la libertà. La reunion, probabile o meno, ce la siamo immaginata così tante volte che la grande assenza di Saul Goodman alla fine ci è pesata parecchio.
Sarebbe stato solo ed esclusivamente fanservice? Plausibile. La presenza di Bob Odenkirk avrebbe sviato il film dal suo obiettivo principale: il cammino di Jesse e di Jesse soltanto. Non per questo non abbiamo pensato che sarebbe stato straordinario averlo in un paio di scene.

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