Breaking Bad è senza dubbio una delle serie tv più acclamate e apprezzate dalla critica e dal pubblico degli ultimi anni. Attraverso gli interpreti, la musica, le tematiche e le ambientazioni scelte, la serie di AMC ha dimostrato sin dal primo episodio di essere un prodotto di altissima qualità. Queste caratteristiche sono state elogiate più volte nel corso degli anni, ma c’è una parte dello show il cui valore spesso non viene riconosciuto abbastanza: l’utilizzo delle anticipazioni.
Nel corso delle sue 5 magnifiche stagioni (qui troverete la nostra classifica), niente è stato lasciato al caso in Breaking Bad. Alcuni elementi hanno anticipato ciò che sarebbe successo più tardi nell’episodio, mentre altri ci hanno preparato a grandi plot twist che si sono verificati nelle stagioni successive. Attraverso oggetti di scena, dialoghi all’apparenza insignificanti e brani evocativi, Vince Gilligan ci ha mostrato tanti piccoli indizi sulla storia e sul destino dei vari personaggi, dando prova della complessità e profondità della sua creazione.
Vediamo dunque insieme quali sono i 5 elementi chiave che hanno anticipato 5 momenti chiave di Breaking Bad:
1) L’orsacchiotto rosa
Uno dei più grandi esempi di anticipazione in Breaking Bad è sicuramente l’orsacchiotto rosa della seconda stagione.
Il pupazzo verrà mostrato più volte sia sullo sfondo (nell’Hi-Lo Market e sul muro della camera di Jane) che in evocativi flashback, caratterizzati da un profondo senso di angoscia. Infatti, quello che dovrebbe essere un simbolo d’innocenza viene trasformato in un presagio di morte e distruzione, reso ancor più greve dal contrasto fra il bianco e nero dello scenario e il rosa acceso dell’orsetto. Dalla potenza visiva incredibile, questo oggetto di scena ha anticipato due degli avvenimenti più importanti della serie: l’incidente aereo alla fine della seconda stagione e la morte di Gus Fring nell’episodio Face Off.
Nella 2×13 di Breaking Bad, scopriamo che quell’orsacchiotto è una delle poche cose rimaste dal disastro aereo causato dal padre di Jane. Questo sconvolgente colpo di scena è stato anticipato non solo dai numerosi flashback, ma anche dai titoli degli episodi Seven Thirty-Seven, Down, Over e ABQ, che insieme creano il codice aeroportuale per l’Aeroporto Internazionale di Albuquerque. Inoltre, come accennato poco fa, l’aspetto del pupazzo richiama quello di Gus Fring nel momento della sua morte: senza un occhio e con una parte del viso bruciata. Ancora una volta questo oggetto all’apparenza innocuo e innocente prefigura una delle scene più macabre e orribili della serie.
2) “Non dovevi svegliarti” “Mai?” + “La metto su un fianco, nel caso rigurgitasse”
La morte di Jane è stata anticipata più volte nel corso della seconda stagione. Il primo indizio ci è stato dato durante una scena fra Jesse e la ragazza: nel momento in cui il personaggio di Aaron Paul si accorge che Jane si è alzata prima che lui potesse portarle la colazione a letto, il ragazzo le dice che non si sarebbe dovuta svegliare, al che lei replica con un “mai?”. Quando abbiamo visto per la prima volta questa scena, non abbiamo potuto che sorridere di fronte allo scambio fra i due protagonisti. Ma alla luce di ciò che sappiamo adesso, questo momento ha assunto un significato decisamente diverso.
Successivamente, nell’episodio Phoenix assistiamo a una scena in cui Walt e Marie mettono a letto la piccola Holly, avendo cura di posizionarla sul fianco nel caso rigurgitasse. Una premura che avrebbe potuto salvare Jane dall’overdose, se solo Walt avesse voluto farlo. Come ben sappiamo, l’uomo deciderà di non aiutare la ragazza, lasciandola morire soffocata dal suo stesso vomito. In realtà, questo terribile destino ci era stato anticipato anche dal personaggio di Krysten Ritter: una volta trascinato il ragazzo nel vortice dell’eroina, lei dirà più volte a Jesse di mettersi sul fianco per evitare di soffocare in caso di rigurgito. Purtroppo, tutte le precauzioni prese non riusciranno a salvare la ragazza, la cui morte segnerà un punto di svolta sia nella vita di Walt che in quella di Jesse.
3) Gus Fring è costretto ad assistere alla morte del suo partner
Nell’episodio Hermanos, veniamo a conoscenza del passato di Gus Fring, in particolare di come è entrato a far parte del mondo della produzione e vendita di metanfetamina. Grazie al flashback, conosciamo il suo socio in affari Max e assistiamo al loro primo incontro con il cartello messicano. A causa della loro iniziativa e intraprendenza, Max viene ucciso mentre Gus viene tenuto a terra e costretto a guardare morire il suo amico. Estremamente scioccante, questo momento sarà fondamentale per comprendere meglio il personaggio di Giancarlo Esposito e per farci apprezzare ancora di più la sua vendetta in Salud.
L’immagine di Gus tenuto a terra non solo ci ha colpito per la sua drammaticità, ma ha anche anticipato uno dei momenti più sconvolgenti della quinta stagione: la morte di Hank. In Ozymandias, Walt cercherà di convincere i neonazisti a risparmiare il cognato, senza però avere successo. Di fronte alla perdita di Hank, il protagonista cade a terra disperato, ritrovandosi in una posizione molto simile a quella di Fring nel flashback. L’uno lo specchio dell’altro, i due protagonisti vivono un’esperienza traumatica, e condividono la stessa espressione di dolore e shock di fronte alla devastante perdita dei propri cari.
4) Un robot per salvarsi la vita
Nella seconda stagione, Walt e Jesse si ritirano nel deserto per produrre quanta più metanfetamina possibile. I due soci riusciranno nel loro intento, ma nel momento di ripartire si accorgeranno che la batteria dell’RV si è scaricata. Disperato e sconsolato, Jesse propone a Walt diverse soluzioni, fra le quali quella di costruire un robot. Come ben sappiamo, il chimico finirà per costruire invece sei celle galvaniche, in modo da ricaricare la batteria del camper. Ma ciò non significa che il protagonista dimenticherà il suggerimento di Pinkman.
Ci vorranno ben 3 stagioni prima che Walter costruisca effettivamente un robot, nello specifico un braccio meccanico su cui monterà una mitragliatrice per giustiziare i neonazisti. Anche se nella seconda stagione l’idea di Jesse sembrava improbabile, nella stagione finale sarà invece determinante per salvare la vita del ragazzo e liberarlo dal giogo degli ariani. Nel corso della serie Heisenberg si è macchiato dei peggiori crimini, ma con questa ultima invenzione riesce, anche se solo in parte, a fare ammenda con il suo ex socio.
5) La canzone “El Paso” di Marty Robbins
All’inizio di Felina, l’episodio finale dell’ultima stagione, Walt ruba una macchina, apre lo scomparto del cruscotto e trova una cassetta: “El Paso” di Marty Robbins, una delle canzoni più importanti della colonna sonora di Breaking Bad. La prima parte del brano ci anticipa con esattezza il destino fatale di Walter:
I saddled up and away I did go
Riding alone in the dark.
Maybe tomorrow a bullet may find me.
Tonight nothing’s worse than this pain in my heart.
Questo pezzo è perfetto non solo perché prefigura la morte del personaggio, ma anche perché sembra raccontare quella che è stata la storia di Walter White: un cowboy si innamora di una donna chiamata Felina (titolo dell’ultimo episodio). Dopo aver ucciso un uomo che minacciava la loro relazione (Hank), il cowboy ruba un cavallo e fugge nel New Mexico. Alla fine però decide di tornare perché il suo amore è più forte della sua paura di morire. Coinvolto in una violenta sparatoria, l’uomo viene ferito a morte da un proiettile vagante. Il protagonista della canzone muore nelle braccia della sua amata Felina, nello stesso modo in cui Walt muore circondato dall’unica cosa che abbia davvero amato: il laboratorio e la meth.
Vince Gilligan ha sempre scelto con attenzione i brani musicali da inserire nella serie, e con “El Paso” di Marty Robbins è riuscito a catturare perfettamente quella che è stata la parabola del suo protagonista.