Vai al contenuto
Home » Breaking Bad

Breaking Bad e le verità nascoste: chi è il vero genio?

Breaking Bad
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Di Breaking Bad abbiamo parlato, riparlato ed ovviamente riparleremo ancora. Perchè è giusto così e perchè è una delle serie tv, se non la serie tv migliore di tutti i tempi. Ma ogni volta che parliamo di Breaking Bad, ogni volta che pensiamo a Breaking Bad, la prima persona – o meglio il primo personaggio – che ci viene in mente è lui: il tanto fantastico quanto terrificante Walter White.

Giusto così, perchè un personaggio così ben disegnato, così epico, difficilmente ce lo ritroveremo di fronte un’altra volta. Ma molto probabilmente, in Breaking Bad c’è un personaggio che viene ampiamente sottovalutato. O meglio, non viene sottovalutato nel complesso, non quanto ad affetto dei fans o quanto a caratterizzazione complessiva. Piuttosto, questo personaggio, viene sottovalutato rispetto ad un altro punto cardine che Gilligan ci ha suggerito più volte, in maniera sommessa, senza però sbattercelo in faccia più e più volte come accaduto con WW.

Breaking Bad è una serie geniale, creata da menti geniali e che ha come protagonista il genio per eccellenza: Walter White. Genio della chimica, genio del male, genio dell’improvvisazione. Tutto risaputo.

Ma Walter White non è l’unico vero personaggio geniale di Breaking Bad. Ce n’è uno che può tranquillamente insidiarlo, soltanto che non avendo mai avuto piena consapevolezza delle proprie potenzialità e vivendo sempre all’ombra del Maestro, alla fine non si è mai convinto del tutto del proprio genio. Ed ha finito per convincere anche molti di noi che in realtà lui non è un genio, bensi soltanto un ottimo galoppino.

Stiamo ovviamente parlando di quel furfante di Jesse Pinkman. Pensate alle caratteristiche che vi vengono in mente quando pensate a Jesse Pinkman: allievo, sentimentale, impulsivo, combinaguai, drogato, per le donne pure figo e chi più ne ha più ne metta. Quasi mai, però, vi verrà in mente quella parola là. Quasi mai assocerete Jesse Pinkman al termine ‘genio’. 

Il che, se ci pensate, è abbastanza assurdo. Certo, White è un genio assoluto nel complesso, non parliamo soltanto di chimica. Ma è anche considerato il più grande chimico della storia – nella dimensione Breaking Bad -. Anche qua, nulla da dire. Il discorso, però, è che Pinkman probabilmente poteva essere un chimico migliore di lui.

Pensiamoci un po’: Walter White dedica la sua intera vita alla chimica, consapevole del proprio potenziale, troppo timido, impacciato e frustrato per tirarlo fuori, fino alla trasformazione in Heisenberg che lo consacra – nella parte del lato oscuro – per ciò che è sempre stato realmente: un genio della chimica. 

Ma Jesse Pinkman no. Jesse Pinkman non è laureato, non ha master, tantomeno è un professore. E’ autodidatta prima ed allievo poi. Ma in men che non si dica, arriva a sfiorare i livelli del maestro. In un anno, circa. Se Heisenberg raggiunge una purezza del 99% dopo 30 anni dedicati alla chimica, Pinkman raggiunge il 92-93 dopo un annetto scarso dedicato alla chimica. Tutta pratica, nessuna teoria.

Ebbene, parliamo di Serie Tv e siamo tutti d’accordo. Ma se una situazione del genere fosse reale, chi definireste come vero talento? Chi chiamereste genio? Probabilmente entrambi, ma forse forse un occhio di riguardo per il ragazzino 25enne che impara tutto in un secondo, pur non sbruffoneggiando a destra e a manca, lo avreste.

Il genio di Pinkman non si mostra mai in maniera prepotente. Non è un genio da Say My Name. Preferisce vengano pronunciati i nomi degli altri. Ma cresce, giorno dopo giorno. In maniera impercettibile agli occhi del telespettatore, perchè di fatto è lui il primo a non credere del tutto nel suo genio. Quando il Maestro White e l’espertissimo Ehrmantraut non riescono ad uscire dall’impasse di come sottrarre alla DEA il computer di Gustavo Fring, è Jesse ad avere l’idea dei magneti. Idea netta, funzionale e funzionante. Se l’avesse avuta WW un’idea del genere, sarebbero stati tutti a gridare all’ennesimo miracolo. I miracoli di Pinkman, a differenza di quelli di White, passano sotto silenzio. 

Ebbene quindi, qual è la verità? Chi è il vero genio tra i due? La prima risposta è: entrambi. La seconda è: non si può quantificare esattamente perchè Walter White ha pure più esperienza, e quindi risulta essere maggiormente produttivo in più occasioni. Alla fine è più geniale White, ma per il momento. Pinkman avrebbe probabilmente il potenziale per superarlo, e se esistesse una dimensione parallela Breaking Bad, è possibile l’abbia già fatto.

Ma è vera anche un’altra cosa: il genio ed il talento, da soli, non sono nulla. Vale per White e vale per Pinkman. Per motivi diversi. White si trasforma in genio (del male) soltanto quando non ha più nulla da perdere. Per 50 anni vivacchia tra paure e paranoie di ogni genere, poi si sveglia in un incubo e decide di tirare fuori tutto se’ stesso.

Per Pinkman non è una questione di paure, quanto di negligenza. Sin da quando era piccolo, pur vivendo in una famiglia agiata, ha deciso di non affrontare una realtà che poteva essere rosea per lui. Ha deciso di darsi al nulla. Sin da quando andava al liceo, aveva sviluppato una predisposizione per la chimica. Lo stesso Walter White aveva provato a spronarlo, ad incoraggiarlo, ma non era servito a nulla. Troppo pigro, troppo poco ambizioso, Jesse si era trasformato in un tossicodipendente. Ma la sua passione era sempre li’, nascosta da qualche parte. White gliel’ha ritirata fuori e gli ha mostrato quello che sarebbe potuto diventare se nella vita avesse deciso di applicarsi. Perchè uno che in quattro e quattr’otto raggiunge i livelli di uno dei più grandi chimici del mondo, era sicuramente destinato a grandissime cose. 

Breaking Bad è questo. E’ una storia di genio, di talento. Ma soprattutto di potenziale sprecato. Vale per Walt, ma vale anche per Jesse. Dunque, chi è il vero genio tra i due? Entrambi. Soltanto che, purtroppo per loro, hanno deciso di tirare fuori quel genio troppo tardi. E le conseguenze sono state devastanti.

Un saluto agli amici di Breaking Bad Pagina Italiana, Seriamente Tv e Serie tv la nostra droga !