Avete presente Dory, la pesciolina smemorata di Alla ricerca di Nemo? Lo scorso settembre abbiamo anche visto un film interamente dedicato a lei.
Vi starete chiedendo: cosa c’entra Dory con Breaking Bad? Andiamo per gradi.
Rivedere un film che ci ha particolarmente colpito è sempre un piacere. Il medesimo discorso vale per le Serie Tv. Spesso rivedere anche un singolo episodio è così coinvolgente che viene voglia di recuperare l’intera serie. Queste emozioni vengono amplificate se ciò che ci apprestiamo a vedere è l’ultimo episodio.
In questo caso ho rivisto Felina (5×16), ultimo episodio di Breaking Bad. Ho cercato di rivivere le sensazioni e le emozioni che provai quando lo vidi per la prima volta e sono giunto ad una conclusione: non sarà mai la stessa cosa.
Perché mi è piaciuto?
Io non ho visto in contemporanea la serie, quindi non sono stato colto dalle critiche che ha ricevuto in corso d’opera. Tuttavia molti si aspettavano un finale sorprendente.
Mentre tutti erano in attesa della 5 stagione, le aspettative crescevano. Si rendevano conto di esser di fronte a una serie davvero matura che poteva cambiare il panorama seriale. Non bisognava fare passi falsi e rovinare tutto con l’ultima stagione.
Eppure quello di Breaking Bad non è un finale sorprendente o spettacolare nel senso più concreto del termine. La storia si conclude nell’unico modo possibile. Nessuna virgola è fuori posto. Da un punto A arriviamo a un punto B, seguendo un percorso molto semplice.
Non condivido infatti il pensiero ormai comune: “Breaking Bad ingrana dalla terza stagione”. No!
Le prima due sono belle quanto le altre. In ogni stagione ci sono degli episodi chiave che si collegano al destino di Walt. La morte di Krazy8, il pestaggio di Jesse, la morte di Jane, il disastro aereo, la morte di Gus e Hank. Tutto fa parte di un’unica storia indissolubile.
Cosa succede nell’ultima puntata?
“Portami a casa e io farò il resto” – Walter White
Walt è in un auto che si appresta a rubare. L’ennesimo colpo di fortuna gli si presenta davanti alla punta del naso. Le chiavi dell’auto che lo riporterà ad Albuquerque, sono lì a portata di mano. Delle sirene in lontananza, la telecamera che indugia su Walt che sorride compiaciuto.
Sigla. Inizia col botto, l’ultima puntata di Breaking Bad.
Le idee di Heisenberg sono ben chiare. Sa cosa deve fare prima di fare i conti col suo destino. Pian piano si reca dai vari personaggi per regolare i conti. Gretchen e Elliott sono i primi che vengono raggirati con un diabolico stratagemma. Il ritorno nella vecchia casa, la colazione al gusto di bacon, la ricina e l’incontro al caffè con Lydia, prima di giungere finalmente da Skyler.
Forse una delle scene migliori di questa puntata. Mentre Skyler è al telefono con Marie che le annuncia il ritorno di Walt in città, la telecamera si allontana rivelando la presenza del marito, scavato nel volto e pronto ad accettare il destino che l’attende. Una colonna divide i due per evidenziare la completa rottura del rapporto.
E mentre sia Skyler che noi spettatori ci aspettiamo l’ennesimo “l’ho fatto per voi”, Walter con la calma serafica di chi ha perso ormai tutto interrompe la moglie, interrompe tutti noi: “L’ho fatto per me. Mi piaceva, ed ero bravo. Ed ero veramente… Ero vivo”. Un piccolo saluto ad Holly prima della resa dei conti.
Jack, zio di Todd, non solo ha ucciso Hank e preso i suoi soldi, sfruttando Jesse si è impadronito dell’impero di Heisenberg. Walter non vuole i suoi soldi. Ciò che cerca è la vendetta. Con il proprio ingegno riesce a sbarazzarsi di tutti gli scagnozzi di Jack.
Trova inoltre l’occasione di confrontarsi per l’ultima volta con Jesse.
“Fallo. Vuoi farlo”
“Dillo, dillo che lo vuoi. Non succede niente finché non lo dici tu”
“Io lo voglio”
“E allora fallo da solo!”
In questa breve, ma intensa scena, i due protagonisti si congedano.
Walter è ferito. Jesse è finalmente libero.
Un ultimo sguardo al laboratorio. Ciò che lui veramente era, è lì: lo sente scivolare via. Parte la musica, le sirene in lontananza. Il corpo del signor White inerme al suolo. La telecamera si allontana…
È FINITO BREAKING BAD!
Molti hanno criticato l’operato di Walter. Riesce in men che non si dica a diventare un boss della droga, commettendo tuttavia un infinità di errori. Questa è un pregio della quinta stagione. Ci aiuta a conoscere maggiormente Walt. Lui è sempre stato così ma non ha mai avuto modo di esprimersi completamente.
“Le persone non cambiano”
Walt, infatti, riesce a manifestare quel suo lato oscuro da tempo nascosto. “L’aver ucciso Gus, non fa di te Gus”, ci ricorda il buon vecchio Mike. Mentre il precedente boss era più posato, Walt lascia libero sfogo ad Heisenberg commettendo un errore dopo l’altro. Ma è questo che fa impazzire noi fan della serie.
Felina è un episodio sorprendente. Secondo alcuni è l’anagramma della parola “finale”. Mentre altri fanno notare che scomponendo il nome in Fe (ferro), Li (litio) e Na (sodio), otteniamo sangue, metadone e lacrime. Questi tre elementi sono presenti sin dal principio in tutta la serie. Infine, Walt di ritorno dal New Hapmshire ascolta una canzone la cui protagonista è una certa Felina. Indipendentemente dal significato, questo episodio mi ha conquistato e ha lasciato in uno stato confuso di euforia misto a tristezza e depressione per la fine di una delle Serie Tv più belle mai create.
Breaking Bad non è una semplice serie tv, è un’esperienza di vita. Un capolavoro senza tempo con il potere di cambiare il tuo modo di pensare, i tuoi gusti e le tue passioni. Non mi ero mai appassionato alle Serie Tv. Le consideravo inferiore al cinema sia per la questione della serialità che per la parte tecnica. Breaking Bad tuttavia ti stupisce: magistrale la regia, strepitosi storia e personaggi.
Breaking Bad ti sconvolge e ti avvince: che la serialità sia la tua passione o meno.
Ricordate Dory?
Lei ha un disturbo della memoria a breve termine. Dopo aver visto l’ultimo episodio di Breaking Bad il mio desiderio è stato proprio questo. Poter perdere la memoria e rivivere nuovamente quelle bellissime emozioni che solo un finale così perfetto possono regalarti.