Vai al contenuto
Home » Breaking Bad » 10 cose che ho pensato dopo aver visto El Camino, il film di Breaking Bad

10 cose che ho pensato dopo aver visto El Camino, il film di Breaking Bad

breaking bad

8) Ma esattamente, con quei 1.800 dollari in più, come sarebbe cambiata la vita di Ed Galbraith?

Suvvia, parliamo di 248.200 dollari. Duecentoquarantottomiladuecento dollari. Non proprio una sciocchezza. Bisognava davvero fare gli schizzinosi per 1.800 dollari?
A Jesse sarebbe bastato lasciargli, che so, l’orologio, l’automobile parcheggiata fuori. E invece no, quei 1800 dollari mancanti sono costati una telefonata straziante, due morti e un duello stile western che ci ha fatto vedere un Jesse Pinkman che ha finalmente cacciato gli attributi e che si è ripreso il proprio futuro.
Effettivamente, tanto meglio così.

9) È davvero finito tutto, porca miseria

Breaking Bad

È la cosa più brutta che ho pensato. Addio, finito tutto. Breaking Bad va definitivamente messo in un cassetto e lasciato lì ad aspettare il momento nostalgia. Finita la serie, finito il film sequel. È quello che c’è dopo il sabato del villaggio. Niente, vuoto, nostalgia. Già tanta nostalgia.

10) Non ci sarà mai più una cosa come Breaking Bad

È la seconda cosa più brutta che ho pensato. Verranno serie bellissime, verranno capolavori, verranno idee che ci terranno incollati allo schermo per anni e anni, come è già stato per tante altre serie tv. Ma una cosa come Breaking Bad non ci sarà più. Walter White, Jesse Pinkman, la desolazione del New Mexico, la blue baby, Gustavo Fring, Heisenberg, Hank Schrader. Finito tutto.
Quello che verrà dopo sarà solo imitazione dell’originale. Non ci sarà mai più una cosa come Breaking Bad. Mi sento male.

Leggi anche Breaking BadIl film sequel potrebbe averci anticipato qualcosa sul destino di Better Call Saul

Pagine: 1 2 3 4