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“Il Cammino” di Jesse Pinkman verso la morte

el camino, breaking bad
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È notte in Breaking Bad. Una notte senza stelle, nera come la morte e senza via d’uscita, per nessuno, o quasi. L’ultimo atto di un uomo ormai finito si sta per compiere. Consapevole di ciò che è stato in grado di fare in quel momento. Ciò che è stato in grado di fare negli ultimi anni della sua vita.

Dì la verità! Dì che sei tu che vuoi che lo faccia! Non succederà niente se prima non lo sento dire da te!

Poco prima Jesse Pinkman, costretto a produrre meth per gli uomini di Jack e con l’anima lacerata, guarda disperato il volto del suo socio. Ha appena ucciso un uomo eppure la sua mano trema, non riesce a premere quel grilletto, sebbene si trovino entrambi nel mezzo di un massacro. Eppure, proprio quando sembra che barcolli ancora una volta, i suoi occhi si soffermano sulla ferita nel petto di Walter White.

breaking bad

È finita. Lascia la pistola e si allontana, avvolto da un freddo sanguigno e inflessibile. Apre lo sportello della macchina, mette in moto e sfreccia via, verso una meta indefinita, un futuro migliore. Una notte in cui possa finalmente vedere le stelle.

Qui comincia la nuova storia di Jesse Pinkman.

Non più da subordinato come in Breaking Bad, ma da protagonista. Tante le teorie e le aspettative sul suo destino. In particolare è una teoria molto intrigante dello youtuber italiano Caleel ad aver stuzzicato la nostra curiosità, secondo cui El Camino altro non sarebbe che la redenzione del nostro amato Jesse. E se fosse davvero così?

In caso di risposta positiva, allora il cammino sarebbe tutt’altro che bello, e per poter finalmente rivedere queste stelle, il prezzo da pagare sarebbe molto alto. Il più salato di tutti.

In questo contesto la macchina continua a sfrecciare per le strade di Albuquerque, in silenzio e nel buio di una giornata che sembra non voler finire mai. Solo il rumore del vento e l’urlo liberatorio di un personaggio che non è mai stato davvero padrone della sua vita. In lontananza la sirena della legge lampeggia e lo allerta: la polizia è a conoscenza di tutto e lo cerca per le strade della città. Non gli è rimasto più nessuno, solo i suoi amici, ingaggiati poche ore prima per far finta di essere due esperti sicari.

Per poter cominciare una nuova vita, deve lavarsi di tutti i suoi peccati.

Mettere una croce non solo sull’arida tomba della donna che amava, ma anche su tutto ciò di terribile che è stato costretto a fare in Breaking Bad. Una doccia fredda sulla sua intera vita, sia concreta che metaforica.

Jesse pinkman

Una luce di speranza nella notte, fredda e d’impatto come l’acqua che lava il suo corpo, si posa delicatamente sui suoi occhi. È il primo momento in cui è solo con se stesso e capisce cosa vuole davvero dalla vita, e in unico frame abbiamo un racconto di una potenza simbolica fortissima.

Dura qualche secondo ed è tutto costruito per attirare la nostra attenzione sul suo volto, sulla speranza e la riabilitazione di un uomo distrutto. Neanche ce ne rendiamo conto ma la pistola che Jesse Pinkman porta sempre con sé è puntata dritta verso la sua testa. Un oscuro presagio di un destino che è già scritto e che lui non può cambiare.

breaking bad

Jesse Pinkman ora si appresta a diventare ciò che ha sempre cercato di essere. Non un burattino corrotto dal male che lo circondava in Breaking Bad. Non più intimorito e succube di Walter White ma se stesso, un uomo nuovo.

Per farlo è costretto a intraprendere un lungo cammino nelle tappe della sua vita.

Osservare con dolcezza e bontà uno scarafaggio che si muove nel palmo della sua mano, contemplare il fiume dove andava sempre Mike, distruggere un laboratorio di metanfetamina gestito da qualcuno di cui non siamo ancora a conoscenza. Tutto il trailer di El Camino (qui se volete vederlo) è un implicito “spoiler” allo spettatore su ciò che potrebbe vedere. È un racconto fatto di simboli e di tributi a Breaking Bad, fino ad arrivare al suo gran finale.

El Camino

L’unica scena in cui Jesse Pinkman è in pace con se stesso e sorride tranquillo, la pistola nella fondina, immobile a guardare l’uomo che potrebbe porre fine alla sua vita.

Sei pronto?

Si

Questo è l’unico scambio che sentiamo per tutta la durata del trailer, ed è proprio in questo frame, quando tutto si sta per compiere, che il nostro protagonista è finalmente pronto per ricominciare. Non sappiamo se, come afferma Caleel nella sua analisi del trailer, la presunta morte di Jesse Pinkman sarà fisica o spirituale. Se realmente lascerà anche lui questo mondo o cambierà identità.

In realtà, come è giusto e bello che sia, non sappiamo niente di tutto questo. Potremmo vedere tutt’altra storia e immaginare un altro destino per quella macchina che sfreccia nella notte.

È doveroso riavvolgere il nastro e tornare all’inizio di questa storia, mentre un ragazzo corre per fuggire da una retata. Non avrebbe mai pensato che quella sarebbe stata solo la prima di tante fughe, prima che arrivasse l’ultima, la definitiva.

Corre senza meta, cercando di sfuggire alla giustizia, mentre il sole illumina le vite apparentemente perfette di benestanti famiglie americane. Pian piano il sole comincia a tramontare e i suoi piedi diventano pneumatici che sgommano sul freddo asfalto. In pochi secondi diventa un punto lontano all’orizzonte, fino a sparire.

Da adesso in poi, è tutta una scoperta, nell’attesa che un nuovo giorno cominci, e l’alba dipani le ombre della notte.

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